LE CORBUSIER
SETTE ARCHITETTURE
Università IUAV di Venezia “Gino Valle” Cotonificio veneziano
Dorsoduro 2196 - Venezia
14/12/2015 - 21/12/2015
Ideato e promosso dal Dipartimento di Architettura Costruzione Conservazione dell’Università Iuav di Venezia, il progetto si propone di approfondire, in occasione dei cinquant’anni dalla scomparsa di Le Corbusier, la vicenda costruttiva e gli orizzonti di conservazione di sette architetture emblematiche dell’opera dell’architetto creando occasioni di ricerca, didattica e divulgazione finalizzate alla conoscenza dei caratteri costruttivi ed alla conservazione di queste opere.
L’arco temporale che si intende indagare è quello che va dal 1914 al 1928, periodo, come noto, permeato dal carattere sperimentale del mondo delle costruzioni. Produzione e impiego di nuovi materiali e di tecnologie ad essi legate entrano a far parte del dibattito sull’architettura contemporanea sconvolgendo talvolta principi consolidati. Una nuova prospettiva del costruire dominata dalla riproducibilità, dal basso costo, dalla velocità, dall’ibridazione e dalla contaminazione delle arti, in un tessuto sociale che dalla distruzione della Grande Guerra risorgeva con nuovi orizzonti.
L’architettura, momento di sintesi delle arti, fa confluire nel momento del cantiere la sperimentazione sui materiali e l’applicazione della teorie delle costruzioni. In quest’ottica, oltre che alcuni maestri dell’architettura, i viaggi compiuti da Le Corbusier che in questi anni si confronta con tecnici delle costruzioni e imprese, portano l’architetto a stabilire relazioni che si concretizzeranno nella realizzazione delle architetture.
Le vicende connesse a ciascuno degli edifici presi in esame documentano il travaglio, le difficoltà, le indecisioni, talvolta gli errori, che hanno qualificato il percorso di Le Corbusier in una continua sperimentazione verso la maturità.
Oggetto di approfondimento saranno dunque sette maisons concepite o realizzate in quest’arco temporale, messe a punto secondo nuovi paradigmi che hanno saputo sfruttare – o sollecitare – innovazioni tecnologiche che hanno consentito la loro realizzazione: 1. Maison Dom-Ino (1914)
2. Maison La Roche, Paris (1923)
3. Pavillon de l’Esprit Nouveau, Paris (1925) – Bologna (1977)
4. Maison Cook, Boulogne-sur-Seine (1926)
5. Villa Stein-de-Monzie, Garches, (1927)
6. Maisons Weissenhof-Siedlung, Stuttgart (1927)
7. Maison Savoye, Poissy (1929)
L’iniziativa promossa fa parte di un progetto articolato che prende avvio con l’organizzazione di una mostra intitolata "Le Corbusier. Sette architetture", che illustri e documenti gli edifici attraverso la loro vicenda costruttiva.
La mostra, allestita presso l’Università Iuav di Venezia si propone di illustrare architetture note per le vicende progettuali legate alla loro ideazione ma meno conosciute nel loro percorso di cantiere e di trasformazione legato alla vicenda costruttiva e di conservazione.
Documenti privilegiati saranno disegni costruttivi, schizzi, fotografie d’archivio, relazioni di cantiere e carteggi intercorsi tra i protagonisti del percorso costruttivo, in una analisi che intende mettere in luce il processo intercorso tra la materializzazione di un pensiero, la concretizzazione di una idea e le vicende che, tra contraddizioni e arricchimenti, hanno caratterizzato il momento del cantiere, dalla costruzione agli interventi di restauro.
Il tema della costruzione, dalla sua ideazione in scala esecutiva alla sua realizzazione attraverso il cantiere, costituisce infatti un documento insostituibile per la conoscenza del movimento Moderno che merita di essere indagato e approfondito.
L’individuazione e la selezione della documentazione d’archivio è esito di studi condotti presso la Foundation Le Corbusier di Parigi, che sostiene l’attività con il proprio patrocinio.
Parallelamente alla mostra, saranno organizzate giornate di studio che possano rivelare nuove interpretazioni delle architetture selezionate attraverso un confronto interdisciplinare.
Muovendo dalla documentazione della realtà costruita si potrà compiere una riflessione complessa e articolata dove la Storia dell’Architettura, la Composizione Architettonica, la Tecnica delle Costruzioni, la Tecnologia dell’architettura e il Restauro architettonico possano esprimere una visione corale per Le Corbusier e oltre Le Corbusier. All’inizio dell’Anno Accademico 2015-2016 si è tenuto infine un workshop che ha avuto come oggetto villa Stein a Garces (Vaucresson).
Il workshop con attività sul campo quali il rilievo ha coinvolto, con diversi temi e livelli di approfondimento, a studenti e laureandi della laurea magistrale. Parte dei materiali prodotti durante il workshop saranno esposti in occasione della mostra.
Mostra organizzata da Dipartimento di Architettura Costruzione Conservazione
a cura di Paolo Faccio con Sara di Resta e Paola Scaramuzza
Pierre Antoine Gatier (visiting professor DACC)
Bénédicte Gandini (Fondation Le Corbusier)
Giornata di studio 21 dicembre 2015
Cotonificio, aula K ore 15 > 18
La tutela dell'architettura contemporanea
intervengono:
Bénédicte Gandini, Fondation Le Corbusier
Emanuela Carpani, Soprintendente belle arti e paesaggio per Venezia
Andrea Alberti, Soprintendente Veneto Orientale
Giornata di apertura lunedì 14 dicembre 2015 Cotonificio, aula gradoni ore 10 > 13
con
Pierre Antoine Gatier
Paolo Faccio
Claudio Menichelli
SETTE ARCHITETTURE
Università IUAV di Venezia “Gino Valle” Cotonificio veneziano
Dorsoduro 2196 - Venezia
14/12/2015 - 21/12/2015
Ideato e promosso dal Dipartimento di Architettura Costruzione Conservazione dell’Università Iuav di Venezia, il progetto si propone di approfondire, in occasione dei cinquant’anni dalla scomparsa di Le Corbusier, la vicenda costruttiva e gli orizzonti di conservazione di sette architetture emblematiche dell’opera dell’architetto creando occasioni di ricerca, didattica e divulgazione finalizzate alla conoscenza dei caratteri costruttivi ed alla conservazione di queste opere.
L’arco temporale che si intende indagare è quello che va dal 1914 al 1928, periodo, come noto, permeato dal carattere sperimentale del mondo delle costruzioni. Produzione e impiego di nuovi materiali e di tecnologie ad essi legate entrano a far parte del dibattito sull’architettura contemporanea sconvolgendo talvolta principi consolidati. Una nuova prospettiva del costruire dominata dalla riproducibilità, dal basso costo, dalla velocità, dall’ibridazione e dalla contaminazione delle arti, in un tessuto sociale che dalla distruzione della Grande Guerra risorgeva con nuovi orizzonti.
L’architettura, momento di sintesi delle arti, fa confluire nel momento del cantiere la sperimentazione sui materiali e l’applicazione della teorie delle costruzioni. In quest’ottica, oltre che alcuni maestri dell’architettura, i viaggi compiuti da Le Corbusier che in questi anni si confronta con tecnici delle costruzioni e imprese, portano l’architetto a stabilire relazioni che si concretizzeranno nella realizzazione delle architetture.
Le vicende connesse a ciascuno degli edifici presi in esame documentano il travaglio, le difficoltà, le indecisioni, talvolta gli errori, che hanno qualificato il percorso di Le Corbusier in una continua sperimentazione verso la maturità.
Oggetto di approfondimento saranno dunque sette maisons concepite o realizzate in quest’arco temporale, messe a punto secondo nuovi paradigmi che hanno saputo sfruttare – o sollecitare – innovazioni tecnologiche che hanno consentito la loro realizzazione: 1. Maison Dom-Ino (1914)
2. Maison La Roche, Paris (1923)
3. Pavillon de l’Esprit Nouveau, Paris (1925) – Bologna (1977)
4. Maison Cook, Boulogne-sur-Seine (1926)
5. Villa Stein-de-Monzie, Garches, (1927)
6. Maisons Weissenhof-Siedlung, Stuttgart (1927)
7. Maison Savoye, Poissy (1929)
L’iniziativa promossa fa parte di un progetto articolato che prende avvio con l’organizzazione di una mostra intitolata "Le Corbusier. Sette architetture", che illustri e documenti gli edifici attraverso la loro vicenda costruttiva.
La mostra, allestita presso l’Università Iuav di Venezia si propone di illustrare architetture note per le vicende progettuali legate alla loro ideazione ma meno conosciute nel loro percorso di cantiere e di trasformazione legato alla vicenda costruttiva e di conservazione.
Documenti privilegiati saranno disegni costruttivi, schizzi, fotografie d’archivio, relazioni di cantiere e carteggi intercorsi tra i protagonisti del percorso costruttivo, in una analisi che intende mettere in luce il processo intercorso tra la materializzazione di un pensiero, la concretizzazione di una idea e le vicende che, tra contraddizioni e arricchimenti, hanno caratterizzato il momento del cantiere, dalla costruzione agli interventi di restauro.
Il tema della costruzione, dalla sua ideazione in scala esecutiva alla sua realizzazione attraverso il cantiere, costituisce infatti un documento insostituibile per la conoscenza del movimento Moderno che merita di essere indagato e approfondito.
L’individuazione e la selezione della documentazione d’archivio è esito di studi condotti presso la Foundation Le Corbusier di Parigi, che sostiene l’attività con il proprio patrocinio.
Parallelamente alla mostra, saranno organizzate giornate di studio che possano rivelare nuove interpretazioni delle architetture selezionate attraverso un confronto interdisciplinare.
Muovendo dalla documentazione della realtà costruita si potrà compiere una riflessione complessa e articolata dove la Storia dell’Architettura, la Composizione Architettonica, la Tecnica delle Costruzioni, la Tecnologia dell’architettura e il Restauro architettonico possano esprimere una visione corale per Le Corbusier e oltre Le Corbusier. All’inizio dell’Anno Accademico 2015-2016 si è tenuto infine un workshop che ha avuto come oggetto villa Stein a Garces (Vaucresson).
Il workshop con attività sul campo quali il rilievo ha coinvolto, con diversi temi e livelli di approfondimento, a studenti e laureandi della laurea magistrale. Parte dei materiali prodotti durante il workshop saranno esposti in occasione della mostra.
Mostra organizzata da Dipartimento di Architettura Costruzione Conservazione
a cura di Paolo Faccio con Sara di Resta e Paola Scaramuzza
Pierre Antoine Gatier (visiting professor DACC)
Bénédicte Gandini (Fondation Le Corbusier)
Giornata di studio 21 dicembre 2015
Cotonificio, aula K ore 15 > 18
La tutela dell'architettura contemporanea
intervengono:
Bénédicte Gandini, Fondation Le Corbusier
Emanuela Carpani, Soprintendente belle arti e paesaggio per Venezia
Andrea Alberti, Soprintendente Veneto Orientale
Giornata di apertura lunedì 14 dicembre 2015 Cotonificio, aula gradoni ore 10 > 13
con
Pierre Antoine Gatier
Paolo Faccio
Claudio Menichelli