TESTIMONIANZE
Corale per voci contemporanee sotto le antiche volte
UnimediaModern
piazza Invrea 5B - Genova
dal 30/9/2014 al 15/11/2014
Questa mostra nasce da un’esigenza comune, mia e di alcuni artisti con cui lavoro da tempo. A tutti noi urge l’istanza di riprendere contatto con il “senso” del fare, interrogandosi – e tentando una risposta – su cosa l’arte sia, su dove vada, quale forza spirituale la sostenga, al di là dei giochi del mercato e del potere. Abbiamo lavorato e discusso a lungo e collegialmente ogni punto, dalla scelta dei nomi al titolo della mostra, dall’individuazione delle opere (che sono tutte speciali e bellissime), all’installazione delle stesse.E' un esperimento davvero "corale" che ci sta entusiasmando e riporta me, che ho aperto la galleria nel 1970, allo spirito di quegli anni '60 e '70, in cui gli artisti comunicavano tra loro (sicuramente discutendo animatamente, contrastandosi e sgomitando) ma in un'atmosfera in cui l'ARTE era veramente l'oggetto del loro interesse, e quindi non se ne andavano “... ciascuno per la propria via come l'uomo che attraversa la strada con il suo ombrello, e la donna che porta a passeggio il cane in un'altra direzione..." George Brecht
Siamo coscienti che il nostro è un tentativo, ma è un tentativo glorioso! E per dargli un senso di “eternità” anche quando la mostra sarà terminata, ho chiesto ai partecipanti di questa avventura di fare una dichiarazione sull’argomento.
Per Claudio Costa, mai abbastanza rimpianto e che siamo certi sarebbe stato “amorevolmente” con noi, abbiamo scelto una sua piccola poesia dal libro Materiale e Metaforico.
Da parte mia, parafrasando la celebre esortazione di Ippocrate “Il cibo sarà la vostra medicina”, dico “L’arte è la nostra medicina”.
Caterina Gualco
Corale per voci contemporanee sotto le antiche volte
UnimediaModern
piazza Invrea 5B - Genova
dal 30/9/2014 al 15/11/2014
Questa mostra nasce da un’esigenza comune, mia e di alcuni artisti con cui lavoro da tempo. A tutti noi urge l’istanza di riprendere contatto con il “senso” del fare, interrogandosi – e tentando una risposta – su cosa l’arte sia, su dove vada, quale forza spirituale la sostenga, al di là dei giochi del mercato e del potere. Abbiamo lavorato e discusso a lungo e collegialmente ogni punto, dalla scelta dei nomi al titolo della mostra, dall’individuazione delle opere (che sono tutte speciali e bellissime), all’installazione delle stesse.E' un esperimento davvero "corale" che ci sta entusiasmando e riporta me, che ho aperto la galleria nel 1970, allo spirito di quegli anni '60 e '70, in cui gli artisti comunicavano tra loro (sicuramente discutendo animatamente, contrastandosi e sgomitando) ma in un'atmosfera in cui l'ARTE era veramente l'oggetto del loro interesse, e quindi non se ne andavano “... ciascuno per la propria via come l'uomo che attraversa la strada con il suo ombrello, e la donna che porta a passeggio il cane in un'altra direzione..." George Brecht
Siamo coscienti che il nostro è un tentativo, ma è un tentativo glorioso! E per dargli un senso di “eternità” anche quando la mostra sarà terminata, ho chiesto ai partecipanti di questa avventura di fare una dichiarazione sull’argomento.
Per Claudio Costa, mai abbastanza rimpianto e che siamo certi sarebbe stato “amorevolmente” con noi, abbiamo scelto una sua piccola poesia dal libro Materiale e Metaforico.
Da parte mia, parafrasando la celebre esortazione di Ippocrate “Il cibo sarà la vostra medicina”, dico “L’arte è la nostra medicina”.
Caterina Gualco