sabato 5 aprile 2014

VIRGILIO ROSPIGLIOSI: TAGLI TEMPORALI - CAPOVERSO ARTE CONTEMPORANEA, GENOVA





VIRGILIO ROSPIGLIOSI
TAGLI TEMPORALI
Capoverso arte contemporanea
Piazza San Matteo, 16/A - Genova
dal 4/4/2014 al 5/5/2014

Il tempo, il non luogo del nostro continuo interrogarci sul significato ambiguo dell'esistenza.Citazioni, evocazioni ed itinerari misteriosi che l'artista ci invita a(cercare di)scoprire, depistandoci ad ogni tentativo con l'ironica ed arguta osservazione dell'opera osservata. Il racconto delle immagini di Virgilio procede partendo da lontano, dall'amore per i Fiamminghi, per Rembrandt, per il Rinascimento e Leonardo, e poi per Duchamp e McLuhan.
Avanza con lunghe soste di riflessione, con improvvisi squarci e sorprendenti rivelazioni, e si snoda, visivamente ed intellettualmente potente, attraverso un gioco sempre nuovo e sempre diverso: il taglio temporale.Ecco allora che un Rembrandt o un Reni sono rivisitati e riprodotti specularmente, ma decontestualizzati, ribaltando l'impostazione dei soggetti ed i significati originari.Rospigliosi se ne è appropriato, dandone un'interpretazione opposta, utilizzando l'espressione pittorica convenzionale come abito di un concetto preciso: quello di annullare la sacralità dell'arte e l'istinto di autocompiacimento insito nell'animo dell'artista. Lo stesso meccanismo vale per le opere poi sottoposte all'"atto criminale" effettuato su un dipinto eseguito in modo eccellente, atto che è prova ulteriore di dissacrazione della pittura, finita da tempo, dall'avvento del digitale.
Nel villaggio globale la memoria viene attualizzata e nello stesso momento rinnegata dalla complessità dell'ambiente sociale, in cui pubblicità e lusinghe tecnologiche avvolgono gli individuiin una rete invisibile ma molto fitta. Virgilio ne è ben consapevole, osserva la forma, l'apparenza e l'essenza nascosta delle cose con benevolenza distaccata e silenziosa. La pittura è morta? Dopo aver realizzato l'opera, egli la fotografa e ne inserisce l'immagine in una memory card. Così, l'opera d'arte non è più il dipinto, ma l'immagine dell'opera all'interno di quella scheda. Ricominciamo da capo la scena, rivediamo la trama e la sceneggiatura... Nature morte /sotterraneamente pulsanti, oppure variazioni, oppure oggetti tanto distanti tra loro in un dialogo incredibilmente equilibrato. Allontaniamo allora la malinconia e l'inquietudine che, pure, osservandoli, ci assalgono: la guida esperta e disincantata dell'artista ci accompagna nel cammino.