giovedì 25 ottobre 2012

CARLO CARRÀ - FONDAZIONE FERRERO, ALBA



CARLO CARRÀ
a cura di Maria Cristina Bandera
Fondazione Ferrero
strada di Mezzo, 44 - Alba
dal 26/10/2012 al 27/1/2013

«Per lo spirito non esistono contraddizioni, ma trasformazioni e sviluppi; mutare una direzione in arte non significa rinnegare tutto il passato, bensì allargarlo fino a compenetrarlo con un altro concetto estetico, scoprire nuovi rapporti ignoti, aprir meglio gli occhi per comprendere una somma maggiore di realtà. (…) Non so se vivrò tanto da realizzare per intero il mio sogno d’arte e se gli eventi giustificheranno o meno le mie aspirazioni. So però che tutte le mie forze sono rivolte all’arte, cioè ad uno scopo che trascende il mio io individuale, energia staccata da Dio che cerca di ritrovare Dio e prendere coscienza di che cosa è la vita e come essa si manifesta al mio spirito di uomo.» 
Carlo Carrà, 1942 

Carlo Carrà (1881-1966) ha interpretato, con profondo entusiasmo e riflessione critica, le stagioni e i fervori, artistici e intellettuali, delle avanguardie del Novecento, giungendo a occupare negli anni della maturità una posizione di consapevole autonomia, sapendo mettersi in relazione con le idee dell’attualità pittorica europea e ripensare in chiave di modernità la tradizione figurativa italiana. Dopo l’esperienza nel movimento futurista e la partecipazione alla pittura metafisica, Carrà definisce, in un rinnovato rapporto con la natura e il vero, l’aspirazione a un “realismo mitico” da cui discenderanno paesaggi, marine, nature morte cui l’artista attenderà fino a poche settimane prima della morte. 
Con questa estesa mostra antologica, la Fondazione Ferrero rende omaggio al grande maestro piemontese e prosegue il percorso di illustrazione della personalità, intellettuale e umana, dello storico dell’arte albese Roberto Longhi (1890-1970). Figura tra le più influenti della scena culturale del Novecento, Longhi annoverava Carrà tra i suoi due pittori contemporanei «prediletti» ‒ l’altro essendo Giorgio Morandi, cui la Fondazione Ferrero ha dedicato, sempre per le cure di Maria Cristina Bandera, un progetto espositivo nel 2010.