PIER CANOSA
LES SONGES DROLATIQUES DE PANTAGRUEL
Il Grechetto
Salita San Matteo 19 - Genova
Dal 26/9/2014 al 25/10/2014
Per questa serie di quadri, Pier Canosa si è liberamente ispirato a Les songes drolatiques de Pantagruel, un insolito e rarissimo volumetto stampato a Parigi nel 1565. Il curioso libro, praticamente privo di testo ad eccezione del frontespizio che reca la firma apocrifa dell'umanista francese François Rabelais e di una breve introduzione, è essenzialmente composto da xilografie raffiguranti figure grottesche e maschere. Se da un lato le immagini vanno inserite nel contesto della figurazione simbolico-allegorica tipica di Bosch e Brueghel il Vecchio, la loro funzione è espressamente dichiarata nell'introduzione, dove si afferma che «Molti spiriti arguti potranno trarne degli spunti, tanto per fare grottesche che per organizzare mascherate, o per qualsiasi altra occasione». Pier Canosa ha saputo cogliere appieno il senso di queste bizzarre immagini. Con la sua inesauribile fantasia immaginativa e cromatica, ha ricreato ad acquerello i personaggi fantastici di Pantagruel; le brillanti gamme cromatiche dei rossi, dei blu, dei gialli e dei verdi sapientemente accostati, sono un vero e proprio trionfo del colore, una gioia per gli occhi. Con l'aggiunta personalissima di minuti e divertentissimi dettagli, quali piccoli oggetti e fiori (o quant'altro la sua fervida immaginazione gli ha indicato), le maschere cinquecentesche hanno preso nuova vita e sembrano osservarci sornione e divertite di fronte al nostro stupore.
LES SONGES DROLATIQUES DE PANTAGRUEL
Il Grechetto
Salita San Matteo 19 - Genova
Dal 26/9/2014 al 25/10/2014
Per questa serie di quadri, Pier Canosa si è liberamente ispirato a Les songes drolatiques de Pantagruel, un insolito e rarissimo volumetto stampato a Parigi nel 1565. Il curioso libro, praticamente privo di testo ad eccezione del frontespizio che reca la firma apocrifa dell'umanista francese François Rabelais e di una breve introduzione, è essenzialmente composto da xilografie raffiguranti figure grottesche e maschere. Se da un lato le immagini vanno inserite nel contesto della figurazione simbolico-allegorica tipica di Bosch e Brueghel il Vecchio, la loro funzione è espressamente dichiarata nell'introduzione, dove si afferma che «Molti spiriti arguti potranno trarne degli spunti, tanto per fare grottesche che per organizzare mascherate, o per qualsiasi altra occasione». Pier Canosa ha saputo cogliere appieno il senso di queste bizzarre immagini. Con la sua inesauribile fantasia immaginativa e cromatica, ha ricreato ad acquerello i personaggi fantastici di Pantagruel; le brillanti gamme cromatiche dei rossi, dei blu, dei gialli e dei verdi sapientemente accostati, sono un vero e proprio trionfo del colore, una gioia per gli occhi. Con l'aggiunta personalissima di minuti e divertentissimi dettagli, quali piccoli oggetti e fiori (o quant'altro la sua fervida immaginazione gli ha indicato), le maschere cinquecentesche hanno preso nuova vita e sembrano osservarci sornione e divertite di fronte al nostro stupore.
