ELIO MARCHEGIANI
UN PEZZO DELLA MIA VECCHIA STORIA ... E POCA ATTUALITÀ
Rocca Roveresca
piazza del Duca - Senigallia
dal 18/4/2014 al 27/6/2014
Nella brochure che accompagna la mostra possiamo leggere un testo dello stesso artista che racchiude il suo fare dal 1970 con Gomma, Grammature di colore, Cristallo e grammature, Natura e grammature perché ancora una volta l’attenzione è rivolta a quanto accade fuori dal mio studio in una costante ricerca e nella convinzione del mio “fare per far pensare”.
Ecco l’apertura di un evento artistico che propone lo spazio come unica sinopia nel rinnovamento della pittura del Novecento. “Senigallia”, spiega l’assessore alla cultura, Stefano Schiavoni “mette in cartellone un altro autentico evento di approfondimento sugli itinerari della pittura del secondo Novecento e sceglie la Rocca Roveresca come sede espositiva”. Capire il perchè della scelta della sede è semplice, visto che i dati delle affluenze indicano la Rocca Roveresca come la sede di mostre che nelle Marche è riuscita a registrare, anche nel settore dell’arte contemporanea, i maggiori afflussi di visitatori.
Venerdì 18 Aprile, alle ore 18, saranno il sindaco Maurizio Mangialardi e l’assessore alla cultura, Stefano Schiavoni, ad aprire la mostra alla Rocca Roveresca del maestro Elio Marchegiani che sarà presente all’inaugurazione. Marchegiani, uno dei più importanti autori concettuali a livello internazionale. Nel 1969 all’ Accademia di Belle Arti di Urbino occupa la cattedra di Tecnologia dei materiali e Ricerche di laboratorio, transitando dieci anni dopo a quella di Pittura, Dal 1983 al 1988 sarà direttore della stessa Accademia. Dal 2005 al 2007 è Art Director della Scuola Pubblica di Restauro e Tutela degli Oggetti d’Arte e Cultura Contemporanea, da lui fondata con finanziamento europeo, nel Comune di Morro d’Alba che nel 2011 gli conferisce la cittadinanza onoraria.
La mostra rientra nella serie con cui il Musinf, avvalendosi della collaborazione di Antonio D’Agostino, sta conducendo una rilevazione dedicata, con notevole seguito di pubblico, all’opera dei vari protagonisti della pittura analitica che erano stati presentati, al Palazzo del Duca, nella mostra introduttiva intitolata “Struttura-Pittura” con catalogo di notevole interesse. “Credo che il fil rouge per una corretta lettura dell’attuale mostra, monograficamente dedicata ad Elio Marchegiani” ha sottolineato il prof. Bugatti, direttore del Musinf, “stia nella possibilità di presa coscienza su come la testimonianza di questo artista sia stata intellettualmente orientata sin dai primi esercizi informali, verso una attenzione tra arte e scienza, avendo poi, nel concreto Balla e Duchamp come bussole nella ricerca operativa”.
Elio Marchegiani è nato a Siracusa nel 1929, ma destino di un nome, ha frequentato la Regione Marche, senza mai lasciarla, dal 1969, quando è stato chiamato “per fama” all’Accademia di Belle Arti di Urbino, aveva vinto il premio A.I.C.A. (Associazione Internazionale Critici d’Arte) alla VI Biennale di San Marino nella sezione Nuove Tecniche-Nuovi materiali”. Ha lasciato l’Accademia di Urbino nel 1988 per ritornare poi nel 2005 a Morro d’Alba con la scuola pubblica di Restauro ed ora, 2014, lo ritroviamo alla Rocca Roveresca di Senigallia.
UN PEZZO DELLA MIA VECCHIA STORIA ... E POCA ATTUALITÀ
Rocca Roveresca
piazza del Duca - Senigallia
dal 18/4/2014 al 27/6/2014
Nella brochure che accompagna la mostra possiamo leggere un testo dello stesso artista che racchiude il suo fare dal 1970 con Gomma, Grammature di colore, Cristallo e grammature, Natura e grammature perché ancora una volta l’attenzione è rivolta a quanto accade fuori dal mio studio in una costante ricerca e nella convinzione del mio “fare per far pensare”.
Ecco l’apertura di un evento artistico che propone lo spazio come unica sinopia nel rinnovamento della pittura del Novecento. “Senigallia”, spiega l’assessore alla cultura, Stefano Schiavoni “mette in cartellone un altro autentico evento di approfondimento sugli itinerari della pittura del secondo Novecento e sceglie la Rocca Roveresca come sede espositiva”. Capire il perchè della scelta della sede è semplice, visto che i dati delle affluenze indicano la Rocca Roveresca come la sede di mostre che nelle Marche è riuscita a registrare, anche nel settore dell’arte contemporanea, i maggiori afflussi di visitatori.
Venerdì 18 Aprile, alle ore 18, saranno il sindaco Maurizio Mangialardi e l’assessore alla cultura, Stefano Schiavoni, ad aprire la mostra alla Rocca Roveresca del maestro Elio Marchegiani che sarà presente all’inaugurazione. Marchegiani, uno dei più importanti autori concettuali a livello internazionale. Nel 1969 all’ Accademia di Belle Arti di Urbino occupa la cattedra di Tecnologia dei materiali e Ricerche di laboratorio, transitando dieci anni dopo a quella di Pittura, Dal 1983 al 1988 sarà direttore della stessa Accademia. Dal 2005 al 2007 è Art Director della Scuola Pubblica di Restauro e Tutela degli Oggetti d’Arte e Cultura Contemporanea, da lui fondata con finanziamento europeo, nel Comune di Morro d’Alba che nel 2011 gli conferisce la cittadinanza onoraria.
La mostra rientra nella serie con cui il Musinf, avvalendosi della collaborazione di Antonio D’Agostino, sta conducendo una rilevazione dedicata, con notevole seguito di pubblico, all’opera dei vari protagonisti della pittura analitica che erano stati presentati, al Palazzo del Duca, nella mostra introduttiva intitolata “Struttura-Pittura” con catalogo di notevole interesse. “Credo che il fil rouge per una corretta lettura dell’attuale mostra, monograficamente dedicata ad Elio Marchegiani” ha sottolineato il prof. Bugatti, direttore del Musinf, “stia nella possibilità di presa coscienza su come la testimonianza di questo artista sia stata intellettualmente orientata sin dai primi esercizi informali, verso una attenzione tra arte e scienza, avendo poi, nel concreto Balla e Duchamp come bussole nella ricerca operativa”.
Elio Marchegiani è nato a Siracusa nel 1929, ma destino di un nome, ha frequentato la Regione Marche, senza mai lasciarla, dal 1969, quando è stato chiamato “per fama” all’Accademia di Belle Arti di Urbino, aveva vinto il premio A.I.C.A. (Associazione Internazionale Critici d’Arte) alla VI Biennale di San Marino nella sezione Nuove Tecniche-Nuovi materiali”. Ha lasciato l’Accademia di Urbino nel 1988 per ritornare poi nel 2005 a Morro d’Alba con la scuola pubblica di Restauro ed ora, 2014, lo ritroviamo alla Rocca Roveresca di Senigallia.