COMO 1920-1940
PAESAGGI DALLA CITTÀ RAZIONALISTA
a cura di Alberto Novati e Aurelio Pezzola
Spazio Natta
via Natta 18 - Como
dal 6/9/2014 al 28/9/2014
La mostra Como 1920-1940: paesaggi della città razionalista. Giuseppe Terragni e i razionalisti comaschi, è curata dagli architetti Alberto Novati e Aurelio Pezzola e organizzata dalle associazioni MadeInMaarc e Amici dei Musei.
MadeInMaarc si è costituita nel 2013 con lo scopo di valorizzare e promuovere la conoscenza del Razionalismo e dell'Astrattismo di Como attraverso lo sviluppo del progetto di museo virtuale MAARC (Museo virtuale Astrattismo e Architettura Razionalista di Como) in corso di realizzazione, e l'ideazione e organizzazione di iniziative culturali sul tema.
Amici dei Musei è un'associazione radicata da lungo tempo sul territorio, dedita a promuovere e contribuire alla vitalità e al prestigio dei Musei e dei beni culturali comaschi.
Dalla collaborazione tra le due associazioni che in modo complementare si occupano di promozione culturale relativa ai musei, quello tradizionale e quello virtuale aperto alle prospettive offerte dal web, è nata la produzione della mostra e delle sue iniziative collaterali:
Tra gli anni venti e la fine degli anni trenta del secolo scorso, l'esperienza dell'architettura razionalista, strettamente intrecciata con quella dell'arte astratta, ha avuto a Como esiti così felici, sia per qualità che per numero delle opere, da rendere la città, insieme al suo territorio, una delle riconosciute capitali internazionali dell'architettura moderna.
Forse, però, non è ancora sufficientemente nota la caratteristica dell'originalità che si è espressa nelle opere degli architetti del Razionalismo comasco, Giuseppe Terragni in testa, seguito da Cesare Cattaneo e da un nutrito gruppo di ingegneri, e quale sia l'elemento che li ha distinti dagli architetti del Movimento Moderno europeo.
Nelle architetture razionaliste disseminate sul nostro territorio e che hanno costruito un brano significativo di città moderna, più che un esercizio lessicale modernista fine a se stesso, di cui si ebbero all'epoca diffusi esempi in Italia e negli altri paesi europei, è possibile leggere infatti, oltre che una forte tensione ideale, l'utilizzo in chiave contemporanea di un linguaggio architettonico erede di un sapere antico e consolidato, che ha dato forma nel tempo alla civiltà occidentale.
In tal senso, la mostra evidenzia le tre fondamentali linee a cui fanno capo le opere degli architetti razionalisti comaschi: quella classico-monumentale, quella astrattista e quella della civiltà edilizia. Linee che si trovano tutte e tre ben rappresentate nelle architetture di Giuseppe Terragni, la prima ad esempio nel Danteum, la seconda nella casa Giuliani Frigerio e la terza nel progetto del quartiere Como-Rebbio.
Tra i razionalisti comaschi emerge la figura di Cesare Cattaneo, architetto che ha rivestito un ruolo particolare anche per l'importanza dell'attività critica esercitata con passione e acutezza. Di lui sono noti i numerosi interventi pubblicati sulle riviste di architettura dell'epoca e soprattutto il volume del 1941 in forma di dialogo “Giovanni e Giuseppe”. Ad oggi inedito, il manoscritto del 1932 “Paolo Pons”, sorta di guida di Como e palestra per il giovanissimo Cesare per esercitare le sue capacità di lettura della città, viene presentato in anteprima come evento collaterale della mostra: nel 1932 la Casa del Fascio di Giuseppe Terragni era in costruzione e Cattaneo non potè descriverla nel suo scritto, come invece fu in grado di fare con l'edificio del Novocomum del 1927, già immaginando il “pellegrinaggio” futuro degli “architetti d'Italia e gli amatori di cose d'arte” per ammirarlo. Agli organizzatori sembra che il personaggio letterario di Cattaneo, Paolo Pons meriti, dopo un'attesa durata ottant'anni, di vedere la luce proprio nella Casa del Fascio.
Presentazione, in collaborazione con PAROLARIO e con ARCHIVIO CATTANEO, dell'inedito giovanile di Cesare Cattaneo, Paolo Pons, relatore Gianni Biondillo, 17 settembre alle ore 21.00 presso l'ex Casa del Fascio, opera simbolo di Giuseppe Terragni (prenotazione obbligatoria entro il 15/09 a info@maarc.it)
Conferenza di Fabio Cani, storico, saggista ed editore, Como tra due guerre: la storia e la ragione: 24 settembre alle ore 18.30 presso lo Spazio Natta, sede dell'esposizione.
PAESAGGI DALLA CITTÀ RAZIONALISTA
a cura di Alberto Novati e Aurelio Pezzola
Spazio Natta
via Natta 18 - Como
dal 6/9/2014 al 28/9/2014
La mostra Como 1920-1940: paesaggi della città razionalista. Giuseppe Terragni e i razionalisti comaschi, è curata dagli architetti Alberto Novati e Aurelio Pezzola e organizzata dalle associazioni MadeInMaarc e Amici dei Musei.
MadeInMaarc si è costituita nel 2013 con lo scopo di valorizzare e promuovere la conoscenza del Razionalismo e dell'Astrattismo di Como attraverso lo sviluppo del progetto di museo virtuale MAARC (Museo virtuale Astrattismo e Architettura Razionalista di Como) in corso di realizzazione, e l'ideazione e organizzazione di iniziative culturali sul tema.
Amici dei Musei è un'associazione radicata da lungo tempo sul territorio, dedita a promuovere e contribuire alla vitalità e al prestigio dei Musei e dei beni culturali comaschi.
Dalla collaborazione tra le due associazioni che in modo complementare si occupano di promozione culturale relativa ai musei, quello tradizionale e quello virtuale aperto alle prospettive offerte dal web, è nata la produzione della mostra e delle sue iniziative collaterali:
Tra gli anni venti e la fine degli anni trenta del secolo scorso, l'esperienza dell'architettura razionalista, strettamente intrecciata con quella dell'arte astratta, ha avuto a Como esiti così felici, sia per qualità che per numero delle opere, da rendere la città, insieme al suo territorio, una delle riconosciute capitali internazionali dell'architettura moderna.
Forse, però, non è ancora sufficientemente nota la caratteristica dell'originalità che si è espressa nelle opere degli architetti del Razionalismo comasco, Giuseppe Terragni in testa, seguito da Cesare Cattaneo e da un nutrito gruppo di ingegneri, e quale sia l'elemento che li ha distinti dagli architetti del Movimento Moderno europeo.
Nelle architetture razionaliste disseminate sul nostro territorio e che hanno costruito un brano significativo di città moderna, più che un esercizio lessicale modernista fine a se stesso, di cui si ebbero all'epoca diffusi esempi in Italia e negli altri paesi europei, è possibile leggere infatti, oltre che una forte tensione ideale, l'utilizzo in chiave contemporanea di un linguaggio architettonico erede di un sapere antico e consolidato, che ha dato forma nel tempo alla civiltà occidentale.
In tal senso, la mostra evidenzia le tre fondamentali linee a cui fanno capo le opere degli architetti razionalisti comaschi: quella classico-monumentale, quella astrattista e quella della civiltà edilizia. Linee che si trovano tutte e tre ben rappresentate nelle architetture di Giuseppe Terragni, la prima ad esempio nel Danteum, la seconda nella casa Giuliani Frigerio e la terza nel progetto del quartiere Como-Rebbio.
Tra i razionalisti comaschi emerge la figura di Cesare Cattaneo, architetto che ha rivestito un ruolo particolare anche per l'importanza dell'attività critica esercitata con passione e acutezza. Di lui sono noti i numerosi interventi pubblicati sulle riviste di architettura dell'epoca e soprattutto il volume del 1941 in forma di dialogo “Giovanni e Giuseppe”. Ad oggi inedito, il manoscritto del 1932 “Paolo Pons”, sorta di guida di Como e palestra per il giovanissimo Cesare per esercitare le sue capacità di lettura della città, viene presentato in anteprima come evento collaterale della mostra: nel 1932 la Casa del Fascio di Giuseppe Terragni era in costruzione e Cattaneo non potè descriverla nel suo scritto, come invece fu in grado di fare con l'edificio del Novocomum del 1927, già immaginando il “pellegrinaggio” futuro degli “architetti d'Italia e gli amatori di cose d'arte” per ammirarlo. Agli organizzatori sembra che il personaggio letterario di Cattaneo, Paolo Pons meriti, dopo un'attesa durata ottant'anni, di vedere la luce proprio nella Casa del Fascio.
Presentazione, in collaborazione con PAROLARIO e con ARCHIVIO CATTANEO, dell'inedito giovanile di Cesare Cattaneo, Paolo Pons, relatore Gianni Biondillo, 17 settembre alle ore 21.00 presso l'ex Casa del Fascio, opera simbolo di Giuseppe Terragni (prenotazione obbligatoria entro il 15/09 a info@maarc.it)
Conferenza di Fabio Cani, storico, saggista ed editore, Como tra due guerre: la storia e la ragione: 24 settembre alle ore 18.30 presso lo Spazio Natta, sede dell'esposizione.