TRACEY EMIN
WAITING TO LOVE
Galleria Lorcan O'Neill
vicolo dei Catinari 3 - Roma
9/5/2015 - 5/9/2015
Galleria Lorcan O’Neill è lieta di annunciare la mostra personale di Tracey Emin Waiting to Love, che presenta gli esiti più recenti della sua ricerca: dipinti inediti, sculture in basso rilievo, neon, ricami di grandi dimensioni e una nuova serie di lavori su carta.
Tracey Emin, artista tra le più significative della scena artistica contemporanea britannica, consacrata recentemente dalla re-installazione del celebre My Bed (1998) alla Tate Britain accanto a Francis Bacon, nel tempo ha costruito una relazione libera e profondamente personale con la traduzione del nudo femminile.
Prendendo spunto da esperienze personali, ed usando spesso il proprio corpo come soggetto, l’artista ritrae scene intime con una sincerità insistita e cruda, che rasenta la pornografia. Eppure le sue storie ed i suoi autoritratti - confessioni né tragiche né sentimentali - creano un’intimità lirica con il pubblico, lontana dal voyeurismo.
La mostra Waiting To Love ruota attorno alle tre grandi tele realizzate appositamente per l’occasione che segnano il riavvicinamento dell’artista alla pittura, dopo la lunga pausa degli anni recenti. Era infatti dal 2007, quando ha realizzato il padiglione britannico per la Biennale di Venezia, che non vi si dedicava con assiduità. Le opere in mostra Insomnia, I said No, Its how it is, sono il frutto di un lungo lavoro di costruzione, distruzione e stratificazione dell’immagine sulla tela, a cui fanno eco la serie di bronzi in basso rilievo con il sottile gioco di luce-ombra, i piccoli ed ossessivi Selfie in gouache, i ricami.
Nata nel 1963, Tracey Emin vive e lavora a Londra. Nel 1997 l’artista ha scandalizzato il mondo dell’arte contemporanea con Everyone I Have Ever Slept With 1963-1995, presentato a Sensation la mostra che ha portato alla ribalta gli “Young British Artists”. Nel 1999 Emin ha partecipato al Turner Prize con My Bed, una installazione che presentava al pubblico il suo letto sfatto, dopo avervi trascorso due settimane di crisi e dissolutezza. Nel 2007 Emin ha rappresentato l’Inghilterra alla 52° Biennale di Venezia con la mostra Borrowed Light, ed è stata nominata Royal Academician. Nel 2008 Emin ha avuto la prima importante retrospettiva intitolata Twenty Years alla Scottish National Gallery of Modern Art di Edinburgo, presentata successivamente al CAC di Malaga (2008) e al Kunstmuseum di Berna (2009). Nel 2010 Emin ha collaborato con Louise Bourgeois ad una serie di lavori su carta intitolati Do Not Abandon Me. Nel 2011 è stata nominata Royal Academy's Professor of Drawing e ha presentato la mostra Love Is What You Want alla Hayward Gallery di Londra. L’anno successivo ha esposto al Turner Contemporary di Margate e il MALBA di Buenos Aires ha organizzato una mostra itinerante dei suoi film. Il mese scorso My Bed è stato re-installato alla Tate Britain di Londra.
WAITING TO LOVE
Galleria Lorcan O'Neill
vicolo dei Catinari 3 - Roma
9/5/2015 - 5/9/2015
Galleria Lorcan O’Neill è lieta di annunciare la mostra personale di Tracey Emin Waiting to Love, che presenta gli esiti più recenti della sua ricerca: dipinti inediti, sculture in basso rilievo, neon, ricami di grandi dimensioni e una nuova serie di lavori su carta.
Tracey Emin, artista tra le più significative della scena artistica contemporanea britannica, consacrata recentemente dalla re-installazione del celebre My Bed (1998) alla Tate Britain accanto a Francis Bacon, nel tempo ha costruito una relazione libera e profondamente personale con la traduzione del nudo femminile.
Prendendo spunto da esperienze personali, ed usando spesso il proprio corpo come soggetto, l’artista ritrae scene intime con una sincerità insistita e cruda, che rasenta la pornografia. Eppure le sue storie ed i suoi autoritratti - confessioni né tragiche né sentimentali - creano un’intimità lirica con il pubblico, lontana dal voyeurismo.
La mostra Waiting To Love ruota attorno alle tre grandi tele realizzate appositamente per l’occasione che segnano il riavvicinamento dell’artista alla pittura, dopo la lunga pausa degli anni recenti. Era infatti dal 2007, quando ha realizzato il padiglione britannico per la Biennale di Venezia, che non vi si dedicava con assiduità. Le opere in mostra Insomnia, I said No, Its how it is, sono il frutto di un lungo lavoro di costruzione, distruzione e stratificazione dell’immagine sulla tela, a cui fanno eco la serie di bronzi in basso rilievo con il sottile gioco di luce-ombra, i piccoli ed ossessivi Selfie in gouache, i ricami.
Nata nel 1963, Tracey Emin vive e lavora a Londra. Nel 1997 l’artista ha scandalizzato il mondo dell’arte contemporanea con Everyone I Have Ever Slept With 1963-1995, presentato a Sensation la mostra che ha portato alla ribalta gli “Young British Artists”. Nel 1999 Emin ha partecipato al Turner Prize con My Bed, una installazione che presentava al pubblico il suo letto sfatto, dopo avervi trascorso due settimane di crisi e dissolutezza. Nel 2007 Emin ha rappresentato l’Inghilterra alla 52° Biennale di Venezia con la mostra Borrowed Light, ed è stata nominata Royal Academician. Nel 2008 Emin ha avuto la prima importante retrospettiva intitolata Twenty Years alla Scottish National Gallery of Modern Art di Edinburgo, presentata successivamente al CAC di Malaga (2008) e al Kunstmuseum di Berna (2009). Nel 2010 Emin ha collaborato con Louise Bourgeois ad una serie di lavori su carta intitolati Do Not Abandon Me. Nel 2011 è stata nominata Royal Academy's Professor of Drawing e ha presentato la mostra Love Is What You Want alla Hayward Gallery di Londra. L’anno successivo ha esposto al Turner Contemporary di Margate e il MALBA di Buenos Aires ha organizzato una mostra itinerante dei suoi film. Il mese scorso My Bed è stato re-installato alla Tate Britain di Londra.