martedì 22 dicembre 2015

FRANCESCA BIASETTON: APPUNTI, TRA LETTERE E FIGURE - OFFICINA LETTERARIA, GENOVA




FRANCESCA BIASETTON
APPUNTI, TRA LETTERE E FIGURE
Officina letteraria
via Cairoli 4 - Genova
12/12/2015 - 24/1/2016

Prosegue sino al 24 gennaio la personale di Francesca Biasetton Appunti, tra lettere e figure, visitabile su appuntamento, scrivendo a info@officinaletteraria.com.
Comprende una cinquantina di opere, dai taccuini personali alle tavole calligrafiche, fino all’asemic writing dove le lettere diventano illeggibili, puro segno con cui l’arte celebra la sua forza.
Francesca Biasetton si definisce un’illustratrice con la malattia dell’alfabeto, ma anche una calligrafa che ama disegnare.
Ha iniziato la sua carriera studiando gli alfabeti formali e ha imparato con disciplina una tecnica che per secoli è stata l’unico modo per comporre un testo: carta, penna e inchiostro.
In piena era digitale sembra un’operazione archeologica, ma contiene inesauribile il fascino che si deve all’espressione della propria identità. Ogni grafia, educata o selvaggia, è l’espressione di una personalità unica e inconfondibile.
La mano lascia sempre la sua firma, qualunque segno produca, persino se non ha un senso compiuto.
Il laboratorio Scrivo (a mano), quindi sono (io) rappresenta un’oasi di tempo lento da dedicare a noi stessi, un’attività semplice che produce gioia e soddisfazione.
Per riscoprire il fascino della scrittura a mano è sufficiente isolarsi in un ambiente adatto e attivare i sensi attraverso il contatto con l’inchiostro, la grafite e la carta.
Partendo dalla propria scrittura, si individueranno i punti deboli e con l’esercizio preparatorio sul segno e sul ritmo, e si affronterà il modello di un corsivo storico per un primo approccio con la calligrafia.
Per inciso, quando deve scrivere per sé Biasetton preferisce le Bic Crystal e ha una vera passione per i tiralinee con cui realizza le opere calligrafiche.
Scrittura e calligrafia costituiscono un primo livello per avvicinarsi all’attività di Francesca Biasetton.
La concentrazione e l’esercizio, l’apprendimento e poi l’infrazione delle regole, la consapevolezza dello stretto legame tra gesto e segno, la portano presto a svincolarlo dal significato delle parole per creare un testo aperto e indecifrabile, un’immagine astratta che mette l’osservatore in equilibrio fra leggere e guardare.
Sono le opere di asemic writing presenti nella mostra Appunti, tra lettere e figure insieme ai quaderni di note pieni di piccoli bicchieri, ortaggi, animali, oggetti.
Saranno inoltre esposti gli esercizi di riscaldamento usati per sciogliere la mano prima di disegnare le illustrazioni per i libri, la serie dei fiori secchi, ma anche per scrivere sulle sedie, gli abiti, le pietre, i muri, le persone.
Un viaggio partito dall’Auretta, penna stilografica nota a un paio di generazioni e quella, davvero, oggetto d’antiquariato.

Francesca Biasetton, calligrafa professionista da oltre vent’anni, si specializza in Belgio, Germania, Inghilterra e Italia, seguendo i corsi dell’Associazione Calligrafica Italiana, di cui è presidente dal 2011. Dopo avere approfondito gli alfabeti formali, privilegia le forme espressive della calligrafia. Realizza i titoli di testa per il film La leggenda del pianista sull’Oceano di Giuseppe Tornatore. In teatro è protagonista con Abbecedario, spettacolo dell’Archivolto in cui disegna dal vivo in videoproiezione, presentato al Festivaletteratura di Mantova (2002), Festival della Filosofia di Modena (2007) e Festival della Mente di Sarzana (2013). Ha illustrato l’omonimo volume, vincitore dei premi Andersen 2003 e Stregagatto 2004. È stata assistente di Brody Neuenschwander nell’allestimento di The Children of Uranium di Peter Greenaway. Autrice dello slogan calligrafico dei XX Giochi Olimpici Invernali, in occasione del Fuorisalone 2010 decora per Midali una serie di abiti scritti a mano. Nel 2013 è stata invitata a fare parte dell’Art Program di Starbucks Usa. Alcune sue opere fanno parte della collezione Sammlung Kalligraphie di Berlino. Ha recentemente illustrato All you can eat di Chiara Lalli (Fandango Editore, 2015). Nel 2014 è stato pubblicato il suo libro Unique. What it says, how it looks (Il Canneto Editore). È visiting professor presso Naba, Nuova Accademia di Belle Arti di Milano.

Immagine: Francesca Biasetton, 3x3 b/w, Acrylic on canvases, 2011