STANLEY BROUWN
Galleria Minini
via Apollonio 68, Brescia
dal 22/11/2014 al 10/1/2015
Stanley Brouwn, uno degli artisti più radicali dell'arte concettuale, persegue dai primissimi anni Sessanta una forma d'arte legata alle sue (e altrui) misure corporali. Celebri i suoi This way Brouwn disegni dove domandava ai passanti informazioni su percorsi in Amsterdam.
I suoi libri recenti hanno tutti lo stesso formato e identica impostazione. Di formato quadrato, caratteri in Helvetica, anche il libro che pubblichiamo in occasione della nostra prima mostra con Stanley, elenca i passi che Brouwn ha fatto a cavallo tra 2005 e 2006, esattamente dal 12.12.2005 ed il 1.1.2006. Ogni giorno di questi, Brouwn ha contato i passi. Curioso capire quanti ogni giorno. Una nota che non poteva sfuggire: il giorno di Natale (25.12.2005) Stanley ha camminato poco, meno del solito.
Anche la scelta delle date è sintomatica: due cifre tonde 12.12 come inizio e 1.1 come data finale. Piccoli indizi, per un lavoro non privo di una sottile ironia, per chi la sa cogliere...
La “mostra” di Stanley l’abbiamo inseguita da anni, direi dall’inizio della nostra attività. Adesso è giunto il momento ma... siccome Brouwn è un artista particolare, anche la “mostra” lo sarà. Manca una settimana all’inaugurazione, sappiamo sol o che sarà qualcosa di molto speciale. I lavori non sono ancora stati trasmessi: Stanley detterà le opere al telefono. Ma nterrà una distanza tra sé e la galleria (d’altrond e il suo lavoro è sempre stato sulla distanza, sulle misure, sui pass i, sul tempo che trascorre).
Un metodo di “raffreddamento” dell’opera di un arti sta concettuale della primissima ora, che trae le c onseguenze più estreme dagli assunti di questa corrente artistica. L’arte concettuale tiene banco dai primi anni Sessa nta, avendo contribuito a fare chiarezza e pulizia nel mondo dell’arte dove si accavallano opposte tendenze che si negano reciprocamente. Una mostra da non perdere per capire quale rapporto può a volte intercorrere tra artista e gallerista per raggiungere risultati comuni, anche se non immediatamente evide nti, come in questo caso
Galleria Minini
via Apollonio 68, Brescia
dal 22/11/2014 al 10/1/2015
Stanley Brouwn, uno degli artisti più radicali dell'arte concettuale, persegue dai primissimi anni Sessanta una forma d'arte legata alle sue (e altrui) misure corporali. Celebri i suoi This way Brouwn disegni dove domandava ai passanti informazioni su percorsi in Amsterdam.
I suoi libri recenti hanno tutti lo stesso formato e identica impostazione. Di formato quadrato, caratteri in Helvetica, anche il libro che pubblichiamo in occasione della nostra prima mostra con Stanley, elenca i passi che Brouwn ha fatto a cavallo tra 2005 e 2006, esattamente dal 12.12.2005 ed il 1.1.2006. Ogni giorno di questi, Brouwn ha contato i passi. Curioso capire quanti ogni giorno. Una nota che non poteva sfuggire: il giorno di Natale (25.12.2005) Stanley ha camminato poco, meno del solito.
Anche la scelta delle date è sintomatica: due cifre tonde 12.12 come inizio e 1.1 come data finale. Piccoli indizi, per un lavoro non privo di una sottile ironia, per chi la sa cogliere...
La “mostra” di Stanley l’abbiamo inseguita da anni, direi dall’inizio della nostra attività. Adesso è giunto il momento ma... siccome Brouwn è un artista particolare, anche la “mostra” lo sarà. Manca una settimana all’inaugurazione, sappiamo sol o che sarà qualcosa di molto speciale. I lavori non sono ancora stati trasmessi: Stanley detterà le opere al telefono. Ma nterrà una distanza tra sé e la galleria (d’altrond e il suo lavoro è sempre stato sulla distanza, sulle misure, sui pass i, sul tempo che trascorre).
Un metodo di “raffreddamento” dell’opera di un arti sta concettuale della primissima ora, che trae le c onseguenze più estreme dagli assunti di questa corrente artistica. L’arte concettuale tiene banco dai primi anni Sessa nta, avendo contribuito a fare chiarezza e pulizia nel mondo dell’arte dove si accavallano opposte tendenze che si negano reciprocamente. Una mostra da non perdere per capire quale rapporto può a volte intercorrere tra artista e gallerista per raggiungere risultati comuni, anche se non immediatamente evide nti, come in questo caso