LUCIA MARCUCCI
A FIOR DI PELLE
Galleria Il Gabbiano
via Nino Ricciardi 15 - La Spezia
dal 26/4/2014 al 31/5/2014
Il Gabbiano preseta "A fior di pelle", mostra personale di Lucia Marcucci, esponente della Poesia Visiva italiana, membro del Gruppo ’70 e partecipe di talune esperienze del Gruppo ’63
La mostra si inserisce in una serie di manifestazioni dedicate ai protagonisti di quelle tendenze, come a Nanni Balestrini ed Eugenio Miccini, cui sono state dedicate mostre nel 2010 e nel 2011, senza dimenticare la rassegna "Scrittura visuale" allestita nel 2013, con opere di tutti i componenti storici, nella ricorrenza del cinquantenario.
"Alcune opere risultano estremamente cariche di ironia, altre hanno un contenuto simbolico e amaro, altre ancora gioiose e fascinose. Una mia fonte assai abbondante di utilizzo sono i cartelloni pubblicitari con i loro colori tesi a colpire l’occhio e a convincere della bontà reclamizzata: i miei lavori, nella loro finitezza, stravolgono i significati, i contenuti e le tentazioni - anch’esse rovesciate e contrastate - e denunciano, così sperando, la volgarità e la prepotenza della persuasione occulta. Cerco di smaliziare il consumatore, di favorirgli una chiave di lettura per una scelta critica, insomma la mia opera d’arte non è solo fine a se stessa ma si rivolge al pubblico in un tentativo etico. È una speranza (se nell’insieme, l’operato ha colto nel segno) che mi può confortare della fatica assidua, nella ricerca ostinata dell’utilità di tutta l’opera, per la dedizione totale che ho profuso all’arte in un costante percorso, talvolta anche pericoloso, che ho immesso nel mio, ormai lungo, cammino di vita".
Lucia Marcucci nasce a Firenze il 29 luglio 1933 dove tuttora vive e lavora. Ha fatto parte del Gruppo ’70 fin dalla fondazione (1963) con sue opere tecnologiche e di poesia visiva.
Ha tenuto diverse personali, ha partecipato a convegni e festivals del Gruppo ’63 e di altri gruppi artistici, operativi e di studio; ha pubblicato scritti saggistici e narrativi, è stata inclusa in antologie e mostre collettive nazionali e internazionali.
Fra le numerose rassegne cui è stata invitata si possono citare le Biennali del 1972, del 1978 e del 2009; la Quadriennale "Arte come Scrittura", 1986 Roma; "Continuità", Palazzo Strozzi, 2002 Firenze; "La Parola nell’Arte", Mart, 2007 Rovereto. Da ultimo numerose sue opere sono state esposte nella mostra "Visual Poetry, L’Avanguardia delle Neoavanguardie", a cura di Giosuè Allegrini e Lara Vinca Masini, Venezia-Pavia 2014.
La sua poetica consiste, attraverso la parola e il segno, nella rielaborazione letteraria e pittorica, ma soprattutto critica, dei mass media (immagini, slogans, linguaggi variamente persuasori e mistificatori del sistema sociale contemporaneo).
A FIOR DI PELLE
Galleria Il Gabbiano
via Nino Ricciardi 15 - La Spezia
dal 26/4/2014 al 31/5/2014
Il Gabbiano preseta "A fior di pelle", mostra personale di Lucia Marcucci, esponente della Poesia Visiva italiana, membro del Gruppo ’70 e partecipe di talune esperienze del Gruppo ’63
La mostra si inserisce in una serie di manifestazioni dedicate ai protagonisti di quelle tendenze, come a Nanni Balestrini ed Eugenio Miccini, cui sono state dedicate mostre nel 2010 e nel 2011, senza dimenticare la rassegna "Scrittura visuale" allestita nel 2013, con opere di tutti i componenti storici, nella ricorrenza del cinquantenario.
"Alcune opere risultano estremamente cariche di ironia, altre hanno un contenuto simbolico e amaro, altre ancora gioiose e fascinose. Una mia fonte assai abbondante di utilizzo sono i cartelloni pubblicitari con i loro colori tesi a colpire l’occhio e a convincere della bontà reclamizzata: i miei lavori, nella loro finitezza, stravolgono i significati, i contenuti e le tentazioni - anch’esse rovesciate e contrastate - e denunciano, così sperando, la volgarità e la prepotenza della persuasione occulta. Cerco di smaliziare il consumatore, di favorirgli una chiave di lettura per una scelta critica, insomma la mia opera d’arte non è solo fine a se stessa ma si rivolge al pubblico in un tentativo etico. È una speranza (se nell’insieme, l’operato ha colto nel segno) che mi può confortare della fatica assidua, nella ricerca ostinata dell’utilità di tutta l’opera, per la dedizione totale che ho profuso all’arte in un costante percorso, talvolta anche pericoloso, che ho immesso nel mio, ormai lungo, cammino di vita".
Lucia Marcucci nasce a Firenze il 29 luglio 1933 dove tuttora vive e lavora. Ha fatto parte del Gruppo ’70 fin dalla fondazione (1963) con sue opere tecnologiche e di poesia visiva.
Ha tenuto diverse personali, ha partecipato a convegni e festivals del Gruppo ’63 e di altri gruppi artistici, operativi e di studio; ha pubblicato scritti saggistici e narrativi, è stata inclusa in antologie e mostre collettive nazionali e internazionali.
Fra le numerose rassegne cui è stata invitata si possono citare le Biennali del 1972, del 1978 e del 2009; la Quadriennale "Arte come Scrittura", 1986 Roma; "Continuità", Palazzo Strozzi, 2002 Firenze; "La Parola nell’Arte", Mart, 2007 Rovereto. Da ultimo numerose sue opere sono state esposte nella mostra "Visual Poetry, L’Avanguardia delle Neoavanguardie", a cura di Giosuè Allegrini e Lara Vinca Masini, Venezia-Pavia 2014.
La sua poetica consiste, attraverso la parola e il segno, nella rielaborazione letteraria e pittorica, ma soprattutto critica, dei mass media (immagini, slogans, linguaggi variamente persuasori e mistificatori del sistema sociale contemporaneo).