martedì 6 ottobre 2015

GIORGIO GRIFFA: ESONERARE IL MONDO - ABC ARTE, GENOVA




GIORGIO GRIFFA
ESONERARE IL MONDO
a cura di Ivan Quaroni
Galleria ABC Arte
via XX settembre 11A - Genova
7/10/2015 al 10/1/2016

Esonerare il mondo è l’omaggio che la galleria ABC-ARTE di Genova, in collaborazione con Lorenzelli Arte di Milano, dedica a Giorgio Griffa. Apre, infatti, giovedì 8 ottobre 2015 la personale dell’artista torinese, il cui titolo è tratto da uno scritto del 1978.
La mostra, curata da Ivan Quaroni, raccoglie una ventina di opere che vanno dal 1968 sino al 1978 e che testimoniano una fase cruciale della ricerca dell’artista, piena di scoperte e intuizioni che saranno importanti anche per gli anni a venire.
Giorgio Griffa è considerato uno dei maggiori protagonisti dell’astrattismo, esponente fra i più creativi di quella tendenza artistica denominata “Pittura Analitica” o “Pittura Pittura” nata sul finire degli anni Sessanta.
Le opere dell’artista torinese sono tele libere, non “costrette” dal telaio, dove il colore diventa il tramite di un'azione e il segno l'effetto di un pensiero. Si contraddistinguono per la loro essenziale composizione formale: segni, linee, strisce, arabeschi, a volte sfumati, altre a campiture di colore uniforme ma sempre dipinti direttamente sulla tela grezza; una pittura immediata, vivace e luminosa, eseguita senza esitazioni, ma al contempo con grande emozione. Un modo di dipingere che sposta l’accento sugli elementi sostanziali della pittura, come il colore e lo spazio, elementi essenziali della composizione pittorica.
Le tele, prive di supporto, sono appese direttamente alle pareti. Questo volontario allontanamento dagli elementi tradizionali della pittura, introduce nelle sue opere un'idea di movimento, ma anche una possibilità di espansione della pittura oltre il perimetro della tela.
Nel suo approccio alla pittura Griffa ha sperimentato il Canone Aureo, affermando che “ Da parte sua la pittura porta una lunga memoria di altro da sé. La sezione aurea appartiene a questa memoria. Essa non è soltanto pittura o architettura, essa è matematica, è filosofia; il suo numero che non finisce mai affonda nell’ignoto e posa un ponte con le conoscenze e le emozioni del nostro tempo”.

In occasione della mostra sarà pubblicato un catalogo bilingue con  il testo critico di Ivan Quaroni e la riproduzione di tutte le opere esposte.