ETICA E FOTOGRAFIA
Potere, ideologia, violenza dell'immagine fotografica
a cura di Raffaella Perna e Ilaria Schiaffini
DeriveApprodi (24 settembre 2015)
Collana: Labirinti
Testi di: Andrea Cortellessa, Antonello Frongia, Adolfo Mignemi, Lucia Miodini, Federica Muzzarelli, Raffaella Perna, Antonello Ricci, Ilaria Schiaffini, Michele Smargiassi.
Fin dall'uscita del libro di Susan Sontag "On Photography" (1977) è diventato impossibile guardare una fotografia che rappresenti scene di violenza o di guerra senza porci interrogativi sulla nostra posizione di spettatori: come recepiamo e rispondiamo a queste foto? Sono immagini che hanno il potere di mobilitare le coscienze, ovvero, come vorrebbe Sontag, le anestetizzano? In che modo la fotografia si uniforma o contesta gli stereotipi legati al genere o all'etnia? Cosa succede alle immagini che rappresentano realtà di scontro o di conflitto una volta entrate nel circuito del consumo? Attraverso i contributi di studiosi di fotografia, antropologi, giornalisti, storici dell'arte e della comunicazione di massa, il volume analizza il valore politico e il potere della fotografia in contesti storici e geografici diversi: le campagne fotografiche degli antropologi del XIX secolo; il rapporto tra immagine e propaganda nel New Deal e nella Seconda guerra mondiale; le immagini terribili dei campi di sterminio; l'iconografia del movimento italiano del '77; fino al ritocco di scatti di reportage nell'era digitale.
Potere, ideologia, violenza dell'immagine fotografica
a cura di Raffaella Perna e Ilaria Schiaffini
DeriveApprodi (24 settembre 2015)
Collana: Labirinti
Testi di: Andrea Cortellessa, Antonello Frongia, Adolfo Mignemi, Lucia Miodini, Federica Muzzarelli, Raffaella Perna, Antonello Ricci, Ilaria Schiaffini, Michele Smargiassi.
Fin dall'uscita del libro di Susan Sontag "On Photography" (1977) è diventato impossibile guardare una fotografia che rappresenti scene di violenza o di guerra senza porci interrogativi sulla nostra posizione di spettatori: come recepiamo e rispondiamo a queste foto? Sono immagini che hanno il potere di mobilitare le coscienze, ovvero, come vorrebbe Sontag, le anestetizzano? In che modo la fotografia si uniforma o contesta gli stereotipi legati al genere o all'etnia? Cosa succede alle immagini che rappresentano realtà di scontro o di conflitto una volta entrate nel circuito del consumo? Attraverso i contributi di studiosi di fotografia, antropologi, giornalisti, storici dell'arte e della comunicazione di massa, il volume analizza il valore politico e il potere della fotografia in contesti storici e geografici diversi: le campagne fotografiche degli antropologi del XIX secolo; il rapporto tra immagine e propaganda nel New Deal e nella Seconda guerra mondiale; le immagini terribili dei campi di sterminio; l'iconografia del movimento italiano del '77; fino al ritocco di scatti di reportage nell'era digitale.