MARIO ROSA
IL GIANSENISMO NELL'ITALIA DEL SETTECENTO
Dalla riforma della Chiesa alla democrazia rivoluzionaria
Carocci (11 settembre 2014)
Collana: Frecce
«Un vero prisma, che a dispetto di essere tanto diafano da non poterne fissare la vera idea, ossia natura, nonostante è capace di figurare in tutti gli aspetti, variar tinte e colori»: così scriveva del giansenismo nel 1791 Eustachio Degola, il cui nome si legherà più tardi alla conversione di Alessandro Manzoni. Il volume segue il frastagliato percorso di questo movimento di riforma della Chiesa cattolica che trovò i suoi momenti più alti nell’alleanza col potere politico dei sovrani illuminati della casa d’Asburgo e nel sinodo di Pistoia del 1786 e – dopo il fallimento del progetto riformatore, con la creazione in Italia delle repubbliche democratiche giacobine – accolse i principi della tolleranza e persino della libertà religiosa e contribuì alla difficile collocazione dei cattolici nel pluralismo religioso sancito dal nuovo corso della storia.
IL GIANSENISMO NELL'ITALIA DEL SETTECENTO
Dalla riforma della Chiesa alla democrazia rivoluzionaria
Carocci (11 settembre 2014)
Collana: Frecce
«Un vero prisma, che a dispetto di essere tanto diafano da non poterne fissare la vera idea, ossia natura, nonostante è capace di figurare in tutti gli aspetti, variar tinte e colori»: così scriveva del giansenismo nel 1791 Eustachio Degola, il cui nome si legherà più tardi alla conversione di Alessandro Manzoni. Il volume segue il frastagliato percorso di questo movimento di riforma della Chiesa cattolica che trovò i suoi momenti più alti nell’alleanza col potere politico dei sovrani illuminati della casa d’Asburgo e nel sinodo di Pistoia del 1786 e – dopo il fallimento del progetto riformatore, con la creazione in Italia delle repubbliche democratiche giacobine – accolse i principi della tolleranza e persino della libertà religiosa e contribuì alla difficile collocazione dei cattolici nel pluralismo religioso sancito dal nuovo corso della storia.