martedì 9 giugno 2015

GENOVESI A PARIGI: I RITRATTI DI HYACINTHE RIGAUD - GALLERIA NAZIONALE DI PALAZZO SPINOLA, GENOVA




GENOVESI A PARIGI
I ritratti di Hyacinthe Rigaud
a cura di Farida Simonetti e Gianluca Zanelli
Galleria Nazionale di Palazzo Spinola
piazza Pellicceria 1 - Genova
10/6/2015 - 13/9/2015

Il recente acquisto ministeriale di un Ritratto maschile realizzato a Parigi nel 1709 da Hyacinthe Rigaud (1659 - 1742), destinato alla Galleria Nazionale della Liguria a Palazzo Spinola, costituisce un’importante occasione per sottolineare, attraverso un inedito progetto espositivo, l’intensa ondata di gusto francese che investì la Repubblica di Genova in seguito all’accostamento alla Francia e allo scioglimento del secolare legame con la Spagna. L’avvio di missioni diplomatiche a Parigi da parte di nobili genovesi terminava spesso con il ritorno in patria del gentiluomo di turno unitamente a un ritratto celebrativo firmato dai pittori di grido del momento, ruotanti attorno alla scintillante corte del Re Sole, tra cui in particolare il celebre ritrattista Hyacinthe Rigaud
La presentazione del ritratto sarà occasione per accostare il notevole dipinto acquistato per la Galleria Nazionale della Liguria, verosimilmente raffigurante il nobile Stefano Gentile - ministro residente a Parigi dal 3 gennaio 1705 al 17 ottobre 1709 -, ad altre tele con le effigi di aristocratici genovesi conservate in collezioni private, così da presentare dunque un nucleo significativo per documentare l’ammirazione rivolta dalla nobiltà ligure di stanza a Parigi verso una vera e propria moda del ritratto “alla francese”, evidenziando anche come tale rapporto culturale avesse consentito un totale aggiornamento del gusto della Superba, ove questi testi pittorici riscossero un successo straordinario, soprattutto tra il primo e il secondo decennio del Settecento, divenendo fondamentali modelli di riferimento. Fra i clienti che transitarono nell’atelier di Rigaud per sottoporsi alla seduta dal vero, i nobili genovesi rappresentarono in netta prevalenza la maggior parte degli italiani in un periodo che, all’incirca, va dalla fine degli anni novanta del Seicento al 1740.