FRANCESCO E ROBERTA RASTRELLI
A PASSI DI PIOMBO
Galata Museo del Mare
Calata De Mari, Porto Antico - Genova
dal 3/7/2014 al 24/8/2014
Dal 3 luglio al 24 agosto, nel programma del decennale del Galata Museo del Mare di Genova, arriva A passi di piombo: un reportage sul mondo degli ultimi palombari d’Italia e del loro faticoso e prezioso lavoro. Le immagini fotografiche, a colori e in bianco e nero, sono visibili al museo tutti i giorni dalle 10 alle 19.30.
Francesco e Roberta Rastrelli ci portano in un viaggio subacqueo alla scoperta di un mondo in via di estinzione. Le fotografie catturate dai due curatori in una serie di immersioni in compagnia dei palombari della Marina della Spezia, raccontano le fatiche, i rischi e il fascino di un lavoro che continua ad essere essenziale per la manutenzione degli scafi.
Dalle fasi della vestizione a quella del controllo finale delle taccate, dagli attrezzi di lavoro al rapporto tra palombaro e guida di superficie, tutte le immagini sono tese a rappresentare l’intensità - quasi emotiva - di un lavoro che è anche una sfida di sopravvivenza.
A PASSI DI PIOMBO
Galata Museo del Mare
Calata De Mari, Porto Antico - Genova
dal 3/7/2014 al 24/8/2014
Dal 3 luglio al 24 agosto, nel programma del decennale del Galata Museo del Mare di Genova, arriva A passi di piombo: un reportage sul mondo degli ultimi palombari d’Italia e del loro faticoso e prezioso lavoro. Le immagini fotografiche, a colori e in bianco e nero, sono visibili al museo tutti i giorni dalle 10 alle 19.30.
Francesco e Roberta Rastrelli ci portano in un viaggio subacqueo alla scoperta di un mondo in via di estinzione. Le fotografie catturate dai due curatori in una serie di immersioni in compagnia dei palombari della Marina della Spezia, raccontano le fatiche, i rischi e il fascino di un lavoro che continua ad essere essenziale per la manutenzione degli scafi.
Dalle fasi della vestizione a quella del controllo finale delle taccate, dagli attrezzi di lavoro al rapporto tra palombaro e guida di superficie, tutte le immagini sono tese a rappresentare l’intensità - quasi emotiva - di un lavoro che è anche una sfida di sopravvivenza.
