mercoledì 26 marzo 2014

GIUSEPPE MONSAGRATI: ROMA SENZA IL PAPA - LATERZA 2014

GIUSEPPE MONSAGRATI
ROMA SENZA IL PAPA
Laterza, 20/3/2014
collana "Storia e società"

Roma 1849. Incalzato dal ribellismo dei sudditi, papa Pio IX si rifugia a Gaeta e chiede l’intervento armato delle potenze cattoliche per tornare sul trono. Nel frattempo lo Stato papale si trasforma: a gennaio chiama al voto l’elettorato maschile e convoca l’assemblea costituente. Il 9 febbraio i deputati appena eletti proclamano la nascita della Repubblica romana. È un’esperienza di democrazia avanzata, che chiama a raccolta tutti i maggiori esponenti del patriottismo italiano, impegnando nella difesa volontari delle più varie tendenze ideologiche e delle più diverse provenienze geografiche. A tenerli insieme è la personalità di alcuni capi: Mazzini, per ciò che concerne il profilo politico, Garibaldi e Pisacane per l’organizzazione militare, Mameli come espressione dell’ansia di rinnovamento dell’ultima generazione. Benché raccontata tante volte dai contemporanei e fatta oggetto di molte ricerche storiche, la Repubblica romana del ’49 ha sempre qualcosa di nuovo da dire. La si è vista spesso nella sua dimensione locale, ma è la natura stessa di sede del cattolicesimo universale a metterla al centro degli interessi internazionali. Considerata come un esempio circoscritto dello spirito di rivolta dei popoli dello Stato pontificio, offre invece un punto di raccolta a rivoluzionari anche stranieri, esprime con la sua Costituzione una rilevante sapienza giuridica e propone forme nuove di violenza urbana, senza escludere le donne, chiamate per la prima volta a una presenza non solo simbolica nelle fasi più cruente della lotta.