SHIT AND DIE
a cura di Maurizio Cattelan, Myriam Ben Salah e Marta Papini
Palazzo Cavour
via Cavour 8 - Torino
5/11/2014 - 11/1/2015
SHIT AND DIE deve il proprio titolo all'importante opera di Bruce Nauman One Hundred Live and Die del 1984, in cui brevi slogan scritti al neon raccontano e accomunano gli esseri viventi attraverso la parola, il gesto implicito, lo spazio e il tempo.
La mostra si articola in sette sezioni, ognuna delle quali ha come punto di partenza un oggetto specifico, un luogo, una suggestione incontrata nelle collezioni della città: gli oggetti che costellano le stanze di Palazzo Cavour sono presi in prestito da collezioni poco convenzionali ma anche dalle istituzioni affermate della città e del territorio: dall'unità residenziale Olivetti a Ivrea al Museo di Antropologia Criminale "Cesare Lombroso", dal Museo di Anatomia Umana "Luigi Rolando" a Casa Mollino, dal Museo del Risorgimento ai prestiti della Collezione La Gaia, della GAM Galleria Civica d'Arte Moderna e Contemporanea di Torino, della Fondazione MUSEION/Collezione Enea Righi, della Fondazione Ettore Fico e della Fondazione Aldo Mondino.
Gli oggetti in mostra riportano alla luce momenti a volte dimenticati della storia di Torino e ne sottolineano feticci e segreti. La loro forza e potere simbolico sta anche nell'interazione con le opere contemporanee, spesso produzioni site-specific realizzate dagli artisti per SHIT AND DIE. Forme, spazi, figure, riferimenti sono presentati in un allestimento poliedrico e complesso, ma al contempo coerente e fortemente interconnesso. L'esposizione intreccia con il visitatore una relazione che non segue una regola ma cerca di giocare con le tradizionali convenzioni espositive.
SHIT AND DIE prende le mosse da un luogo centrale nella storia di Torino come Palazzo Cavour, per proseguire il tragitto attraverso temi universali, dalle simbologie legate alla vita e alla sua fine, dai paradossi del potere all'idea di utopia, a quella di vanitas e memento mori. La città diventa un'opportunità per soffermarsi su personalità, luoghi e aneddoti affascinanti: da Porta Palazzo all'opera di Aldo Mondino, dagli arredi di Talponia al soggiorno torinese di Nietzsche; dalla figura di Carlo Mollino a quella della Contessa di Castiglione; da simboli importanti come l'automobile e la fabbrica; dalla ricchezza storica di Camillo Benso Conte di Cavour - invisibile ma presente padrone di casa - ai protagonisti contemporanei della città.
Sono 61 gli artisti presentati in mostra, tra nomi affermati e giovani emergenti della scena artistica internazionale, come: Lutz Bacher, Davide Balula, Will Benedict, Lynda Benglis, Guy Ben-Ner, Julius von Bismarck, Thomas Braida / Valerio Nicolai / Emiliano Troco / Aleksander Veliscek, Vittorio Brodmann, Valerio Carrubba, Contessa di Castiglione, George Condo, Martin Creed, Enzo Cucchi, Eric Doeringer, Tracey Emin, VALIE EXPORT, Stelios Faitakis, Lara Favaretto, Roberto Gabetti e Aimaro Oreglia d'Isola, Tim Gardner, Ramin Haerizadeh, Rokni Haerizadeh, Petrit Halilaj, Jonathan Horowitz, Dorothy Iannone, Ewa Juszkiewicz, Chao Kao, Myriam Laplante, Zoe Leonard, Natalia LL, Sarah Lucas, Tala Madani, Carlo Mollino, Aldo Mondino, Nicolas Party, Yan Pei-Ming, Florian Pugnaire e David Raffini, Carol Rama, Luigi Ruatti, Markus Schinwald, Jim Shaw, Dasha Shishkin, Roman Signer, Alexandre Singh, Sylvia Sleigh, Claire Tabouret, Pascale Marthine Tayou, Ida Tursic e Wilfried Mille, Andra Ursuta, Iris Van Dongen, Maurizio Vetrugno, Francesco Vezzoli, Aleksandra Waliszewska, Matthew Watson, e Jakub Julian Ziolkowski.
SHIT AND DIE non esaurisce la sua forza propulsiva all'interno di Palazzo Cavour ma cerca diramazioni e sfoghi all'esterno. È il caso del film documentario Séance, opera dell'artista ravennate Yuri Ancarani, realizzato in collaborazione con il Museo Casa Mollino. Durante le giornate di Artissima il film sarà proiettato nell'abitazione-museo di Mollino a Torino. Séance è stato prodotto da Sky Arte HD e sarà trasmesso in anteprima da Sky Arte dal 4 novembre alle ore 20.30, con una programmazione continua durante Artissima e nei due mesi di One Torino.
a cura di Maurizio Cattelan, Myriam Ben Salah e Marta Papini
Palazzo Cavour
via Cavour 8 - Torino
5/11/2014 - 11/1/2015
SHIT AND DIE deve il proprio titolo all'importante opera di Bruce Nauman One Hundred Live and Die del 1984, in cui brevi slogan scritti al neon raccontano e accomunano gli esseri viventi attraverso la parola, il gesto implicito, lo spazio e il tempo.
La mostra si articola in sette sezioni, ognuna delle quali ha come punto di partenza un oggetto specifico, un luogo, una suggestione incontrata nelle collezioni della città: gli oggetti che costellano le stanze di Palazzo Cavour sono presi in prestito da collezioni poco convenzionali ma anche dalle istituzioni affermate della città e del territorio: dall'unità residenziale Olivetti a Ivrea al Museo di Antropologia Criminale "Cesare Lombroso", dal Museo di Anatomia Umana "Luigi Rolando" a Casa Mollino, dal Museo del Risorgimento ai prestiti della Collezione La Gaia, della GAM Galleria Civica d'Arte Moderna e Contemporanea di Torino, della Fondazione MUSEION/Collezione Enea Righi, della Fondazione Ettore Fico e della Fondazione Aldo Mondino.
Gli oggetti in mostra riportano alla luce momenti a volte dimenticati della storia di Torino e ne sottolineano feticci e segreti. La loro forza e potere simbolico sta anche nell'interazione con le opere contemporanee, spesso produzioni site-specific realizzate dagli artisti per SHIT AND DIE. Forme, spazi, figure, riferimenti sono presentati in un allestimento poliedrico e complesso, ma al contempo coerente e fortemente interconnesso. L'esposizione intreccia con il visitatore una relazione che non segue una regola ma cerca di giocare con le tradizionali convenzioni espositive.
SHIT AND DIE prende le mosse da un luogo centrale nella storia di Torino come Palazzo Cavour, per proseguire il tragitto attraverso temi universali, dalle simbologie legate alla vita e alla sua fine, dai paradossi del potere all'idea di utopia, a quella di vanitas e memento mori. La città diventa un'opportunità per soffermarsi su personalità, luoghi e aneddoti affascinanti: da Porta Palazzo all'opera di Aldo Mondino, dagli arredi di Talponia al soggiorno torinese di Nietzsche; dalla figura di Carlo Mollino a quella della Contessa di Castiglione; da simboli importanti come l'automobile e la fabbrica; dalla ricchezza storica di Camillo Benso Conte di Cavour - invisibile ma presente padrone di casa - ai protagonisti contemporanei della città.
Sono 61 gli artisti presentati in mostra, tra nomi affermati e giovani emergenti della scena artistica internazionale, come: Lutz Bacher, Davide Balula, Will Benedict, Lynda Benglis, Guy Ben-Ner, Julius von Bismarck, Thomas Braida / Valerio Nicolai / Emiliano Troco / Aleksander Veliscek, Vittorio Brodmann, Valerio Carrubba, Contessa di Castiglione, George Condo, Martin Creed, Enzo Cucchi, Eric Doeringer, Tracey Emin, VALIE EXPORT, Stelios Faitakis, Lara Favaretto, Roberto Gabetti e Aimaro Oreglia d'Isola, Tim Gardner, Ramin Haerizadeh, Rokni Haerizadeh, Petrit Halilaj, Jonathan Horowitz, Dorothy Iannone, Ewa Juszkiewicz, Chao Kao, Myriam Laplante, Zoe Leonard, Natalia LL, Sarah Lucas, Tala Madani, Carlo Mollino, Aldo Mondino, Nicolas Party, Yan Pei-Ming, Florian Pugnaire e David Raffini, Carol Rama, Luigi Ruatti, Markus Schinwald, Jim Shaw, Dasha Shishkin, Roman Signer, Alexandre Singh, Sylvia Sleigh, Claire Tabouret, Pascale Marthine Tayou, Ida Tursic e Wilfried Mille, Andra Ursuta, Iris Van Dongen, Maurizio Vetrugno, Francesco Vezzoli, Aleksandra Waliszewska, Matthew Watson, e Jakub Julian Ziolkowski.
SHIT AND DIE non esaurisce la sua forza propulsiva all'interno di Palazzo Cavour ma cerca diramazioni e sfoghi all'esterno. È il caso del film documentario Séance, opera dell'artista ravennate Yuri Ancarani, realizzato in collaborazione con il Museo Casa Mollino. Durante le giornate di Artissima il film sarà proiettato nell'abitazione-museo di Mollino a Torino. Séance è stato prodotto da Sky Arte HD e sarà trasmesso in anteprima da Sky Arte dal 4 novembre alle ore 20.30, con una programmazione continua durante Artissima e nei due mesi di One Torino.