MARIA PASSANO
TATTO E LUCE
a cura di Lidia Schichter
Palazzo Rosso - Auditorium
via Garibaldi 18 - Genova
8/6/2012 - 8/7/2012
"Questa mostra nasce da un cassetto. Da quasi vent’anni mi occupo di accessibilità alla cultura per persone disabili, in particolare non vedenti. Tutto è iniziato con dei viaggi già di per sé fantastici: dall’Austria all’Islanda, dal Sud Africa all’Australia fino alla scalata del Monte Sinai, fatti in compagnia di coppie non vedenti. Che mi hanno insegnato a descrivere – e forse a ri-vedere – il mondo, dalle pareti delle tombe più sperdute dell’antico Egitto fino agli spazi sconfinati del deserto. E che sono diventate i miei maestri.
Alla fine anche Genova è diventata parte di quel viaggio, fatto insieme a giovani, famiglia, bambini, anziani, che per diverse ragioni (di carattere terapeutico o per raggiungere una migliore autonomia) frequentano l’Istituto David Chiossone. Sempre insieme ai miei maestri non vedenti di volta in volta nascevano piccole o grandi innovazioni che rendevano sempre più tattili i percorsi, sebbene accompagnati da una descrizione verbale il più possibile suggestiva. Il viaggio genovese entrava nei musei, nei palazzi storici, nei parchi, nel cuore e nella storia della città.
Il cassetto è quello di Maria Passano con la quale da anni condividiamo l’esperienza. Mi aveva fatto vedere alcune fotografie scattate durante le uscite, che teneva “nascoste”: non erano solo importanti per il ricordo del momento ma a mio parere coglievano il silenzio che avvolge un non vedente mentre concentra il proprio pensiero nell’esplorazione tattile e nell’ascolto descrittivo. Uno sguardo speciale che guarda da un’altra parte, che guarda lontano mentre tocca vicino. Che ascolta disegnando nel pensiero ciò che le parole gli fanno immaginare. Che trasmette, anche se solo in parte, il senso del conoscere per chi non vede, al di là delle parole di un’esperienza.
Per chi già ha sperimentato il percorso di Dialogo nel Buio (straordinario percorso multisensoriale in totale assenza di luce sotto la guida di ragazzi non vedenti proposto dall’Istituto David Chiossone in Piazza Caricamento fino al 1 luglio) tutto questo sarà un po’ più facile da comprendere: l’importanza di toccare, di sentire i profumi, l’acqua che scorre, i rumori del traffico, di perdersi nel buio allontanando ogni paura con la voce di chi ti parla … Per tutti gli altri, questa mostra costituirà, speriamo, oltre un momento autonomo di riflessione, anche uno stimolo per nuovi incontri con i protagonisti di queste esperienze.
Lidia Schichter
Maria Passano è nata e vive a Genova.
Ha iniziato la sua formazione fotografica nel 1986 alla scuola “Donna Fotografa” di Giuliana Traverso.
Ha partecipato a numerose mostre collettive e personali col Team Donna Fotografa in varie città italiane. Suoi lavori sono stati esposti a Palazzo Ducale, al Galata Museo del Mare, a Palazzo Doria Spinola; sue fotografie sono conservate all’Accademia Carrara di Bergamo nella sezione “Fotografi Italiani”. Nel 2006 inizia la collaborazione con l’Istituto David Chiossone Onlus.
Pubblicazioni: "Il quadro della memoria", frutto di una ricerca socio-antropologica. Genova, Erredi Grafiche, 2006; " Ali invisibili", racconto fotografico sugli anziani della residenza dell’Istituto Chiossone di Corso Armellini, Genova, Erredi Grafiche, 2008; "La calamita", esperienze di tecnica fotografica per non vedenti. Blurb.com, 2009; "Io lavoro!", sull’inserimento lavorativo di persone con sindrome di Down. Genova, ed. a cura della Provincia, 2010
La mostra è stata realizzata in collaborazione con: Istituto David Chiossone ONLUS; Unione Italiana Ciechi e degli Ipovedenti ONLUS
TATTO E LUCE
a cura di Lidia Schichter
Palazzo Rosso - Auditorium
via Garibaldi 18 - Genova
8/6/2012 - 8/7/2012
"Questa mostra nasce da un cassetto. Da quasi vent’anni mi occupo di accessibilità alla cultura per persone disabili, in particolare non vedenti. Tutto è iniziato con dei viaggi già di per sé fantastici: dall’Austria all’Islanda, dal Sud Africa all’Australia fino alla scalata del Monte Sinai, fatti in compagnia di coppie non vedenti. Che mi hanno insegnato a descrivere – e forse a ri-vedere – il mondo, dalle pareti delle tombe più sperdute dell’antico Egitto fino agli spazi sconfinati del deserto. E che sono diventate i miei maestri.
Alla fine anche Genova è diventata parte di quel viaggio, fatto insieme a giovani, famiglia, bambini, anziani, che per diverse ragioni (di carattere terapeutico o per raggiungere una migliore autonomia) frequentano l’Istituto David Chiossone. Sempre insieme ai miei maestri non vedenti di volta in volta nascevano piccole o grandi innovazioni che rendevano sempre più tattili i percorsi, sebbene accompagnati da una descrizione verbale il più possibile suggestiva. Il viaggio genovese entrava nei musei, nei palazzi storici, nei parchi, nel cuore e nella storia della città.
Il cassetto è quello di Maria Passano con la quale da anni condividiamo l’esperienza. Mi aveva fatto vedere alcune fotografie scattate durante le uscite, che teneva “nascoste”: non erano solo importanti per il ricordo del momento ma a mio parere coglievano il silenzio che avvolge un non vedente mentre concentra il proprio pensiero nell’esplorazione tattile e nell’ascolto descrittivo. Uno sguardo speciale che guarda da un’altra parte, che guarda lontano mentre tocca vicino. Che ascolta disegnando nel pensiero ciò che le parole gli fanno immaginare. Che trasmette, anche se solo in parte, il senso del conoscere per chi non vede, al di là delle parole di un’esperienza.
Per chi già ha sperimentato il percorso di Dialogo nel Buio (straordinario percorso multisensoriale in totale assenza di luce sotto la guida di ragazzi non vedenti proposto dall’Istituto David Chiossone in Piazza Caricamento fino al 1 luglio) tutto questo sarà un po’ più facile da comprendere: l’importanza di toccare, di sentire i profumi, l’acqua che scorre, i rumori del traffico, di perdersi nel buio allontanando ogni paura con la voce di chi ti parla … Per tutti gli altri, questa mostra costituirà, speriamo, oltre un momento autonomo di riflessione, anche uno stimolo per nuovi incontri con i protagonisti di queste esperienze.
Lidia Schichter
Maria Passano è nata e vive a Genova.
Ha iniziato la sua formazione fotografica nel 1986 alla scuola “Donna Fotografa” di Giuliana Traverso.
Ha partecipato a numerose mostre collettive e personali col Team Donna Fotografa in varie città italiane. Suoi lavori sono stati esposti a Palazzo Ducale, al Galata Museo del Mare, a Palazzo Doria Spinola; sue fotografie sono conservate all’Accademia Carrara di Bergamo nella sezione “Fotografi Italiani”. Nel 2006 inizia la collaborazione con l’Istituto David Chiossone Onlus.
Pubblicazioni: "Il quadro della memoria", frutto di una ricerca socio-antropologica. Genova, Erredi Grafiche, 2006; " Ali invisibili", racconto fotografico sugli anziani della residenza dell’Istituto Chiossone di Corso Armellini, Genova, Erredi Grafiche, 2008; "La calamita", esperienze di tecnica fotografica per non vedenti. Blurb.com, 2009; "Io lavoro!", sull’inserimento lavorativo di persone con sindrome di Down. Genova, ed. a cura della Provincia, 2010
La mostra è stata realizzata in collaborazione con: Istituto David Chiossone ONLUS; Unione Italiana Ciechi e degli Ipovedenti ONLUS