lunedì 15 ottobre 2012

LUISO STURLA - GALLERIA CRISTINA BUSI, CHIAVARI



LUISO STURLA
Opere recenti
Galleria Cristina Busi
via Martiri della Liberazione 195/2 - Chiavari
dal 6/10 al 9/12/2012 

Luiso Sturla e' nato a Chiavari nel 1930. Studia al Liceo Barabino di Genova. Con altri artisti chiavaresi fonda il gruppo “I pittori del Golfo”, con essi inizia la sua “avventura” astratta nel 1953 aderisce al MAC (Movimento Arte Concreta) entrando in contatto con i più importanti pittori astratti dell’area milanese. Nel 1960 è a New York dove ha modo di approfondire la conoscenza dell’arte e degli artisti americani, nel 1962 si trasferisce a Milano. Oggi vive e lavora a Chiavari e Milano. 
E’ un momento di grandi riconoscimenti per Luiso Sturla, invitato a partecipare con opere storiche o inedite ad importanti rassegne d’Arte contemporanea. La recente esposizione “Alfabeti del paesaggio” al museo di Palazzo Reale di Genova ne ha documentato la ricerca di una vita dedicata alla pittura, sessant’anni di alacre attività, di coerenza pittorica ed intellettuale non priva di innovazioni. 
Seguirà una rassegna personale presso le Scuderie della Pilotta a Parma organizzata dal C.S.A.C. (diretto da Gloria Bianchino e Carlo Arturo Quintavalle) dell’Università di Parma. 
La recente produzione di Sturla, qui presentata, è frutto di una ricerca spirituale, poetica, istintiva ed intuitiva sull’essenza della natura. “……..Sono partito dipingendo e ho amato con tutte le mie forze la ‘pelle’ della pittura. Oggi sembra quasi che ci si debba vergognare a dipingere qualche cosa di bello e a dipingerlo bene. C’è qualcuno che abbia ancora voglia di dipingere rose? A me capita: la dipingo con il dovuto sentimento, poi la raschio, la tormento, a momenti la cancello. Deve vedersi appena: è una storia tutta mia che devo raccontare con pudore………” (Luiso Sturla – Dall’excursus amicale con Franco Ravasi in catalogo della mostra “Luiso Sturla – Il qui e l’altrove”). 
Elemento fondamentale dell’opera dell’artista è la luce, superfici pittoriche emergono tra velature e trasparenze contaminate dalla poesia, dai ricordi. Opere dai titoli allusivi che ne svelano il lirismo tormentato. 
Nell’esposizione sono visibili opere su carta e una decina di oli di recente produzione.