ROBERTO BURLE MARX
VERSO UN MODERNO PAESAGGIO TROPICALE
a cura di Barbara Boifava e Matteo D’Ambros
Il Poligrafo, 2014
collana: Saggi IUAV
Roberto Burle Marx (São Paulo 1909 - Rio de Janeiro 1994) può essere considerato uno dei maggiori esponenti del movimento artistico brasiliano del Novecento, rappresentante di quell’architettura del paesaggio che era anche peculiare espressione di un’arte globale.
I suoi progetti e le sue realizzazioni muovono da un’originale interpretazione della natura tropicale, inserendosi all’interno di una prospettiva di forte rinnovamento nella costruzione dell’architettura del giardino e di una nuova coscienza del paesaggio. Autore di oltre mille progetti nel suo paese e in diverse parti del mondo, Burle Marx mette in scena, attraverso una singolare capacità espressiva, una moderna estetica del paesaggio.
Profondamente radicata nella realtà brasiliana, la sua intensa attività multidisciplinare viene indagata in queste pagine da studiosi europei e brasiliani: un itinerario che si compie tra forme, colori, tessiture del giardino e dominio paesaggistico della città, tra la scala minore di un’estetica pittoresca, associata a un impiego rigoroso delle essenze autoctone, e la grande scala di un parksystem teso a ridefinire la nozione stessa di spazio pubblico e l’identità urbana.
Un programma ambizioso, che si estende fino a comprendere la dimensione visionaria di un progetto territoriale ideato in virtù di processi ecologici per la difesa del paesaggio e dell’ambiente.
Fotografie di Leonardo Finotti.
Barbara Boifava si è laureata in architettura presso l’Università Iuav di Venezia, dove ha conseguito il dottorato in Storia dell’architettura e dell’urbanistica e dove attualmente insegna e svolge attività di ricerca. All’interesse per la cultura architettonica francese del XIX secolo, affianca da sempre lo studio della storia del paesaggio. Da alcuni anni le sue ricerche sono concentrate sull’opera di Roberto Burle Marx e sul rapporto tra paesaggio e città contemporanea.
Matteo D’Ambros ha studiato architettura alla Technische Universität di Dresda e all’Università Iuav di Venezia, dove ha conseguito il dottorato in Urbanistica e svolge attività didattica e di ricerca. I suoi studi si collocano all’interno del dibattito disciplinare su città e territorio, con particolare attenzione all’indagine delle trasformazioni urbane in Brasile e Germania.
VERSO UN MODERNO PAESAGGIO TROPICALE
a cura di Barbara Boifava e Matteo D’Ambros
Il Poligrafo, 2014
collana: Saggi IUAV
Roberto Burle Marx (São Paulo 1909 - Rio de Janeiro 1994) può essere considerato uno dei maggiori esponenti del movimento artistico brasiliano del Novecento, rappresentante di quell’architettura del paesaggio che era anche peculiare espressione di un’arte globale.
I suoi progetti e le sue realizzazioni muovono da un’originale interpretazione della natura tropicale, inserendosi all’interno di una prospettiva di forte rinnovamento nella costruzione dell’architettura del giardino e di una nuova coscienza del paesaggio. Autore di oltre mille progetti nel suo paese e in diverse parti del mondo, Burle Marx mette in scena, attraverso una singolare capacità espressiva, una moderna estetica del paesaggio.
Profondamente radicata nella realtà brasiliana, la sua intensa attività multidisciplinare viene indagata in queste pagine da studiosi europei e brasiliani: un itinerario che si compie tra forme, colori, tessiture del giardino e dominio paesaggistico della città, tra la scala minore di un’estetica pittoresca, associata a un impiego rigoroso delle essenze autoctone, e la grande scala di un parksystem teso a ridefinire la nozione stessa di spazio pubblico e l’identità urbana.
Un programma ambizioso, che si estende fino a comprendere la dimensione visionaria di un progetto territoriale ideato in virtù di processi ecologici per la difesa del paesaggio e dell’ambiente.
Fotografie di Leonardo Finotti.
Barbara Boifava si è laureata in architettura presso l’Università Iuav di Venezia, dove ha conseguito il dottorato in Storia dell’architettura e dell’urbanistica e dove attualmente insegna e svolge attività di ricerca. All’interesse per la cultura architettonica francese del XIX secolo, affianca da sempre lo studio della storia del paesaggio. Da alcuni anni le sue ricerche sono concentrate sull’opera di Roberto Burle Marx e sul rapporto tra paesaggio e città contemporanea.
Matteo D’Ambros ha studiato architettura alla Technische Universität di Dresda e all’Università Iuav di Venezia, dove ha conseguito il dottorato in Urbanistica e svolge attività didattica e di ricerca. I suoi studi si collocano all’interno del dibattito disciplinare su città e territorio, con particolare attenzione all’indagine delle trasformazioni urbane in Brasile e Germania.