JAMES A. WHISTLER
ALLE DIECI DI SERA
Castelvecchi, 25/6/2014
collana "Etcetera"
Alle dieci di sera è il testo di una conferenza, tenuta per la prima volta presso la Princes’ Hall di Piccadilly, a Londra, il 20 febbraio del 1885; in tarda serata, appunto, per dar modo al gentile pubblico di cenare senza fretta. Dietro la studiata noncuranza del titolo, James Whistler ingaggia in realtà un’aspra polemica, tesa a rivendicare l’autonomia dell’arte da ogni condizionamento sociale e culturale, e quella dell’artista da ogni forma di subordinazione a fini morali o pedagogici. Nel suo stile raffinato ed ellittico, il pittore denuncia i fraintendimenti della critica e il costante tentativo di ricondurre l’eccezionalità del genio entro codici prestabiliti. Whistler replicò la sua lecture in diverse città. Pubblicata dapprima nel 1888, e tradotta in francese dall’amico Stéphane Mallarmé, suscitò immediatamente vivaci reazioni da parte di personaggi come Oscar Wilde e William Morris, restando poi alla storia quale una delle più compiute dichiarazioni a favore dell’arte per l’arte.
James Abbott McNeill Whistler
(Lowell, 1834 – Londra, 1903)
Americano, prima di dedicarsi alla pittura frequentò l’accademia militare di West Point. Dopo un soggiorno a Parigi (1855-1857), dove frequentò Fantin-Latour, Courbet e Degas, si stabilì nel 1859 a Londra e strinse amicizia con Dante Gabriel Rossetti. Fu antagonista di John Ruskin in un’accesa diatriba, i cui strascichi legali lo ridussero sul lastrico. Nominato membro della British Artists Society nel 1884, raccolse i suoi scritti nel libro The Gentle Art of Making Enemies (1890).
ALLE DIECI DI SERA
Castelvecchi, 25/6/2014
collana "Etcetera"
Alle dieci di sera è il testo di una conferenza, tenuta per la prima volta presso la Princes’ Hall di Piccadilly, a Londra, il 20 febbraio del 1885; in tarda serata, appunto, per dar modo al gentile pubblico di cenare senza fretta. Dietro la studiata noncuranza del titolo, James Whistler ingaggia in realtà un’aspra polemica, tesa a rivendicare l’autonomia dell’arte da ogni condizionamento sociale e culturale, e quella dell’artista da ogni forma di subordinazione a fini morali o pedagogici. Nel suo stile raffinato ed ellittico, il pittore denuncia i fraintendimenti della critica e il costante tentativo di ricondurre l’eccezionalità del genio entro codici prestabiliti. Whistler replicò la sua lecture in diverse città. Pubblicata dapprima nel 1888, e tradotta in francese dall’amico Stéphane Mallarmé, suscitò immediatamente vivaci reazioni da parte di personaggi come Oscar Wilde e William Morris, restando poi alla storia quale una delle più compiute dichiarazioni a favore dell’arte per l’arte.
James Abbott McNeill Whistler
(Lowell, 1834 – Londra, 1903)
Americano, prima di dedicarsi alla pittura frequentò l’accademia militare di West Point. Dopo un soggiorno a Parigi (1855-1857), dove frequentò Fantin-Latour, Courbet e Degas, si stabilì nel 1859 a Londra e strinse amicizia con Dante Gabriel Rossetti. Fu antagonista di John Ruskin in un’accesa diatriba, i cui strascichi legali lo ridussero sul lastrico. Nominato membro della British Artists Society nel 1884, raccolse i suoi scritti nel libro The Gentle Art of Making Enemies (1890).