LEA VERGINE
LA VITA, FORSE L'ARTE
prefazione di Giovanni Agosti
Archinto, 26/2/2014
Più di venticinque articoli, pubblicati lungo un decennio - dal 2000 al 2010 - in gran parte su “Alias”, l'inserto culturale del “manifesto” e in piccola parte su “Domus” e “Abitare”, quand'erano diretti da Stefano Boeri. Recensioni soprattutto di mostre, personali e collettive, di performances: Salvador Dali, Jannis Kounellis, Lucio Del Pezzo, Vanessa Beecroft, Trisha Brown, Jenny Holzer, per citarne alcuni. Ma anche di libri su artisti o fotografi: Alighiero Boetti, Lee Miller, Janieta Eyre. Testi distillati, di folgorante e sagace critica, degni di un'intellettuale raffinata che fugge il peso della retorica e coltiva l'arte della leggerezza. Non risparmia frecce acuminate contro i direttori di musei, i curatori di esposizioni, ma lo fa con arguzia, doppiamente tagliente. E le belle citazioni che chiama a sostegno delle sue contrarietà non soffrono mai di arroganza: rientrano nella cultura come gioco della vita.
LA VITA, FORSE L'ARTE
prefazione di Giovanni Agosti
Archinto, 26/2/2014
Più di venticinque articoli, pubblicati lungo un decennio - dal 2000 al 2010 - in gran parte su “Alias”, l'inserto culturale del “manifesto” e in piccola parte su “Domus” e “Abitare”, quand'erano diretti da Stefano Boeri. Recensioni soprattutto di mostre, personali e collettive, di performances: Salvador Dali, Jannis Kounellis, Lucio Del Pezzo, Vanessa Beecroft, Trisha Brown, Jenny Holzer, per citarne alcuni. Ma anche di libri su artisti o fotografi: Alighiero Boetti, Lee Miller, Janieta Eyre. Testi distillati, di folgorante e sagace critica, degni di un'intellettuale raffinata che fugge il peso della retorica e coltiva l'arte della leggerezza. Non risparmia frecce acuminate contro i direttori di musei, i curatori di esposizioni, ma lo fa con arguzia, doppiamente tagliente. E le belle citazioni che chiama a sostegno delle sue contrarietà non soffrono mai di arroganza: rientrano nella cultura come gioco della vita.
