Glocal Tales
a cura di Francesca Guerisoli
TERESA MARGOLLES
¿COMO SALIMOS?
MUJERES BORDANDO JUNTO AL LAGO ATITLÁN
Chan Arte Contemporanea
via di Sant'Agnese 19R - Genova
20/12/2013 - 30/12/2013
|¿Cómo salimos? (2010)|
Video realizzato nella zona di Anapra, a Ciudad Juarez (Chiuhauha, Messico). Anapra è una città di confine, violenta e pericolosa: molte delle centinaia di donne locali assassinate negli ultimi 15 anni in Messico provengono da qui, e povertà, cultura maschilista e traffico di stupefacenti incrementano la spirale di paura ed inquietudine.
Mujeres bordando junto al Lago Atitlán (2012) |
Nel video appaiono donne indigene di Santa Catarina Polopó mentre ricamano un tessuto macchiato di sangue, usato per coprire il corpo di una donna assassinata a Città del Guatemala. Le donne sono membre dell'associazione Ademkan, che affronta il tema della sessualità.
Immagine: Teresa Margolles, Mujeres bordando junto al Lago Atitlán (Women embroidering next to Atitlan Lake), 2012, (Courtesy the artist and Galerie Peter Kilchmann, Zurich)
a cura di Francesca Guerisoli
TERESA MARGOLLES
¿COMO SALIMOS?
MUJERES BORDANDO JUNTO AL LAGO ATITLÁN
Chan Arte Contemporanea
via di Sant'Agnese 19R - Genova
20/12/2013 - 30/12/2013
|¿Cómo salimos? (2010)|
Video realizzato nella zona di Anapra, a Ciudad Juarez (Chiuhauha, Messico). Anapra è una città di confine, violenta e pericolosa: molte delle centinaia di donne locali assassinate negli ultimi 15 anni in Messico provengono da qui, e povertà, cultura maschilista e traffico di stupefacenti incrementano la spirale di paura ed inquietudine.
Mujeres bordando junto al Lago Atitlán (2012) |
Nel video appaiono donne indigene di Santa Catarina Polopó mentre ricamano un tessuto macchiato di sangue, usato per coprire il corpo di una donna assassinata a Città del Guatemala. Le donne sono membre dell'associazione Ademkan, che affronta il tema della sessualità.
Immagine: Teresa Margolles, Mujeres bordando junto al Lago Atitlán (Women embroidering next to Atitlan Lake), 2012, (Courtesy the artist and Galerie Peter Kilchmann, Zurich)
