BILL BRYSON
VESTIVAMO DA SUPERMAN
TEA (10 luglio 2014)
Collana: TEA biblioteca
Cosa significava crescere nell'America degli anni Cinquanta? A raccontarcelo è Bill Bryson che col suo tono scanzonato ha il dono di saper trasformare un'infanzia felicemente normale in un percorso di formazione irto di ostacoli tragici e spassosi. Così, la tranquilla cittadina di Des Moines, persa nelle grandi pianure del Midwest, dove è cresciuto l'autore, diventa l'osservatorio privilegiato per raccontare l'involontario umorismo di un'America felice e poco consapevole, che vive nell'ossessione dei comunisti e della bomba H, e che sembra crogiolarsi nell'ingenua convinzione che il futuro a portata di mano sarà strabiliante e colorato come in uno dei film di fantascienza di cui il giovane Bryson è appassionato spettatore. MacCarthy e i fumetti, le fiere di paese e Disneyland, i primi cibi precotti e le esplosioni nucleari appena fuori Las Vegas: un catalogo di eventi e ricordi che ricostruisce la stagione in cui il mondo coltivava ancora dei sogni.
VESTIVAMO DA SUPERMAN
TEA (10 luglio 2014)
Collana: TEA biblioteca
Cosa significava crescere nell'America degli anni Cinquanta? A raccontarcelo è Bill Bryson che col suo tono scanzonato ha il dono di saper trasformare un'infanzia felicemente normale in un percorso di formazione irto di ostacoli tragici e spassosi. Così, la tranquilla cittadina di Des Moines, persa nelle grandi pianure del Midwest, dove è cresciuto l'autore, diventa l'osservatorio privilegiato per raccontare l'involontario umorismo di un'America felice e poco consapevole, che vive nell'ossessione dei comunisti e della bomba H, e che sembra crogiolarsi nell'ingenua convinzione che il futuro a portata di mano sarà strabiliante e colorato come in uno dei film di fantascienza di cui il giovane Bryson è appassionato spettatore. MacCarthy e i fumetti, le fiere di paese e Disneyland, i primi cibi precotti e le esplosioni nucleari appena fuori Las Vegas: un catalogo di eventi e ricordi che ricostruisce la stagione in cui il mondo coltivava ancora dei sogni.