venerdì 22 maggio 2015

1946-1967: IL PREMIO LISSONE - MUSEO D'ARTE CONTEMPORANEA, LISSONE




1946-1967
IL REALE NON BASTA
IL PREMIO LISSONE
a cura di Alberto Zanchetta
Museo d'Arte Contemporanea
viale Padania 6 - Lissone
23/5/2015 - 20/9/2015

Lissone celebra l'evento culturale che, all'indomani della fine della Seconda guerra mondiale, ha posto il centro brianzolo nel cuore del dibattito artistico europeo. Nelle sale del Museo d'Arte Contemporanea i visitatori potranno ripercorrere la storia del Premio Lissone, coprendo un arco temporale compreso tra il 1946 e il 1967, date che segnano l'inizio e il termine della manifestazione la cui "natura polemica e di estrema avanguardia" ne aveva fatto uno snodo fondamentale per tutta la pittura del secolo scorso.
Il Premio Lissone ha infatti ricoperto un ruolo di primo piano, grazie soprattutto ai premi assegnati da giurie d'eccellenza così come alla capacità degli organizzatori di sapersi aggiornare in tempo reale sull'arte di quegli anni. La mostra si pone quindi l'obiettivo di gettare uno sguardo ampio e variegato sulle vicende del Premio, occasione che permetterà agli spettatori di conoscere e apprezzare un concorso che ha contribuito a scrivere un importante capitolo della storia dell'arte italiana e non solo.
Il percorso espositivo, suddiviso per gruppi e correnti artistiche, è arricchito da un ampio apparato di documenti, fotografie, disegni, carteggi, manifesti, inviti, locandine e altro materiale propagandistico che attesta l'importanza della manifestazione, nelle cui fila si sono alternate giurie composte dai più celebrati critici e storici dell'arte, tra cui spiccano i nomi di Giulio Carlo Argan, Giuseppe Marchiori, Marco Valsecchi, Francesco Arcangeli, Guido Ballo, Umbro Apollonio, Pierre Restany, Will Grohmann, Jean Leymarie e Pierre Janlet.
Il Premio Lissone ha rispecchiato le tendenze più innovative nella pittura del ventennio postbellico, accogliendo correnti che andavano dal Neorealismo al post-cubismo, dall'astrazione geometrica all'Abstraction Lyrique, dal gruppo degli Otto a quello di Corrente, da Origine a Cobra, dallo Spazialismo al Movimento Nucleare, dall'Informale all'Espressionismo astratto, dal Nouveau Réalisme al Neodadaismo, dalla Pop Art alla Nuova Figurazione, fino all'Arte cinetica e programmata.
Nell'intento di valorizzare e divulgare le sperimentazioni della pittura a livello internazionale, il Premio ha permesso di acquisire molte opere che ancor oggi fanno parte delle collezioni permanenti del MAC di Lissone, cui si aggiunge il comodato della Famiglia Artistica Lissonese che include i dipinti premiati nelle prime edizioni. La mostra al Museo d'Arte Contemporanea ospita 48 opere - per la prima volta radunate nel loro complesso - che recano le firme diValerio Adami, Karel Appel, Claude Bellegarde, Renato Birolli, Mark Boyle, Aldo Brizzi, Peter Brüning, Samuel Buri, Cheval-Bertrand, William Crozier, Horia Damian, Giuseppe De Gregorio, Piero Dorazio, François Dufrêne, Ernst Faesi, Luis Feito, Gianfranco Ferroni, Franco Francese, Josep Guinovart, Patrick Hughes, Nikos Kessanlis, Peter Klasen, André Marfaing, Mattia Moreni, Ennio Morlotti, Edo Murtić, Achille Perilli, Gianni Pisani, Mauro Reggiani, Sergio Romiti, Piero Ruggeri, Emilio Scanavino, Mario Schifano, Gerard Schneider, Giacomo Soffiantino, Antoni Tàpies, Fred Thieler, Eugenio Tomiolo, Guido Trentini, Emilio Vedova, Aat Verhoog, Vittorio Viviani, Theodor Werner.

Accompagna l'esposizione un libro di 300 pagine stampato da Arti Grafiche Meroni di Lissone. Il volume comprende i saggi introduttivi di Bianca Trevisan e Alberto Zanchetta, un regesto storico e un ricco apparato iconografico con schede critiche di Chatia Cicero, Silvia Conta, Bianca Trevisan e Alberto Zanchetta.

Immagine: Renato Birolli, Ondulazione Marina, 1955