MARINA
MASSARENTE
SUSSURRI
Palazzo Rosso - Auditorium
via Garibaldi 18 - Genova
dal 24/2 al 27/5/2012
Il progetto Sussurri nasce da un passaggio del percorso artistico e intellettuale di Martina Massarente, giovane fotografa genovese.
La passione per il teatro, per il cinema, per l´arte, per la musica e per ogni altra possibile forma di espressione hanno portato Martina ad interessarti in maniera approfondita a Henrik Ibsen, uno dei più noti autori teatrali nordici.
I contorni delle figure femminili ibseniane esprimono non soltanto concetti, comportamenti, identità e contenuti del noto autore, ma anche ciò che la fotografa stessa ha saputo costruire dalla sua passione per la fotografia.
Nell´universo ibseniano – fatto di misteri, silenzi, sotterfugi, porte chiuse, orecchie che origliano e occhi che spiano – i suoi personaggi animano come fantasmi le scene, trasformandosi nelle fotografie in persone vere a tutti gli effetti: non più astratti, ma donne reali che si fanno portatrici di condizioni, sensazioni, ruoli, desideri e paure che appartengono al sentire collettivo.
Attraverso la rilettura dei crudi contenuti delle pagine Ibseniane, Martina costruisce un rimando contemporaneo a queste identità femminili: sinergie e commistioni si integrano con i suoi tormenti personali e con le sue emozioni.
Daniel Nevoso, poeta e scrittore teatrale, a partire dalle idee di Martina e dalle sue modalità di lavoro, ha dato voce ai personaggi immortalati. Simboli, emblemi di sentimenti, di storie, di caratteri che rivelano la complessità delle sfumature dell´individuo scorrono accanto alle fotografie costituendone un suggerimento espressivo che il lettore può meditare e confrontare con le proprie esperienze personali.
SUSSURRI
Palazzo Rosso - Auditorium
via Garibaldi 18 - Genova
dal 24/2 al 27/5/2012
Il progetto Sussurri nasce da un passaggio del percorso artistico e intellettuale di Martina Massarente, giovane fotografa genovese.
La passione per il teatro, per il cinema, per l´arte, per la musica e per ogni altra possibile forma di espressione hanno portato Martina ad interessarti in maniera approfondita a Henrik Ibsen, uno dei più noti autori teatrali nordici.
I contorni delle figure femminili ibseniane esprimono non soltanto concetti, comportamenti, identità e contenuti del noto autore, ma anche ciò che la fotografa stessa ha saputo costruire dalla sua passione per la fotografia.
Nell´universo ibseniano – fatto di misteri, silenzi, sotterfugi, porte chiuse, orecchie che origliano e occhi che spiano – i suoi personaggi animano come fantasmi le scene, trasformandosi nelle fotografie in persone vere a tutti gli effetti: non più astratti, ma donne reali che si fanno portatrici di condizioni, sensazioni, ruoli, desideri e paure che appartengono al sentire collettivo.
Attraverso la rilettura dei crudi contenuti delle pagine Ibseniane, Martina costruisce un rimando contemporaneo a queste identità femminili: sinergie e commistioni si integrano con i suoi tormenti personali e con le sue emozioni.
Daniel Nevoso, poeta e scrittore teatrale, a partire dalle idee di Martina e dalle sue modalità di lavoro, ha dato voce ai personaggi immortalati. Simboli, emblemi di sentimenti, di storie, di caratteri che rivelano la complessità delle sfumature dell´individuo scorrono accanto alle fotografie costituendone un suggerimento espressivo che il lettore può meditare e confrontare con le proprie esperienze personali.