DOPODICHÉ - STASERA MI BUTTO
del collettivo artistico Generazione Disagio
(Enrico Pittaluga, Graziano Sirressi, Alessandro Bruni Ocaña, Davide Palla, Riccardo Pippa)
Teatro della Tosse
piazza Renato Negri - Genova
7 - 13 gennaio 2015 - ore 20.30 (domenica 11, ore 18.30)
Dopodiché – stasera mi butto
con Enrico Ettore Pittaluga, Graziano Rodolfo Sirressi, Andrea Dejan Panigatti, Davide Golia Palla
regista e co-autore Riccardo Rainer Pippa
organizzazione Roberta Petra Ursino
luci Giuliano Enrique Bottacin
consulenza, scene e costumi: Margherita Mafalda Baldoni
scene Duccio Empedocle Mantellassi e Federico Vasil'evic Visconti
produzione Proxima Res
Dopodiché – stasera mi butto è il primo lavoro del neonato collettivo Generazione Disagio (GD). Il minimo comune denominatore di GD è l'appartenenza a una generazione di mezzo, che non è rappresentata, l'avere fatto del disagio una condizione abituale.
GD vuole creare prodotti artistici e poetici che parlino di questa generazione, dei suoi sogni, della sua condizione e della sua volontà e mira a prendere la parola con diversi progetti in spazi diversi: teatri, spazi urbani, stazioni delle metro, bar, centri sociali. GD è una voce che gratta l'orecchio di chi la sente e pone domande, problemi ma propone anche soluzioni. GD mira a togliere la barriera che divide l'arte dalla vita. È arte che parla della vita.
Dopodiché nasce da una drammaturgia collettiva: gli attori scrivono per il proprio personaggio e per gli altri. Si parte da tematiche condivise, titoli, spunti, situazioni che ognuno sviluppa. I testi sono poi modificati da tutti, messi alla prova in improvvisazione e scambiati tra i vari attori/autori. È una drammaturgia collettiva, a tratti molto intima e personale.
Dopodiché – stasera mi butto, drammaturgia collettiva per raccontare una generazione, cinica e dissacrante analisi della società contemporanea.
Lo spettacolo è un cinico e spassoso gioco dell'oca che mira all'annullamento.
Le tematiche di disagio generazionale, crisi e voglia di cambiamento vengono trattate con un gioco di ribaltamento paradossale, invece di risolvere i problemi o lottare per un mondo migliore il pubblico viene invitato a scaricare tutti i suoi problemi su un attore che è un giocatore-pedina e che si contenderà con gli altri la possibilità di arrivare per primo alla casella finale: quella del suicidio. Varie prove e imprevisti faranno avanzare o indietreggiare i personaggi su un tabellone, anche grazie all'aiuto del pubblico dal vivo.
del collettivo artistico Generazione Disagio
(Enrico Pittaluga, Graziano Sirressi, Alessandro Bruni Ocaña, Davide Palla, Riccardo Pippa)
Teatro della Tosse
piazza Renato Negri - Genova
7 - 13 gennaio 2015 - ore 20.30 (domenica 11, ore 18.30)
Dopodiché – stasera mi butto
con Enrico Ettore Pittaluga, Graziano Rodolfo Sirressi, Andrea Dejan Panigatti, Davide Golia Palla
regista e co-autore Riccardo Rainer Pippa
organizzazione Roberta Petra Ursino
luci Giuliano Enrique Bottacin
consulenza, scene e costumi: Margherita Mafalda Baldoni
scene Duccio Empedocle Mantellassi e Federico Vasil'evic Visconti
produzione Proxima Res
Dopodiché – stasera mi butto è il primo lavoro del neonato collettivo Generazione Disagio (GD). Il minimo comune denominatore di GD è l'appartenenza a una generazione di mezzo, che non è rappresentata, l'avere fatto del disagio una condizione abituale.
GD vuole creare prodotti artistici e poetici che parlino di questa generazione, dei suoi sogni, della sua condizione e della sua volontà e mira a prendere la parola con diversi progetti in spazi diversi: teatri, spazi urbani, stazioni delle metro, bar, centri sociali. GD è una voce che gratta l'orecchio di chi la sente e pone domande, problemi ma propone anche soluzioni. GD mira a togliere la barriera che divide l'arte dalla vita. È arte che parla della vita.
Dopodiché nasce da una drammaturgia collettiva: gli attori scrivono per il proprio personaggio e per gli altri. Si parte da tematiche condivise, titoli, spunti, situazioni che ognuno sviluppa. I testi sono poi modificati da tutti, messi alla prova in improvvisazione e scambiati tra i vari attori/autori. È una drammaturgia collettiva, a tratti molto intima e personale.
Dopodiché – stasera mi butto, drammaturgia collettiva per raccontare una generazione, cinica e dissacrante analisi della società contemporanea.
Lo spettacolo è un cinico e spassoso gioco dell'oca che mira all'annullamento.
Le tematiche di disagio generazionale, crisi e voglia di cambiamento vengono trattate con un gioco di ribaltamento paradossale, invece di risolvere i problemi o lottare per un mondo migliore il pubblico viene invitato a scaricare tutti i suoi problemi su un attore che è un giocatore-pedina e che si contenderà con gli altri la possibilità di arrivare per primo alla casella finale: quella del suicidio. Varie prove e imprevisti faranno avanzare o indietreggiare i personaggi su un tabellone, anche grazie all'aiuto del pubblico dal vivo.