ELIGIO IMARISIO
COME UCCIDERE UN'IDEA
In memoria delle «Cooperative Spettatori Produttori Cinematografici», 1950-1961
Le mani - Microarts, 5/4/2012
collana "Ciname. Saggi"
Dopo "Achtung! Banditi! Parole per film" e "Cronache di poveri amanti. Pagine di Celluloide" (poi raccolti nel cofanetto Il Cinema in "cooperativa". Gli anni Cinquanta di Carlo Lizzani), ecco "Come uccidere un'idea. In memoria della Cooperativa Spettatori Produttori Cinematografici, 1950-1961": terzo ed ultimo volume di una proposta editoriale che interessa la componente più singolare della cinematografia neorealista, ovvero la CSPC. Se precedenti volumi, basati sulle sceneggiature originali di Achtung! Banditi! e di Cronache di poveri amanti, vagliano i due soli film prodotti dalla "Cooperativa" che poi inseriscono nei rispettivi contesti socio-culturali (cfr. p.es. Imarisio E., La Genova di "Achtung! Banditi!", in "I luoghi del cinema in Liguria" - a cura di Venturelli R., Carlini F.- Touring Club Italiano, Milano 2010), pure attraverso notevoli apparati storico-critici ed iconografici, questo libro scevera con l'inalterato metodo scientifico d'un gruppo ristretto di specialisti le condizioni molteplici che determinano la nascita, lo sviluppo e l'estinzione della "Cooperativa" stessa, nel clima italiano della guerra fredda. Accrescono l'impianto saggistico del volume, a cui non mancano i contributi autorevoli di Carlo Lizzani e di Giuliano Montaldo, due folti dossiers, l'uno documentativo e l'altro iconografico, ricchi di inediti.
COME UCCIDERE UN'IDEA
In memoria delle «Cooperative Spettatori Produttori Cinematografici», 1950-1961
Le mani - Microarts, 5/4/2012
collana "Ciname. Saggi"
Dopo "Achtung! Banditi! Parole per film" e "Cronache di poveri amanti. Pagine di Celluloide" (poi raccolti nel cofanetto Il Cinema in "cooperativa". Gli anni Cinquanta di Carlo Lizzani), ecco "Come uccidere un'idea. In memoria della Cooperativa Spettatori Produttori Cinematografici, 1950-1961": terzo ed ultimo volume di una proposta editoriale che interessa la componente più singolare della cinematografia neorealista, ovvero la CSPC. Se precedenti volumi, basati sulle sceneggiature originali di Achtung! Banditi! e di Cronache di poveri amanti, vagliano i due soli film prodotti dalla "Cooperativa" che poi inseriscono nei rispettivi contesti socio-culturali (cfr. p.es. Imarisio E., La Genova di "Achtung! Banditi!", in "I luoghi del cinema in Liguria" - a cura di Venturelli R., Carlini F.- Touring Club Italiano, Milano 2010), pure attraverso notevoli apparati storico-critici ed iconografici, questo libro scevera con l'inalterato metodo scientifico d'un gruppo ristretto di specialisti le condizioni molteplici che determinano la nascita, lo sviluppo e l'estinzione della "Cooperativa" stessa, nel clima italiano della guerra fredda. Accrescono l'impianto saggistico del volume, a cui non mancano i contributi autorevoli di Carlo Lizzani e di Giuliano Montaldo, due folti dossiers, l'uno documentativo e l'altro iconografico, ricchi di inediti.