LAURO MAGNANI (a cura
di)
COLLEZIONISMO E SPAZI DEL COLLEZIONISMO
Temi e sperimentazioni
Gangemi, 16/1/2014
Con saggi di Micaela Antola, Alberta Bedocchi, Valentina Fiore, Valentina Frascarolo, Leo Lecci, Lauro Magnani, Giacomo Montanari, Raffaella Morselli, Sara Rulli, Daniele Sanguineti, Roberto Santamaria, Andrea Spiriti, Laura Stagno
Porre l'attenzione sui termini spazio e collezionismo è sembrato particolarmente stimolante alla luce degli studi che nell'ultimo trentennio hanno legittimato il consolidarsi di una accezione locale – pur nel quadro di una koiné internazionale, cosí consono a una classe di potere “europea” – del termine barocco applicato alla cultura artistica e alla qualità di vita dell'aristocrazia dominante nella Repubblica di Genova.
Proprio la ricchezza con la quale i due termini si sono venuti a configurare nella cultura e nella socialità di uomini e donne nei secoli del barocco spinge a considerare in piena libertà, senza vincoli di sudditanza a tradizionali consuetudini accademiche, la categoria di spazio e le modalità di collezionismo, tradotte anzitutto in senso antropologico, come “circostanza” del vivere di quei personaggi. Lo spazio del collezionismo quindi dovrebbe in prima istanza configurarsi come spazio culturale del collezionista e la tessitura della collezione come prova visiva, oggi, di una potenzialità di lettura della realtà, allora.
Questo primo volume di studi collettaneo, unito al secondo monografico, raccoglie i risultati del gruppo di lavoro attivo intorno al progetto finanziato dal Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca “Collezionismo e spazi del collezionismo a Genova nel XVII e nel XVIII secolo: unità e rapporti nella dimora aristocratica tra architettura, apparati decorativi, scelte collezionistiche e di committenza” e riprende gli spunti scaturiti dal confronto con altri ricercatori in occasione della giornata di studio conclusiva del progetto, tenutasi a Genova nel settembre del 2012.
COLLEZIONISMO E SPAZI DEL COLLEZIONISMO
Temi e sperimentazioni
Gangemi, 16/1/2014
Con saggi di Micaela Antola, Alberta Bedocchi, Valentina Fiore, Valentina Frascarolo, Leo Lecci, Lauro Magnani, Giacomo Montanari, Raffaella Morselli, Sara Rulli, Daniele Sanguineti, Roberto Santamaria, Andrea Spiriti, Laura Stagno
Porre l'attenzione sui termini spazio e collezionismo è sembrato particolarmente stimolante alla luce degli studi che nell'ultimo trentennio hanno legittimato il consolidarsi di una accezione locale – pur nel quadro di una koiné internazionale, cosí consono a una classe di potere “europea” – del termine barocco applicato alla cultura artistica e alla qualità di vita dell'aristocrazia dominante nella Repubblica di Genova.
Proprio la ricchezza con la quale i due termini si sono venuti a configurare nella cultura e nella socialità di uomini e donne nei secoli del barocco spinge a considerare in piena libertà, senza vincoli di sudditanza a tradizionali consuetudini accademiche, la categoria di spazio e le modalità di collezionismo, tradotte anzitutto in senso antropologico, come “circostanza” del vivere di quei personaggi. Lo spazio del collezionismo quindi dovrebbe in prima istanza configurarsi come spazio culturale del collezionista e la tessitura della collezione come prova visiva, oggi, di una potenzialità di lettura della realtà, allora.
Questo primo volume di studi collettaneo, unito al secondo monografico, raccoglie i risultati del gruppo di lavoro attivo intorno al progetto finanziato dal Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca “Collezionismo e spazi del collezionismo a Genova nel XVII e nel XVIII secolo: unità e rapporti nella dimora aristocratica tra architettura, apparati decorativi, scelte collezionistiche e di committenza” e riprende gli spunti scaturiti dal confronto con altri ricercatori in occasione della giornata di studio conclusiva del progetto, tenutasi a Genova nel settembre del 2012.