martedì 6 gennaio 2015

AFTERIMAGE - GALLERIA CIVICA DI TRENTO




AFTERIMAGE
Rappresentazioni del conflitto
a cura di Valeria Mancinelli, Chiara Nuzzi, Stefania Rispoli
Galleria Civica di Trento
via Belenzani 44 - Trento
dal 25/10/2014 al 1/2/2015

Afterimage. Rappresentazioni del conflitto è il progetto vincitore di CXC Call for Curators, il bando nazionale per curatori under 35 indetto dal Mart lo scorso autunno. La mostra si inserisce in Mart /Grande guerra 2014, l’ampio programma culturale ideato dal Mart in occasione del Centenario della Prima guerra mondiale che si sviluppa a Rovereto, in Museo e a Casa Depero, e a Trento negli spazi della Galleria Civica. A cura di Valeria Mancinelli, Chiara Nuzzi, Stefania Rispoli la mostra si misura con la relazione esistente tra immagini e conflitto nell’epoca contemporanea.

Il termine anglosassone “afterimage”(tradotto in italiano con “immagine postuma” o “immagine fantasma”) descrive quell’illusione ottica per cui un’immagine continua a rimanere impressa nella mente anche dopo che la visione della stessa è cessata.
La mostra espone le potenzialità della rappresentazione pubblica delle immagini e la persistenza che queste hanno nella costruzione collettiva della realtà. Le immagini, infatti, assumono un ruolo fondamentale nella descrizione degli scenari contemporanei, nella formazione delle idee individuali o sociali e vengono utilizzate secondo modalità differenti, apparentemente sempre più libere e autonome.
Dalle discusse fotografie del fotogiornalismo moderno agli scatti amatoriali, che grazie all’utilizzo della tecnologia testimoniano in tempo reale fatti e avvenimenti su scala mondiale, la mostra vuole essere un momento di riflessione sullo statuto e sulla produzione delle immagini che narrano la guerra. Attraverso il lavoro di artisti lontani per età, provenienza culturale e geografica, Afterimage abbraccia un ampio arco temporale che va dagli anni Cinquanta ai giorni nostri.
Il percorso espositivo si snoda tra video, fotografie e installazioni e prende le mosse da quella che può essere definita una vera e propria rivoluzione della guerra moderna: a partire dal secolo scorso, infatti, il teatro del conflitto si allarga e viene comunicato alle masse. Propaganda, fotogiornalismo, radio, televisione e web rendono la guerra reale, “live”; la narrazione visiva influenza l’opinione pubblica, costruisce il consenso o il dissenso. Il potere persuasivo della rappresentazione acquista una portata sconosciuta ai secoli precedenti. Oggi, nell’epoca della cosiddetta “guerra permanente”, la circolazione delle immagini e lo statuto di veridicità di ciò che viene mostrato assumono un ruolo decisivo nello stabilire equilibri, disuguaglianze, esclusioni e inclusioni. In un momento storico in cui è virtualmente possibile essere costantemente aggiornati su quanto accade nel mondo, la mostra si interroga su quale sia il ruolo assunto dalle immagini nella percezione collettiva di una condizione di pace o di guerra.
La ricerca artistica di Afterimage è tanto storica quanto attuale e risponde all’urgente necessità di fornire gli strumenti critici per analizzare e comprendere una realtà sempre più complessa.

Artisti in mostra
Bisan Abu-Eisheh, Mohamed Bourouissa, Stefano Cagol, Mircea Cantor, Anetta Mona Chis¸a & Lucia Tká ová, Leone Contini, Marco Dalbosco, Camilla de Maffei, Democracia, Harun Farocki, Massimo Grimaldi, Adelita Husni-Bey, Lamia Joreige, Kennardphillipps, Thomas Kilpper, Aung Ko, Nikki Luna, Francesco Mattuzzi, Pietro Mele, Aditya Novali, Ahmet Ö üt, Fabrizio Perghem, Martha Rosler, Pietro Ruffo, Giorgio Salomon, Cindy Sherman, Abigail Sidebotham, Eyal Sivan, Hito Steyerl, ZimmerFrei.

Immagine: Kennardphillipps Photo Op 2005