venerdì 4 gennaio 2013

GILLO DORFLES: POESIE - CAMPANOTTO 2012



GILLO DORFLES
POESIE
Campanotto, 2012
collana "Poesia"

Tube, squillate ancora i vostri acuti
suoni - o saranno tappati
bordoni, d’organi medievali
(do diesis oppure re bemolle).
Mentre contemplo l’antico simulacro
Di San Floriano ignivoro,
occhi ovali e attoniti
D’altri bassorilievi
Sgusciano dall’arenaria:
Larve che saranno farfalle,
Questi grafiti a volo nelle gole
Degli alti Tauri con l’antico
Sorriso visigoto.

Il carattere di totalità dell’espressione artistica - se volessimo fare una provocazione - è il modo impegnativo, ma allo stesso tempo reale con cui Gillo Dorfles (nato a Trieste nel 1910), ha affrontato le differenti esperienze del suo essere filosofo estetico, critico delle forme dell’arte e del gusto, non meno che artista, senza interrompere questo polivalente ma unitario essere unico. La sua storia di pittore identificata col movimento del Mac che crea a Milano, nel ’48, insieme con altri; la sua produzione sia saggistica sia teoretica aperta al presente, anzi al “divenire” raccontato senza soluzione di continuità in tutti i suoi libri, è quella di uno studioso certamente unico nella nostra situazione. Da Discorso tecnico delle arti, a Il divenire delle arti, a Ultime tendenze nell’arte d’oggi, Simbolo comunicazione consumo, Nuovi riti, nuovi miti, a Le oscillazioni del gusto, L’estetica del mito, L’intervallo perduto, e così via sino ai più recenti, all’Itinerario estetico che li sorvola tutti, pare di ricostruire l’intero trascorso di generazioni che dal passato secolo a oggi non hanno perduto un suo libro. Rientra dunque nel “carattere di totalità” dell’autore,