HEINZ MACK
THE SKY OVER NINE COLUMNS
a cura di Robert Fleck
Fondazione Giorgio Cini
Isola di San Giorgio Maggiore
dal 3/6/2014 al 23/11/2014
Il 3 giugno 2014 sull’Isola di San Giorgio Maggiore sarà presentata al pubblico l’installazione dell’artista tedesco Heinz Mack The Sky Over Nine Columns
Il 3 giugno 2014 sarà svelata al pubblico sull’Isola di San Giorgio Maggiore The Sky Over Nine Columns, installazione dell’artista tedesco Heinz Mack curata dallo storico dell’arte Robert Fleck e realizzata in collaborazione con la Fondazione Giorgio Cini. Dal 3 giugno al 23 novembre 2014, in concomitanza con la Biennale di Architettura, nove colonne simmetriche – alte più di sette metri e ornate da mosaici dorati – saranno erette sul piazzale dell’Isola a sostegno ideale del cielo sovrastante. La scultura di luce, che con le sue 800.000 tessere realizzerà una vera e propria performance di rifrazioni, vuole essere una riflessione sui concetti di chiarezza, potere e bellezza e un tributo alla città di Venezia.
“Per mezzo della collaborazione con Heinz Mack – afferma il Segretario generale della Fondazione Giorgio Cini Pasquale Gagliardi - la Fondazione Cini consegue diversi risultati significativi. Da un lato, questo progetto rappresenta il proseguimento di quel percorso di valorizzazione dell’Isola di San Giorgio Maggiore (centrale nella missione dell’Istituzione veneziana), che diventa essa stessa parte integrante di grandi opere realizzate da artisti di fama mondiale. Dall’altro, la continuazione di quel programma di iniziative che si propongono l’obiettivo di valorizzare forme d’arte strettamente collegate alla tradizione, anche artigianale, del territorio. Non a caso, le tessere di vetro che ricoprono le nove colonne dell’installazione sono prodotte in Veneto, secondo una metodologia tipica e finalizzata al raggiungimento dell’eccellenza. Vocazione internazionale, originalità dei contenuti, rigore nella ricerca, valorizzazione della propria civiltà e rispetto della tradizione, orientamento alla perfezione, qualità dei risultati: queste le classiche cifre della Fondazione Cini, che si ritrovano anche in questo progetto.”
“La colonna rappresenta l'uomo, in piedi - con dignità - nello spazio.” - afferma l’artista Heinz Mack. Corrispondenza diretta tra terra e cielo, la colonna è l'elemento più antico e fondamentale nella storia dell'architettura. Fin dai primi tempi, in cui singole pietre o alberi venivano piantati su una particolare collina in un paesaggio aperto, questi hanno sempre segnato un punto di ritrovo. Questi punti di riferimento così posizionati servivano a rappresentare tutta l'area circostante, concentrata in questo modo in un punto. I mosaici dorati che rivestono le colonne, composti da oltre ottocentomila tessere, sono un esempio di alto artigianato locale e rappresentano le storiche relazioni culturali tra Oriente e Occidente intrattenute da Venezia. L’esempio più importante in città, di questo splendido mosaico dorato, lo si può trovare appena al di là dell'acqua, nella Basilica di San Marco. Per Heinz Mack, l'oro è “la possibilità più astratta del sublime”.
“Le mie sculture sono oggetti della luce nello spazio. – prosegue l’artista - Se lo spazio ideale e la luce ideale incontrano lo spettatore interessato, può avvenire una simbiosi affascinante”. Alla ricerca di luoghi ottimali con cui interagire, Mack ha intrapreso nel 1968 una spedizione nel deserto tunisino e nell'Artico, installando i suoi oggetti nel paesaggio vuoto. Le performance luminose sono state documentate nel film Tele-Mack (1969). Il concetto di 'Luce Stelea', a cui The Sky Over Nine Columns si riferisce, fu formulata da Mack alla fine del 1950 nel suo Sahara Project.
Heinz Mack ha lavorato per sessant’anni come pittore e scultore. Nel 1958, ha co-fondato il gruppo ZERO insieme a Otto Piene e Günther Ueker, poi evolutosi nel movimento internazionale ZERO, al quale parteciparono anche compagni artisti e buoni amici come Yves Klein, Lucio Fontana e Piero Manzoni. “Il Gruppo ZERO - scrive il curatore di The Sky Over Nine Columns Robert Fleck – ha raggiunto quella svolta verso la realtà, che riassume l’arte avant-garde degli anni ‘60. In molti aspetti, ZERO è la controparte europea della Pop Art negli USA.”
Nel 1970 Mack ha rappresentato la Germania alla 35ª Biennale dell’Arte di Venezia insieme ad altri tre artisti tedeschi. Fin dai primi anni cinquanta ha sviluppato un linguaggio artistico genuino fatto di luce e colore ed è un esponente di spicco dell’arte cinetica. Le sue opere nello spazio cosiddetto pubblico, sia esso ambiente urbano o natura, sono sempre concepiti come oggetti per la luce: “La luce è determinante per la mia arte. Per quanto riguarda la luce, io voglio andare ai limiti del possibile.”
L’installazione The Sky Over Nine Columns è realizzata da Beck & Eggeling International Fine Art (Düsseldorf) e Sigifredo di Canossa, in collaborazione con la Fondazione Giorgio Cini e con il sostegno di Trend (Vicenza).
THE SKY OVER NINE COLUMNS
a cura di Robert Fleck
Fondazione Giorgio Cini
Isola di San Giorgio Maggiore
dal 3/6/2014 al 23/11/2014
Il 3 giugno 2014 sull’Isola di San Giorgio Maggiore sarà presentata al pubblico l’installazione dell’artista tedesco Heinz Mack The Sky Over Nine Columns
Il 3 giugno 2014 sarà svelata al pubblico sull’Isola di San Giorgio Maggiore The Sky Over Nine Columns, installazione dell’artista tedesco Heinz Mack curata dallo storico dell’arte Robert Fleck e realizzata in collaborazione con la Fondazione Giorgio Cini. Dal 3 giugno al 23 novembre 2014, in concomitanza con la Biennale di Architettura, nove colonne simmetriche – alte più di sette metri e ornate da mosaici dorati – saranno erette sul piazzale dell’Isola a sostegno ideale del cielo sovrastante. La scultura di luce, che con le sue 800.000 tessere realizzerà una vera e propria performance di rifrazioni, vuole essere una riflessione sui concetti di chiarezza, potere e bellezza e un tributo alla città di Venezia.
“Per mezzo della collaborazione con Heinz Mack – afferma il Segretario generale della Fondazione Giorgio Cini Pasquale Gagliardi - la Fondazione Cini consegue diversi risultati significativi. Da un lato, questo progetto rappresenta il proseguimento di quel percorso di valorizzazione dell’Isola di San Giorgio Maggiore (centrale nella missione dell’Istituzione veneziana), che diventa essa stessa parte integrante di grandi opere realizzate da artisti di fama mondiale. Dall’altro, la continuazione di quel programma di iniziative che si propongono l’obiettivo di valorizzare forme d’arte strettamente collegate alla tradizione, anche artigianale, del territorio. Non a caso, le tessere di vetro che ricoprono le nove colonne dell’installazione sono prodotte in Veneto, secondo una metodologia tipica e finalizzata al raggiungimento dell’eccellenza. Vocazione internazionale, originalità dei contenuti, rigore nella ricerca, valorizzazione della propria civiltà e rispetto della tradizione, orientamento alla perfezione, qualità dei risultati: queste le classiche cifre della Fondazione Cini, che si ritrovano anche in questo progetto.”
“La colonna rappresenta l'uomo, in piedi - con dignità - nello spazio.” - afferma l’artista Heinz Mack. Corrispondenza diretta tra terra e cielo, la colonna è l'elemento più antico e fondamentale nella storia dell'architettura. Fin dai primi tempi, in cui singole pietre o alberi venivano piantati su una particolare collina in un paesaggio aperto, questi hanno sempre segnato un punto di ritrovo. Questi punti di riferimento così posizionati servivano a rappresentare tutta l'area circostante, concentrata in questo modo in un punto. I mosaici dorati che rivestono le colonne, composti da oltre ottocentomila tessere, sono un esempio di alto artigianato locale e rappresentano le storiche relazioni culturali tra Oriente e Occidente intrattenute da Venezia. L’esempio più importante in città, di questo splendido mosaico dorato, lo si può trovare appena al di là dell'acqua, nella Basilica di San Marco. Per Heinz Mack, l'oro è “la possibilità più astratta del sublime”.
“Le mie sculture sono oggetti della luce nello spazio. – prosegue l’artista - Se lo spazio ideale e la luce ideale incontrano lo spettatore interessato, può avvenire una simbiosi affascinante”. Alla ricerca di luoghi ottimali con cui interagire, Mack ha intrapreso nel 1968 una spedizione nel deserto tunisino e nell'Artico, installando i suoi oggetti nel paesaggio vuoto. Le performance luminose sono state documentate nel film Tele-Mack (1969). Il concetto di 'Luce Stelea', a cui The Sky Over Nine Columns si riferisce, fu formulata da Mack alla fine del 1950 nel suo Sahara Project.
Heinz Mack ha lavorato per sessant’anni come pittore e scultore. Nel 1958, ha co-fondato il gruppo ZERO insieme a Otto Piene e Günther Ueker, poi evolutosi nel movimento internazionale ZERO, al quale parteciparono anche compagni artisti e buoni amici come Yves Klein, Lucio Fontana e Piero Manzoni. “Il Gruppo ZERO - scrive il curatore di The Sky Over Nine Columns Robert Fleck – ha raggiunto quella svolta verso la realtà, che riassume l’arte avant-garde degli anni ‘60. In molti aspetti, ZERO è la controparte europea della Pop Art negli USA.”
Nel 1970 Mack ha rappresentato la Germania alla 35ª Biennale dell’Arte di Venezia insieme ad altri tre artisti tedeschi. Fin dai primi anni cinquanta ha sviluppato un linguaggio artistico genuino fatto di luce e colore ed è un esponente di spicco dell’arte cinetica. Le sue opere nello spazio cosiddetto pubblico, sia esso ambiente urbano o natura, sono sempre concepiti come oggetti per la luce: “La luce è determinante per la mia arte. Per quanto riguarda la luce, io voglio andare ai limiti del possibile.”
L’installazione The Sky Over Nine Columns è realizzata da Beck & Eggeling International Fine Art (Düsseldorf) e Sigifredo di Canossa, in collaborazione con la Fondazione Giorgio Cini e con il sostegno di Trend (Vicenza).