sabato 5 aprile 2014

MASSIMO CACCIARI: LABIRINTO FILOSOFICO - ADELPHI 2014

MASSIMO CACCIARI
LABIRINTO FILOSOFICO
Adelphi, 05/04/2014
collana "Biblioteca filosofica"

Alla radice dei diversi discorsi sulla "fine della filosofia" che, almeno da Nietzsche, caratterizzano il pensiero dell'Occidente sta la "sentenza" hegeliana: la filosofia cessi di chiamarsi "amante" e si faccia finalmente puro sapere. Sophia significa scienza. Amore e sapere debbono prendere congedo. È questo il destino? O ancora vi è "ciò" che non possiamo esprimere, rappresentare, indicare se non amandolo? Il discorso filosofico porta in sé la traccia di questa tensione: l'essente stesso è questo "ciò", l'essente stesso trascende ogni sua determinazione, e in particolare quell'essente che ha corpo e mente. Oltre l'esercizio delle decostruzioni e degli oltrepassamenti, oltre gli astratti specialismi, oltre le accademie e le scuole, sarà a questo problema, alla meraviglia e sgomento che suscita, che occorrerà fare ritorno per tentare di svilupparlo ancora una volta. Da qui, infatti, si dipartono i diversi cammini della filosofia: diversi eppure tutti insistenti sul "luogo" del labirinto che formano con il loro stesso procedere, in una sorta di inimicizia fraterna. Un labirinto il cui centro è origine - dagli imprevedibili, infiniti esiti.