HOKUSAI
a cura di Carla Mazzoni
Palazzo Santa Chiara
piazza di Santa Chiara 14 - Roma
dal 23/2/2013 al 23/3/2013
La vitalità di quest'artista, il “vecchio pazzo per la pittura” come lui stesso si definiva, nasce dalla sua necessità incontenibile di “fare Arte” spingendosi in ogni possibile direzione. Fertile di invenzioni tematiche, tecniche e stilistiche, innovativo nel colore, abilissimo nel disegno si espresse con un tratto essenziale, raggiungendo la massima espressività con il minimo dei mezzi.
Ne furono affascinati gli Impressionisti francesi e numerosi pittori. E' l'unico caso in cui un artista orientale ha influenzato e influito sull' evoluzione dell' Arte europea. Nelle sue Opere non c'è ricerca di facili effetti. Rappresentando la realtà non approdò ad un naturalismo scontato, forse la sua realtà si spingeva oltre il mondo fenomenico per rappresentare un'unicità armonica tra noi e il sovrumano.
Nelle Vedute del Fuji (1834-35) non c'è illustrazione, Hokusai coglie attimi di vita e li rende eterni.
L'Opera Manga (1814-1878), ottocento fogli, nata come svelamento di suoi personali metodi e tecniche - Hokusai integrò tecniche giapponesi, cinesi e occidentali - ci rivela tutta la potenza creatrice di questo genio capace di stupirci ancora oggi.