venerdì 26 ottobre 2012

HANS RICHTER: DARE UNA CHANCE AL CASO - GALLERIA PECCOLO, LIVORNO



HANS RICHTER
DARE UNA CHANCE AL CASO
Galleria Peccolo
piazza Repubblica 12 - Livorno
dal 27/10 al 30/11/2012

"Dare una chance al caso" seguendo questa massima che ha accompagnato tutta la sua vita artistica, Hans Richter (nato a Berlino nel 1888 e morto a Locarno nel 1976), è stato uno dei pionieri dell'arte d'avanguardia sperimentale internazionale. Da giovane aderì nel 1917 al movimento DADA fondato a Zurigo; poi, insieme con Hausmann, Schwitters, Huelsenbeck e altri, organizza e partecipa a Berlino a serate e manifestazioni dadaiste. 
In pittura, dopo gli inizi di derivazione espressionista e poi cubo-futurista, sperimenta il contrasto positivo-negativo nel quadro e dipinge tra il 1918-20 una serie di opere dal titolo "Teste-Dada" utilizzando solo i colori bianco e nero. Sperimentazione che lo porterà ad usare rotoli orizzontali o verticali di tela. Decide allora di sperimentare con la pellicola, queste sue nuove scoperte; sono del 1921 i suoi primi Film astratti "Rythme 21","Fuga 1- e 2-" e poi nel 1923 "Orchestrazione del colore" che lo ha reso famoso nel mondo come artista multimediale e di Film. E' del 1927 l'altro suo breve Film capolavoro "Vormittagspuk". 
Nel 1940 si rifugia a New York dove insegnerà Filmografia al City College. 
Espone nell'ottobre del 1946 le sue opere grafiche, disegni e dipinti a New York nella "Art of this Century Gallery" di Peggy Guggenheim che gli sponsorizza la realizzazione del suo principale Film sonoro "Dreams that Money can buy" del 1947, premiato alla Biennale di Venezia. Tra il 1955 e 1962 gli sono dedicate mostre antologiche itineranti nei Musei olandesi, Stedelijk di Amsterdam; in Germania nei Musei d'Arte Moderna di Berlino, Monaco e Baden-Baden; in Italia presso la Galleria Nazionale di Roma e al Museo d'Arte Moderna di Torino. Dopo il 1960 inizia anche la sua collaborazione con gallerie di Milano dove espone le tele astratte di quegli anni presso la Galleria Pagani (1960-61-63) e opere degli anni tra il 1917 e 1950 da Arturo Schwarz (1964-65). 
Hans Richter ha sempre cercato in tutto il suo operare, siano film o pittura o disegno di mantenere un equilibrio tra "caso" e ordine, tra improvvisazione e libero arbitrio. Aveva scritto:- "Dada: una nuova arte anti-arte. Con Dada ho scoperto la libertà assoluta del "caso", come superamento della spontaneità e reazione alla banalità in arte". 
Accompagna la mostra un catalogo che illustra le opere esposte, contiene un'ampia filmografia e brevi scritti dell'autore. Completano la presentazione una prefazione di Arturo Schwarz: "Dada: una rivoluzione culturale"; il testo di Yan Ciret: "H.R.dal Dada a Hollywood" e uno scritto conversazione-immaginaria di Sandro Ricaldone "H.R.. Il caso e l'anti-caso".