ROBERT LUMLEY
DENTRO AL FOTOGRAMMA
Il cinema di Yervant Gianikian e Angela Ricci Lucchi
Feltrinelli, 20/11/2013
Fuori collana
Angela Ricci Lucchi e Yervant Gianikian sono figure di culto nel panorama del cinema d'avanguardia. Le retrospettive di Parigi (Jeu de Paume) e New York (MoMA) li hanno ormai consacrati tra gli artisti visivi più influenti del nostro tempo. Il libro di Robert Lumley è il primo a presentarne l'opera in maniera complessiva, discutendo sistematicamente i film più importanti, come i primi cortometraggi "profumati", le installazioni per musei italiani e stranieri, i progetti oggi in corso. Al centro di questa ricostruzione ci sono i grandi temi dei due cineasti: la Prima guerra mondiale, l'età dei totalitarismi contrapposti, la tragedia del colonialismo, i genocidi. Lumley getta luce sul laboratorio di idee dei due filmmaker, ricostruendo una trama di riferimenti concettuali che consentono di mettere a fuoco le loro opzioni estetiche e politiche, passando da André Breton a Theodor W. Adorno, Gustav Mahler, Walter Benjamin, Dziga Vertov, Judith Butler. Quindi ci accompagna nell'officina dei due filmmaker, approfondendo i procedimenti pressoché unici da cui nascono le loro opere. Tutti i loro film riutilizzano pellicole d'archivio, i cui fotogrammi vengono ingranditi, reinquadrati, rallentati nel loro scorrimento, rimontati secondo logiche inedite. Ogni volta Gianikian e Ricci Lucchi scavano un film dentro al film, rianimando una "controstoria" che la storia ufficiale censurava e insieme lasciava affiorare.
DENTRO AL FOTOGRAMMA
Il cinema di Yervant Gianikian e Angela Ricci Lucchi
Feltrinelli, 20/11/2013
Fuori collana
Angela Ricci Lucchi e Yervant Gianikian sono figure di culto nel panorama del cinema d'avanguardia. Le retrospettive di Parigi (Jeu de Paume) e New York (MoMA) li hanno ormai consacrati tra gli artisti visivi più influenti del nostro tempo. Il libro di Robert Lumley è il primo a presentarne l'opera in maniera complessiva, discutendo sistematicamente i film più importanti, come i primi cortometraggi "profumati", le installazioni per musei italiani e stranieri, i progetti oggi in corso. Al centro di questa ricostruzione ci sono i grandi temi dei due cineasti: la Prima guerra mondiale, l'età dei totalitarismi contrapposti, la tragedia del colonialismo, i genocidi. Lumley getta luce sul laboratorio di idee dei due filmmaker, ricostruendo una trama di riferimenti concettuali che consentono di mettere a fuoco le loro opzioni estetiche e politiche, passando da André Breton a Theodor W. Adorno, Gustav Mahler, Walter Benjamin, Dziga Vertov, Judith Butler. Quindi ci accompagna nell'officina dei due filmmaker, approfondendo i procedimenti pressoché unici da cui nascono le loro opere. Tutti i loro film riutilizzano pellicole d'archivio, i cui fotogrammi vengono ingranditi, reinquadrati, rallentati nel loro scorrimento, rimontati secondo logiche inedite. Ogni volta Gianikian e Ricci Lucchi scavano un film dentro al film, rianimando una "controstoria" che la storia ufficiale censurava e insieme lasciava affiorare.