EMANUELE TREVI
IL VIAGGIO INIZIATICO
Laterza, 05/09/2013
collana "Saggi tascabili Laterza"
Dopo “Qualcosa di scritto” nel quale raccontava il viaggio iniziatico di Pier Paolo Pasolini attraverso le tracce che PPP stesso ne ha lasciato in Petrolio, Trevi torna in questo breve saggio narrativo sul tema del viaggio iniziatico in letteratura. Come diceva Mircea Eliade, «tutto ciò che riguarda l’iniziazione sopravvive in letteratura in una forma degradata»: custode di un sapere essenzialmente profano e secolare, lo scrittore moderno cita l’iniziazione, e per così dire ne fiuta il potere, ma questo potere viene trasferito su un altro piano di realtà, che è quello della metafora e dell’avventura individuale, irripetibile. Dal Viaggio in Oriente di Gérard de Nerval a quello a Gerusalemme di Herman Melville (che vi si reca nel 1856 dopo l’insuccesso di Moby Dick), dal Messico di Antonin Artaud al Tibet di Alexandra David-Néel, fino a Nicolas Bouvier e al suo Pesce-scorpione in Sri Lanka e a molti altri, Emanuele Trevi segue attraverso una serie di affascinanti racconti-saggi la doppia traccia geografica e iniziatico-metaforica di questi viaggi moderni che riecheggiano una dimensione antichissima e perduta.
IL VIAGGIO INIZIATICO
Laterza, 05/09/2013
collana "Saggi tascabili Laterza"
Dopo “Qualcosa di scritto” nel quale raccontava il viaggio iniziatico di Pier Paolo Pasolini attraverso le tracce che PPP stesso ne ha lasciato in Petrolio, Trevi torna in questo breve saggio narrativo sul tema del viaggio iniziatico in letteratura. Come diceva Mircea Eliade, «tutto ciò che riguarda l’iniziazione sopravvive in letteratura in una forma degradata»: custode di un sapere essenzialmente profano e secolare, lo scrittore moderno cita l’iniziazione, e per così dire ne fiuta il potere, ma questo potere viene trasferito su un altro piano di realtà, che è quello della metafora e dell’avventura individuale, irripetibile. Dal Viaggio in Oriente di Gérard de Nerval a quello a Gerusalemme di Herman Melville (che vi si reca nel 1856 dopo l’insuccesso di Moby Dick), dal Messico di Antonin Artaud al Tibet di Alexandra David-Néel, fino a Nicolas Bouvier e al suo Pesce-scorpione in Sri Lanka e a molti altri, Emanuele Trevi segue attraverso una serie di affascinanti racconti-saggi la doppia traccia geografica e iniziatico-metaforica di questi viaggi moderni che riecheggiano una dimensione antichissima e perduta.
