GIOSETTA FIORONI
Marcorossi Artecontemporanea
c.so Venezia 29 - Milano
13/10/2015 - 28/11/2015
Giosetta Fioroni, una delle più significative artiste italiane, protagonista negli anni Sessanta della Scuola di Piazza del Popolo, lavora con la galleria Marcorossi artecontemporanea dalla metà degli anni Novanta. Nel 2000 una sua mostra ha inaugurato la sede milanese di corso Venezia.
Dopo il grande successo ottenuto tra il 2013 e il 2014 con le personali al Drawing Center di New York e alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma, Giosetta Fioroni torna a Milano, con un’esposizione preziosa, che propone una vasta serie di carte d’argento, degli anni 1963-1973; la mostra è frutto di una ricerca che da anni la galleria e l’artista hanno intrapreso insieme.
Saranno esposti i quattro bozzetti del 1964, dai quali l’artista ha ingrandito su tela le quattro figure, traendone l’opera esposta in seguito alla Biennale di Venezia del 1964. Alcune RARITA’, come il primo disegno del 1969, realizzato poi su grande tela, dedicato a “Rosaspina”, la favola dei Grimm, e alcune carte RITROVATE e mai esposte fino ad oggi…che furono all’origine di molte elaborazioni future.
Accanto a questo ampio viaggio nell’argento ci sarà un’opera degli anni recenti, definita dall’artista: “Un’apparizione!”. Una grande tela del 2009, alta 3 metri per 2 metri di larghezza, intitolata “Marilyn Manson”. Un ritratto del cantautore e trasformista americano (il cui nome accosta polemicamente due icone della società americana anni Sessanta: l’attrice Marilyn Monroe e il serial killer Charles Manson).
Ci racconta Giosetta Fioroni: “Un quadro vagamente anomalo nel mio percorso quasi tutto improntato ai sentimenti, perché molto esplicito, illustrativo. Dipinto con stratagemmi pittorici quasi cartellonistici. Per raccontare ed esaltare il brillante degrado formale dell’arte oggi, che però, nella sua grande confusione, si apre a-ventaglio per legittimare nuove visioni”. Quest’opera fa parte di un gruppo ambizioso di 4 grandi tele, al quale l’artista sta lavorando: “La Natura”, “La Guerra”, “La Bellezza”…a tutt’oggi incompiute.
In mostra, sarà inoltre possibile riscoprire un importante mezzo espressivo dell’artista: verranno proiettati, infatti, tre filmati realizzati in Super Otto, tra il 1960 e il 1967, intitolati Gioco, interpretato da Pino Pascali e altri amici, Coppie e Solitudine femminile, con la poetessa icona di quegli anni Rosanna Tofanelli, oltre a un breve filmato dedicato a Goffredo Parise.
Marcorossi Artecontemporanea
c.so Venezia 29 - Milano
13/10/2015 - 28/11/2015
Giosetta Fioroni, una delle più significative artiste italiane, protagonista negli anni Sessanta della Scuola di Piazza del Popolo, lavora con la galleria Marcorossi artecontemporanea dalla metà degli anni Novanta. Nel 2000 una sua mostra ha inaugurato la sede milanese di corso Venezia.
Dopo il grande successo ottenuto tra il 2013 e il 2014 con le personali al Drawing Center di New York e alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma, Giosetta Fioroni torna a Milano, con un’esposizione preziosa, che propone una vasta serie di carte d’argento, degli anni 1963-1973; la mostra è frutto di una ricerca che da anni la galleria e l’artista hanno intrapreso insieme.
Saranno esposti i quattro bozzetti del 1964, dai quali l’artista ha ingrandito su tela le quattro figure, traendone l’opera esposta in seguito alla Biennale di Venezia del 1964. Alcune RARITA’, come il primo disegno del 1969, realizzato poi su grande tela, dedicato a “Rosaspina”, la favola dei Grimm, e alcune carte RITROVATE e mai esposte fino ad oggi…che furono all’origine di molte elaborazioni future.
Accanto a questo ampio viaggio nell’argento ci sarà un’opera degli anni recenti, definita dall’artista: “Un’apparizione!”. Una grande tela del 2009, alta 3 metri per 2 metri di larghezza, intitolata “Marilyn Manson”. Un ritratto del cantautore e trasformista americano (il cui nome accosta polemicamente due icone della società americana anni Sessanta: l’attrice Marilyn Monroe e il serial killer Charles Manson).
Ci racconta Giosetta Fioroni: “Un quadro vagamente anomalo nel mio percorso quasi tutto improntato ai sentimenti, perché molto esplicito, illustrativo. Dipinto con stratagemmi pittorici quasi cartellonistici. Per raccontare ed esaltare il brillante degrado formale dell’arte oggi, che però, nella sua grande confusione, si apre a-ventaglio per legittimare nuove visioni”. Quest’opera fa parte di un gruppo ambizioso di 4 grandi tele, al quale l’artista sta lavorando: “La Natura”, “La Guerra”, “La Bellezza”…a tutt’oggi incompiute.
In mostra, sarà inoltre possibile riscoprire un importante mezzo espressivo dell’artista: verranno proiettati, infatti, tre filmati realizzati in Super Otto, tra il 1960 e il 1967, intitolati Gioco, interpretato da Pino Pascali e altri amici, Coppie e Solitudine femminile, con la poetessa icona di quegli anni Rosanna Tofanelli, oltre a un breve filmato dedicato a Goffredo Parise.