COLLEZIONI ROMANE DAL QUATTROCENTO AL
SETTECENTO
Protagonisti e comprimari
a cura di Francesca Parrilla
Campisano, 2014
collana "Collezionismo a Roma"
I saggi presenti in questo volume indagano con letture originali, documenti e opere inedite, vari momenti storico-artistici in un arco cronologico che va dal Cinque al Settecento. Il tema dominante è la storia della committenza e del mecenatismo, ripercorso nel Cinquecento con gli studi sul banchiere Pierfrancesco Borgherini committente di Sebastiano del Piombo, e sul collezionismo di casa Farnese con le opere di Marcello Venusti eseguite traendo ispirazione da dipinti di Tiziano. Il Seicento si apre con Ottavio Leoni e i suoi ritratti su carta, si delinea poi la figura di Francesco II Spagna, argentiere dei Barberini. Segue uno scorcio inedito sulla figura di Giulio Mancini con il rinvenimento dell’inventario dei suoi beni. Un’apertura sul collezionismo bolognese è rappresentata dalla ricostruzione delle vicende di committenza ed esecuzione di un dipinto di Lorenzo Pasinelli per il conte Alessandro Fava. Mentre in ambito romano si propone di ricostruire il collezionismo antiquario di Filippo II Colonna a fine Seicento. Il volume si chiude con alcuni studi sul Settecento dedicati a Girolamo Taja, «cubicolare» di Benedetto Pamphilj, al cardinale Curzio Origo, e con un contributo sul nucleo delle opere di Marco Benefial, giunto nella Galleria Nazionale di Arte Antica di Palazzo Barberini e proveniente dalle collezioni del Conte Niccolò Soderini.
Protagonisti e comprimari
a cura di Francesca Parrilla
Campisano, 2014
collana "Collezionismo a Roma"
I saggi presenti in questo volume indagano con letture originali, documenti e opere inedite, vari momenti storico-artistici in un arco cronologico che va dal Cinque al Settecento. Il tema dominante è la storia della committenza e del mecenatismo, ripercorso nel Cinquecento con gli studi sul banchiere Pierfrancesco Borgherini committente di Sebastiano del Piombo, e sul collezionismo di casa Farnese con le opere di Marcello Venusti eseguite traendo ispirazione da dipinti di Tiziano. Il Seicento si apre con Ottavio Leoni e i suoi ritratti su carta, si delinea poi la figura di Francesco II Spagna, argentiere dei Barberini. Segue uno scorcio inedito sulla figura di Giulio Mancini con il rinvenimento dell’inventario dei suoi beni. Un’apertura sul collezionismo bolognese è rappresentata dalla ricostruzione delle vicende di committenza ed esecuzione di un dipinto di Lorenzo Pasinelli per il conte Alessandro Fava. Mentre in ambito romano si propone di ricostruire il collezionismo antiquario di Filippo II Colonna a fine Seicento. Il volume si chiude con alcuni studi sul Settecento dedicati a Girolamo Taja, «cubicolare» di Benedetto Pamphilj, al cardinale Curzio Origo, e con un contributo sul nucleo delle opere di Marco Benefial, giunto nella Galleria Nazionale di Arte Antica di Palazzo Barberini e proveniente dalle collezioni del Conte Niccolò Soderini.