mercoledì 16 maggio 2012

ELEONORA CHIESA: W020/2012 - PIAZZA BANCHI, GENOVA 17/5/2012



ELEONORA CHIESA
W020/2012 - Atto primo
Happening - Azione Pubblica
Piazza Banchi / Via Dante - Genova
giovedì 17 Maggio 2012, ore 11.00

Prima tappa di T.R.U.E. Project - Thousands of Reasons for Uprising in Europe. Happening - Azione Pubblica focalizzata intorno alla domanda su quale sia il valore del denaro (e delle banconote, 'promesse su fogli di carta') che usiamo.

comunicato stampa

Giovedí 17 maggio a Genova, in Piazza Banchi dalle ore 11 e successivamente di fronte alla sede della Banca d'Italia, Eleonora Chiesa presenta la prima tappa di T.R.U.E. Project - Thousands of Reasons for Uprising in Europe.
Il progetto T.R.U.E. vedrá il suo primo atto a Genova, in Piazza Banchi, proprio dove, nel 1407, nacque la prima vera e propria banca moderna, il Banco di San Giorgio.
T.R.U.E. Project muove da una serie di riflessioni sull'attuale condizione dei cittadini degli Stati europei durante la crisi economica sopraggiunta in questi ultimi anni.
La crisi economica che l'Europa e l'Occidente intero stanno attraversando costringe quotidianamente molte persone all'indigenza, al peggioramento generale delle condizioni di vita, alla progressiva sottrazione dei diritti fondamentali della democrazia, tra i quali l'istruzione, il diritto al libero accesso alle cure sanitarie o la garanzia di un posto di lavoro con diritti sindacali minimi e basilari.
Il denaro altro non è che carta stampata con simboli convenzionali cui è stato attribuito un valore di scambio. I conti correnti sono misuratori di crediti o debiti, di cui risulterebbe impossibile la liquidazione simultanea del controvalore in oro. A questo si aggiungono i soldi già spesi e non ancora posseduti, veicolati dalle carte di credito.
L'intera riflessione di T.R.U.E. Project si focalizza intorno alla domanda su quale sia dunque il vero valore del denaro (e delle banconote, "promesse su fogli di carta") che usiamo.
Il denaro e il suo valore dipendono da chi lo usa e dal potere che gli si attribuisce.
Demitizzare la banconota, renderla accessibile, fornirne una "seconda versione" attraverso la provocazione è un gioco che si vuole mettere in atto per spodestarla dal ruolo ciecamente sacro che ricopre nella nostra societá.
I cittadini degli Stati che in maniera piú tragica hanno risentito delle conseguenze della cosiddetta Crisi sono giá oggi chiamati a riflettere, compiere scelte e prendere posizione in vista di un futuro realmente possibile. Roma, Atene, Madrid, Lisbona sono le capitali simbolo di questo processo: qui avranno luogo le altre tappe di T.R.U.E. Project.
E la nave va… 

Testo di Anna Daneri
 
Il denaro è sempre stato un sismografo dei cambiamenti dei modi di produrre e distribuire la ricchezza come pure una forza attiva di questi stessi cambiamenti, una forza dotata di una sua relativa autonomia rispetto al mercato, ai comportamenti dei soggetti economici e dei cittadini consumatori.
(Christian Marazzi)

Partendo dall’assunto di Marazzi -uno dei più lucidi analisti delle trasformazioni dei mercati finanziari contemporanei, tra i primi a preconizzare lo scenario socio-economico attuale- il denaro è contemporaneamente la cartina tornasole e il motore della ricchezza. Oggi il denaro però sembra sparire. Di fronte alla quantità enorme e fluttuante di denaro investito, quello circolante, fisico e tangibile, non è che la punta di un iceberg. Crisi di liquidità. Questo è forse uno dei motivi per cui le banconote di T.R.U.E. Project, l’azione pubblica ideata da Eleonora Chiesa, difficilmente vedranno mai la luce in Europa.
Invitata a concepire un progetto che mettesse in luce le contraddizioni insite nella crisi dei mercati finanziari e che parte proprio dall’Italia, per poi spostarsi negli altri paesi PIGS (Portogallo, Grecia e Spagna), Eleonora Chiesa ha coniato la moneta della “sommossa”. Sono infatti mille, e ben di più, le ragioni per contrastare le scelte “austeritarie” dei governi europei, che stanno azzerando ogni speranza di sviluppo economico, culturale, ambientale, …,del vecchio continente. Se ne sono accorti gli organizzatori, che hanno deciso di intolare l’iintero progetto con l’acronimo T.R.U.E. (Thousands of Reasons for Uprising in Europe), il titolo scelto dall’artista.
Come spesso accade, infatti, l’arte capta, condensa e gioca di anticipo. T.R.U.E. Project si pone in uno spazio liminale, carico di potenzialità poetiche e politiche. Emanazione diretta delle pratiche détournanti situazioniste, l’azione pubblica intende creare uno spiazzamento nella città attraverso un programma di affissioni pubbliche che la preannuncia e amplificare il suo effetto virale attraverso la rete. Il luogo/i luoghi da cui effettivamente scaturirà per disseminarsi in modo automatico e imprevedibile è tuttavia carico di significati simbolici, ed è stato scelto dall’artista con cura.
Così come ogni particolare che la prepara e la accompagna. Inserendosi in un circuito di diffusione potenzialmente infinito, l’azione intende attivare un confronto allargato, che non guarda a un pubblico specifico ma al “pubblico”, stimolando non solo un pensiero critico, ma anche forme di agency condivise. E come le Incerções e Circuitos Ideologicós di Cildo Meireles, “scaturisce dalla necessità di creare un sistema di circolazione e scambio di informazione che non dipende da nessun tipo di controllo centralizzato”.