MUSEUMS ON THE MAP
1995 – 2012
a cura di Guido Guerzoni
Allemandi, 06/2014
Negli ultimi 20 anni la costruzione di nuovi musei e l’ampliamento/ammodernamento di quelli esistenti sono avanzati a ritmi esplosivi: migliaia in ogni angolo del globo, nei luoghi più remoti e sconosciuti del pianeta, dall’Antartide alla Groenlandia, dalle isole dell’Oceano Pacifico a deserti centroasiatici.
Una museomania globalizzata e gravida di conseguenze, che la Fondazione di Venezia ha voluto indagare a fondo, concentrando la propria analisi su 652 musei costruiti e ampliati in ogni continente tra il 1995 e il 2012. Non progetti, ma effettive realizzazioni.
Per contestualizzare l’esame dei dati della ricerca è stato chiesto a tre esperti internazionali (uno storico e critico dell’architettura - Marco De Michelis, un direttore di museo - Aaron Betsky e un architetto - Matthias Sauerbruch) di affrontare il tema da tre diverse prospettive, per cogliere la complessità e la diversità delle relazioni con il tema centrale: cosa significa progettare un museo nel XXI secolo, prima e dopo la grande crisi del 2007-8?
E’ del tutto evidente che questo fenomeno ha condizionato sia i criteri e gli approcci della progettazione architettonica, sia le missioni, le funzioni e le attività dei musei stessi, ridefinendo il ruolo che tali istituzioni svolgono.
La Fondazione di Venezia, per occuparsi scientemente del proprio progetto museale M9, ha avviato nel 2008 una ricerca sistematica coordinata dal project manager Guido Guerzoni, raccogliendo in un database migliaia di dati ricavati dalla letteratura specializzata, dalle riviste di settore, dai siti di progettisti e committenti, verificandone la correttezza attraverso una survey dettagliata, per rispondere a quesiti apparentemente semplici.
Quali sono le dimensioni, i volumi e le funzioni ideali di un museo? Ci sono parametri di riferimento? Esistono economie di scala legate alle dimensioni? Vi sono differenze tra i diversi tipi di museo? Quanto incide la celebrità degli architetti sul costo totale? Quanti anni ci vogliono in media per terminarli? I budget vengono rispettati? Quanto incidono le spese di gestione e di manutenzione? Quanti musei sono stati costruiti o ampliati? Quali sono gli spazi e le loro superfici? Chi sono gli architetti coinvolti? Le risposte ottenute consentono di comprendere le esigenze delle istituzione museali di ultima generazione, di condurre utili comparazioni geografiche e tipologiche e di determinare parametri di valutazione assai utili, grazie a un ricco apparato di tabelle, schemi, indici e infografiche. Il volume è un unicum perché ad oggi non esiste uno studio altrettanto sistematico che associ l’'analisi dei dati architettonici con quelli economici e gestionali.
La ricerca risulta così estremamente utile come repertorio di casi e fonte di dati attendibili per chi si occupa di progettazione e/o di gestione museale per lavoro, studio o interesse personale.
Le motivazioni della mappatura
1) indagare dimensioni e standard di funzionamento dei musei progettati o costruiti negli ultimi 20 anni per comprendere qual è il punto di equilibrio tra dimensioni, funzionalità e sostenibilità economica dei musei a regime;
2) analisi dei trend dell’architettura museale dal 1995 al 2012 oggi: quanti musei? Dove? Quali tipologie? Quale interventi architettonico (nuove costruzioni, ampliamenti, ristrutturazioni, riallestimenti, ecc.)? Quali progettisti (esistono “specialisti” o “archistar” in questo campo?)? esiste una correlazione tra dimensioni e costi di realizzazione (economie di scala, ecc.)? è possibile determinare i costi medi per metro quadro?
3) verificare, in una prospettiva globale, l'impatto della crisi del 2007-2008 in un periodo caratterizzato da due fasi differenti:
a) 1995-2007, "museomania". Il museo è un capolavoro: spesso il contenitore è più importante del contenuto;
b) 2008-2015. La sostenibilità prima di tutto: il contenuto è spesso più importante del contenitore.
Museums on the Map è organizzato come un manuale suddiviso in quattro parti:
1) un saggio centrale del curatore del volume, Guido Guerzoni, che analizza in modo trasversale i dati riguardanti tutti i 652 musei ottenendo informazioni assai interessanti concernenti: la distribuzione geografica; rapporti tra le dimensioni; tipologie degli interventi e categorie museali; dimensioni delle superfici coperte; durate delle fasi di progettazione e costruzione; aperture per anno; costi di realizzazione; analisi delle classi di costo; costo medio in euro a metro quadrato per stato; modalità di scelta dei progettisti; top20 dei progettisti in base al numero dei loro progetti; gli studi di architettura per stato;
2) gli indici analitici
3) saggi critici di Marco De Michelis (Un arcipelago di musei); di Aaron Betsky (La cornice monumentale: dare una tipologia al museo d'arte); Matthias Sauerbruch (Edifici culturali come risorsa. Come progettare un museo).
4) Catalogo anche fotografico dei musei che hanno risposto al questionario ( 170 musei).
1995 – 2012
a cura di Guido Guerzoni
Allemandi, 06/2014
Negli ultimi 20 anni la costruzione di nuovi musei e l’ampliamento/ammodernamento di quelli esistenti sono avanzati a ritmi esplosivi: migliaia in ogni angolo del globo, nei luoghi più remoti e sconosciuti del pianeta, dall’Antartide alla Groenlandia, dalle isole dell’Oceano Pacifico a deserti centroasiatici.
Una museomania globalizzata e gravida di conseguenze, che la Fondazione di Venezia ha voluto indagare a fondo, concentrando la propria analisi su 652 musei costruiti e ampliati in ogni continente tra il 1995 e il 2012. Non progetti, ma effettive realizzazioni.
Per contestualizzare l’esame dei dati della ricerca è stato chiesto a tre esperti internazionali (uno storico e critico dell’architettura - Marco De Michelis, un direttore di museo - Aaron Betsky e un architetto - Matthias Sauerbruch) di affrontare il tema da tre diverse prospettive, per cogliere la complessità e la diversità delle relazioni con il tema centrale: cosa significa progettare un museo nel XXI secolo, prima e dopo la grande crisi del 2007-8?
E’ del tutto evidente che questo fenomeno ha condizionato sia i criteri e gli approcci della progettazione architettonica, sia le missioni, le funzioni e le attività dei musei stessi, ridefinendo il ruolo che tali istituzioni svolgono.
La Fondazione di Venezia, per occuparsi scientemente del proprio progetto museale M9, ha avviato nel 2008 una ricerca sistematica coordinata dal project manager Guido Guerzoni, raccogliendo in un database migliaia di dati ricavati dalla letteratura specializzata, dalle riviste di settore, dai siti di progettisti e committenti, verificandone la correttezza attraverso una survey dettagliata, per rispondere a quesiti apparentemente semplici.
Quali sono le dimensioni, i volumi e le funzioni ideali di un museo? Ci sono parametri di riferimento? Esistono economie di scala legate alle dimensioni? Vi sono differenze tra i diversi tipi di museo? Quanto incide la celebrità degli architetti sul costo totale? Quanti anni ci vogliono in media per terminarli? I budget vengono rispettati? Quanto incidono le spese di gestione e di manutenzione? Quanti musei sono stati costruiti o ampliati? Quali sono gli spazi e le loro superfici? Chi sono gli architetti coinvolti? Le risposte ottenute consentono di comprendere le esigenze delle istituzione museali di ultima generazione, di condurre utili comparazioni geografiche e tipologiche e di determinare parametri di valutazione assai utili, grazie a un ricco apparato di tabelle, schemi, indici e infografiche. Il volume è un unicum perché ad oggi non esiste uno studio altrettanto sistematico che associ l’'analisi dei dati architettonici con quelli economici e gestionali.
La ricerca risulta così estremamente utile come repertorio di casi e fonte di dati attendibili per chi si occupa di progettazione e/o di gestione museale per lavoro, studio o interesse personale.
Le motivazioni della mappatura
1) indagare dimensioni e standard di funzionamento dei musei progettati o costruiti negli ultimi 20 anni per comprendere qual è il punto di equilibrio tra dimensioni, funzionalità e sostenibilità economica dei musei a regime;
2) analisi dei trend dell’architettura museale dal 1995 al 2012 oggi: quanti musei? Dove? Quali tipologie? Quale interventi architettonico (nuove costruzioni, ampliamenti, ristrutturazioni, riallestimenti, ecc.)? Quali progettisti (esistono “specialisti” o “archistar” in questo campo?)? esiste una correlazione tra dimensioni e costi di realizzazione (economie di scala, ecc.)? è possibile determinare i costi medi per metro quadro?
3) verificare, in una prospettiva globale, l'impatto della crisi del 2007-2008 in un periodo caratterizzato da due fasi differenti:
a) 1995-2007, "museomania". Il museo è un capolavoro: spesso il contenitore è più importante del contenuto;
b) 2008-2015. La sostenibilità prima di tutto: il contenuto è spesso più importante del contenitore.
Museums on the Map è organizzato come un manuale suddiviso in quattro parti:
1) un saggio centrale del curatore del volume, Guido Guerzoni, che analizza in modo trasversale i dati riguardanti tutti i 652 musei ottenendo informazioni assai interessanti concernenti: la distribuzione geografica; rapporti tra le dimensioni; tipologie degli interventi e categorie museali; dimensioni delle superfici coperte; durate delle fasi di progettazione e costruzione; aperture per anno; costi di realizzazione; analisi delle classi di costo; costo medio in euro a metro quadrato per stato; modalità di scelta dei progettisti; top20 dei progettisti in base al numero dei loro progetti; gli studi di architettura per stato;
2) gli indici analitici
3) saggi critici di Marco De Michelis (Un arcipelago di musei); di Aaron Betsky (La cornice monumentale: dare una tipologia al museo d'arte); Matthias Sauerbruch (Edifici culturali come risorsa. Come progettare un museo).
4) Catalogo anche fotografico dei musei che hanno risposto al questionario ( 170 musei).