DE DOMINICIS
Scritti sull'Opera e riflessioni dell'Artista
a cura di Gabriele Guercio
nuova edizione ampliata e arricchita
Allemandi (31 agosto 2014)
Questa monografia su Gino De Dominicis, ampliata e arricchita con nuovi documenti, è un omaggio a un artista originale e carismatico che ha ammantato la propria immagine di un alone di mistero. Il volume riunisce quaranta contributi, almeno metà dei quali inediti, di autori come Jean Christophe Ammann, Renato Barilli, Achille Bonito Oliva, Norman Bryson, Daniel Buren, Carolyn Christov Bakargiev, Creighton Gilbert, Anselm Kiefer, Joseph Kosuth, Jannis Kounellis, Luigi Ontani, Emilio Prini, Vittorio Sgarbi, Italo Tomassoni, Angela Vettese e altri ancora. Un dibattito a più voci idealmente moderato da Gabriele Guercio, curatore della raccolta e autore del saggio conclusivo. Gino De Dominicis (Ancona, 1947, Roma, 1998) è stata una figura carismatica ed enigmatica nella storia dell’arte italiana e internazionale degli ultimi trent’anni. Uomo e artista dalla personalità inafferrabile, con le sue posizioni radicali ha allontanato ogni tentativo di definizione del suo lavoro e di omologazione da parte del mondo dell’arte, isolandosi in un riserbo estremamente difeso. Utilizzando le più diverse forme espressive - grandi tavole a matita e gesso, dipinti, disegni a penna, opere tridimensionali - la sua arte è stata caratterizzata da una riflessione sui temi della vita e della morte. Un altro dei suoi motivi ricorrenti è stato il desiderio di immortalità, vissuto come estremo fine della nostra esistenza. Scriveva: «Per esistere veramente dovremmo fermarci nel tempo». Le sue opere sono state esposte in importanti musei (Museo di Capodimonte, Napoli; Museum of Modern Art, New York; Centro Nazionale d’Arte Contemporanea, Grenoble e altri ancora), rassegne internazionali (Biennale di Venezia; Quadriennale, Roma; Documenta, Kassel) e gallerie private (tra cui L’Attico, Roma; Emilio Mazzoli, Modena; Lia Rumma, Napoli).
Scritti sull'Opera e riflessioni dell'Artista
a cura di Gabriele Guercio
nuova edizione ampliata e arricchita
Allemandi (31 agosto 2014)
Questa monografia su Gino De Dominicis, ampliata e arricchita con nuovi documenti, è un omaggio a un artista originale e carismatico che ha ammantato la propria immagine di un alone di mistero. Il volume riunisce quaranta contributi, almeno metà dei quali inediti, di autori come Jean Christophe Ammann, Renato Barilli, Achille Bonito Oliva, Norman Bryson, Daniel Buren, Carolyn Christov Bakargiev, Creighton Gilbert, Anselm Kiefer, Joseph Kosuth, Jannis Kounellis, Luigi Ontani, Emilio Prini, Vittorio Sgarbi, Italo Tomassoni, Angela Vettese e altri ancora. Un dibattito a più voci idealmente moderato da Gabriele Guercio, curatore della raccolta e autore del saggio conclusivo. Gino De Dominicis (Ancona, 1947, Roma, 1998) è stata una figura carismatica ed enigmatica nella storia dell’arte italiana e internazionale degli ultimi trent’anni. Uomo e artista dalla personalità inafferrabile, con le sue posizioni radicali ha allontanato ogni tentativo di definizione del suo lavoro e di omologazione da parte del mondo dell’arte, isolandosi in un riserbo estremamente difeso. Utilizzando le più diverse forme espressive - grandi tavole a matita e gesso, dipinti, disegni a penna, opere tridimensionali - la sua arte è stata caratterizzata da una riflessione sui temi della vita e della morte. Un altro dei suoi motivi ricorrenti è stato il desiderio di immortalità, vissuto come estremo fine della nostra esistenza. Scriveva: «Per esistere veramente dovremmo fermarci nel tempo». Le sue opere sono state esposte in importanti musei (Museo di Capodimonte, Napoli; Museum of Modern Art, New York; Centro Nazionale d’Arte Contemporanea, Grenoble e altri ancora), rassegne internazionali (Biennale di Venezia; Quadriennale, Roma; Documenta, Kassel) e gallerie private (tra cui L’Attico, Roma; Emilio Mazzoli, Modena; Lia Rumma, Napoli).