STRATIS VOGIATZIS
UOMINI DEL MARE - I PESCATORI DEL MEDITERRANEO
a cura di Afrodite Oikonomidou
Palazzo Ducale - Sala Dogana
piazza Matteotti 13 - Genova
dal 30/5/2014 al 15/6/2014
Dal
30 maggio al 15 giugno, lo spazio espositivo di Sala Dogana a Palazzo Ducale
ospiterà una serie di fotografie dell’artista Greco Stratis Vogiatzis. Un
progetto voluto per rendere omaggio ai pescatori del Mediterraneo, a questo
lavoro duro e faticoso ma nello stesso tempo magico, pieno di rituali che lo
rende quasi un’attività sacra.
Negli ultimi quattro anni Stratis Vogiatzis
ha dedicato gran parte del suo tempo a documentare la vita e il lavoro dei
pescatori in nove paesi del Mediterraneo (Grecia, Italia, Francia, Turchia,
Tunisia, Egitto, Spagna, Libano, Palestina). Penetrare nel mondo dei pescatori,
un mondo così diverso da quello delle persone che abitano la terra ferma,
rappresenta per l’artista un grande privilegio. Gli permette di venire a
conoscenza dei segreti di un lavoro che è rimasto praticamente invariato nel
corso del tempo, di vedere come i pescatori riescono a domare i venti e le onde,
di imparare i loro metodi per seguire le rotte marine, di ascoltare i loro
racconti incredibili. Fotografando gli “uomini del mare” e documentando il loro
lavoro, vive un’unica esperienza e instaura un vero rapporto con la semplicità e
la magnificenza del mare. Con la sua arte e la sua sensibilità Stratis Vogiatzis
trasforma queste forti emozioni in immagini eccezionali, piene di energia, che
trasmettono allo spettatore la forza e la particolarità di un mondo quasi
sconosciuto.
“Sapete, io sono nato in un'isola greca, il mondo dei
pescatori fa parte integrante dei miei ricordi d'infanzia” dice l’autore. “Per
me erano i viaggiatori, gente che lasciava lo spazio sicuro della terra e si
perdeva nel mare aperto. Erano creature lontane che rimanevano in silenzio per
ore, a districare le loro reti. A volte avevo la sensazione che questo era più
una meditazione che un lavoro, un canale che si apre e li collega con i segreti
eterni di mare. E non vi è alcun dubbio che il lavoro del pescatore è uno dei
lavori più duri: si lavora sulle barche in condizioni atmosferiche rigidissime,
spesso con solo due o tre ore di riposo, a volte senza essere pagati se non con
il pesce pescato, lontano dalle proprie famiglie e senza assicurazione
sanitaria. Affascinato da questo mondo, ho deciso di seguirli e di documentarli.
Ogni volta che la barca lascia un porto, un nuovo viaggio comincia per me, un
nuovo mondo si apre davanti ai miei occhi”.
Stratis Vogiatzis è nato nel
1978 sull’isola di Chios, in Grecia. Ha studiato Economia e Scienze politiche
all’Università di Salonicco e Antropologia Sociale ad Amsterdam, dove si è
laureato con una tesi sui bambini e la violenza politica. Ha lavorato con i
bambini in Palestina, come insegnante e educatore dei bambini zingari alla
periferia di Salonicco, e come ricercatore per la ONG IALE di Nuova Delhi. Come
fotografo freelance ha lavorato per progetti commissionati in vari Paesi del
mondo come Turchia, India, Vietnam, Tanzania, Kosovo, Marocco, Messico e Iran.
Dal 2005 ha deciso di dedicarsi a progetti sociali a lungo-termine. Dal 2011 ha
cominciato a produrre film documentari con i quali ha partecipato in vari
festival internazionali. Nel 2011 ha iniziato anche la collaborazione con Thekla
Malamou per la realizzazione del Caravan Project, un viaggio a bordo di un
camper nelle aree più remote della Grecia con lo scopo di documentare e svelare
personaggi e storie personali di un mondo che sta scomparendo
(www.anotherworldishere.com). All’inizio del 2014 ha partecipato alla grande
mostra Nautilus, organizzata al Bozar di Bruxelles in occasione dell’apertura
del semestre di Presidenza Greca all’UE.