PERCHÉ I COLORI NON SUONANO
Raffaello Cortina, 12/09/2012
collana "Scienza e idee"
Una nuova spiegazione di come noi, in quanto umani, diversamente dagli odierni robot, possiamo avere l’impressione di esperire coscientemente le cose, per esempio il rosso di un tramonto, il profumo di una rosa, il suono di una sinfonia o un dolore. L’autore prende le mosse dall’esame della percezione visiva: vedere non è ricevere passivamente informazioni nel cervello, è piuttosto un modo di interagire con il mondo. Questo nuovo approccio alla visione si sviluppa nel libro fi no a coprire gli altri sensi: udito, tatto, gusto e olfatto. Secondo O’Regan, assumere le esperienze sensoriali come modi di interazione con il mondo spiega perché queste esperienze siano proprio come sono.
Kevin O’Regan dirige uno dei più importanti laboratori di psicologia sperimentale in Francia, il Laboratoire de Psychologie de la Perception dell’Université Paris Decartes di Parigi. È noto per aver teorizzato l’approccio sensorimotorio alla coscienza e per gli studi sul movimento degli occhi durante la lettura.