ANDREA BOTTO
19.06- 26.08.1945
a cura di Ilaria
Bonacossa
in collaborazione con Associazione Culturale MiramART
Museo di
Arte Contemporanea di Villa Croce
via Jacopo Ruffini 3 - Genova
20/10/2015
- 15/11/2015
Alla fine della Seconda Guerra Mondiale, Primo Benedetti,
nonno materno dell’autore, torna a casa dopo due anni di prigionia, vissuti nei
campi di lavoro in Germania come Militare Italiano Internato.
Con sé ha un
piccolo taccuino sul quale annota le città attraversate durante il lungo
viaggio. Quasi settant’anni dopo, Andrea Botto ricostruisce quell’itinerario in
un libro d’artista, pubblicato nel 2014 da Danilo Montanari Editore, attraverso
una ricerca di immagini su internet e la riproduzione di vari documenti
appartenuti a suo nonno.
Questo progetto articola una profonda riflessione
sul tema della memoria e sull’uso delle immagini nella società contemporanea
mettendo a confronto la virtualità del nostro rapporto con i luoghi lontani e
l’intima fisicità dei documenti estratti dal taccuino del nonno. Nella sua
rievocazione silente del dramma di un singolo Botto porta ognuno a riflettere
sul dolore e la brutalità della storia e sulle modalità di racconto che le
immagini possono offrire.
Dopo aver ricevuto diversi riconoscimenti
internazionali (Premio Ponchielli, Le Prix du Livre Rencontres d’Arles, Paris
Photo-Aperture Foundation PhotoBook Award) il progetto viene presentato per la
prima volta in una mostra, con un’installazione appositamente pensata per il
Museo di Villa Croce ed un’edizione limitata di stampe d’artista.