martedì 20 ottobre 2015

DINO INNOCENTE: CUCCAGNA ITALIANA - MUSEO DI VILLA CROCE, GENOVA





DINO INNOCENTE
CUCCAGNA ITALIANA
Museo d'Arte contemporanea di Villa Croce
via Jacopo Ruffini 3 - Genova
21/10/2015 - 10/1/2016

Con il patrocinio di EXPO 2015, e con la collaborazione del MiBACT e del Programma sperimentale per la cultura Sensi Contemporanei dell’Agenzia per la Coesione Territoriale, Achille Bonito Oliva chiama a raccolta oltre quaranta artisti internazionali per un grande progetto espositivo, L’Albero della cuccagna. Nutrimenti dell’arte, dislocato su tutto il territorio nazionale.
Villa Croce – Museo d’arte contemporanea di Genova partecipa alla manifestazione ospitando l’opera di Dino Innocente dal titolo CUCCAGNA ITALIANA (sotto il cielo di Taranto): Una tela da scenografia della lunghezza di circa dieci metri, sulla quale è tracciato con limatura di ferro il prospetto dell’ILVA di Taranto.
La tela è appoggiata a parete; in apposito spazio bianco sulla tela è proiettato il video “Il Nudo Corpo”, che rappresenta la composizione di un corpo umano modellato con il pane e successivamente ricomposto su un tavolo, mentre una cantante lirica, accompagnata al pianoforte, intona una sorta di romanza di un compositore morto nel campo di concentramento di Terezin, nel 1944.
Distante qualche metro dalla parete dove è applicata la tela si erge una ciminiera a tutto tondo, costruita con il carbone, dell’altezza di circa cinque metri e mezzo.
L’artista descrive così la sua opera: "Il titolo dell'opera è una finta etimologia di cuccagna da cuccare, 'l'Italia è il paese dove si cucca' ".

Innocente nasce a Verona nel 1948. Vive a Verona.
Diplomatosi all’Accademia di belle arti di Verona nel 1972, realizza nel centro storico di Mantova con Milo Manara, incaricato delle riprese video, un’azione nella quale coinvolge il pubblico, per modificare con il colore lo spazio comune e impadronirsene temporaneamente. Nel 1983 si trasferisce a Milano, dove collabora con il gallerista Luciano Inga-Pin alla costituzione del gruppo Nuovo Futurismo, cui partecipa fino allo scioglimento dello stesso nel 1994.
Tra le principali esposizioni di ricordano: Beeld en land 87, Winshoten (NL) ― L’Altra Scultura, Palazzo della Virreina, Barcellona e Palazzo di Cristallo, Madrid ― Mathindenhohe, Darmastadt ― Kunst Werk, Peter Stuyvesant Foundation, Amsterdam ― XII Quadriennale Nazionale d’arte di Roma: Le Tribù dell’Arte, Macro, Roma 2001 ― Denaro – l’ultimo tabù, Expò di Biel 2002 ― Etre, Palazzo delle Nazioni, Ginevra ― Le Opere e i Giorni, Certosa di san Lorenzo, Padula ― La Parola nell’Arte, MART, Rovereto ― I e III Biennale di Malindi ― LIV Biennale di Venezia ― L’Islam in Sicilia, Baglio Di Stefano, Gibellina ― IV Biennale di Malindi.
Le sue opere sono nelle collezioni: Stuyvesant (NL), Gemeentemuseum – Helmod (NL), Wildenberg(NL), Novotny- Frankfurt a.M. (D), GAM(BO), MART (TN), Groninger Museum (NL), Museion (BZ), Stazione Materdei-Metropolitana di Napoli (NA), Certosa di Padula (Padula), Fondazione Orestiadi – Gibellina.