EMILIO SCANAVINO
Giampiero Biasutti - Studio d'Arte per il '900
via della Rocca 10 - Torino
15/10/2015 - 14/11/2015
Emilio Scanavino (Genova 28 febbraio 1922 – Milano 28 novembre 1986) si è imposto sino dagli anni Cinquanta come uno dei maggiori protagonisti dell’Arte Italiana.
Dopo un inizio figurativo la pittura di Emilio Scanavino assunse ben presto caratteristiche postcubiste, con le forme che si stilizzarono progressivamente sino a dissolversi del tutto nei primi anni '50. Nel '54 nelle sue tele comincia ad affiorare quello che poi diventerà il suo segno caratteristico, vale a dire il nodo stilizzato che caratterizzerà tutta la sua produzione successiva.
Le caratteristiche della sua pittura e in modo particolare il suo personalissimo segno si legano ed al tempo stesso si distinguono dall’informale di cui è stato un esponente di rilievo internazionale.
Sebbene Scanavino sia un artista di difficile collocazione in una specifica corrente, lo si può considerare un astrattista informale, vicino all'Espressionismo astratto e alla ricerca artistica di Hans Hartung, Giuseppe Capogrossi e Georges Mathieu. Più volte presente alla Biennale di Venezia (1950, 1954, 1958) è invitato con sala personale nel 1960. Numerose le sue opere presenti in prestigiosi spazi pubblici e collezioni private.
Una quindicina di opere degli anni ’60 – ‘80, illustrano il percorso dall’incontro con la poetica dell’Informale europeo all’autonomia di un segno carico di significato simbolico che caratterizzerà la pittura di Scanavino.
Giampiero Biasutti - Studio d'Arte per il '900
via della Rocca 10 - Torino
15/10/2015 - 14/11/2015
Emilio Scanavino (Genova 28 febbraio 1922 – Milano 28 novembre 1986) si è imposto sino dagli anni Cinquanta come uno dei maggiori protagonisti dell’Arte Italiana.
Dopo un inizio figurativo la pittura di Emilio Scanavino assunse ben presto caratteristiche postcubiste, con le forme che si stilizzarono progressivamente sino a dissolversi del tutto nei primi anni '50. Nel '54 nelle sue tele comincia ad affiorare quello che poi diventerà il suo segno caratteristico, vale a dire il nodo stilizzato che caratterizzerà tutta la sua produzione successiva.
Le caratteristiche della sua pittura e in modo particolare il suo personalissimo segno si legano ed al tempo stesso si distinguono dall’informale di cui è stato un esponente di rilievo internazionale.
Sebbene Scanavino sia un artista di difficile collocazione in una specifica corrente, lo si può considerare un astrattista informale, vicino all'Espressionismo astratto e alla ricerca artistica di Hans Hartung, Giuseppe Capogrossi e Georges Mathieu. Più volte presente alla Biennale di Venezia (1950, 1954, 1958) è invitato con sala personale nel 1960. Numerose le sue opere presenti in prestigiosi spazi pubblici e collezioni private.
Una quindicina di opere degli anni ’60 – ‘80, illustrano il percorso dall’incontro con la poetica dell’Informale europeo all’autonomia di un segno carico di significato simbolico che caratterizzerà la pittura di Scanavino.