SAPERE E POTERE,
1980-2015
Entr’acte
via Sant’Agnese 19R – Genova
26/11/2015 - 17/12/2015
Tra il 27 e il 30 novembre 1980 si è tenuto a Genova, a Palazzo Tursi, sede del Comune, “Sapere e potere” uno straordinario convegno promosso dall’allora assessore alla cultura, Attilio Sartori.
“I relatori” – si annotava a conclusione dell’incontro – “si sono avvicendati per quattro giorni nel proporre le loro linee sistematiche: non era una lezione in famiglia, era uno scambio a distanza (la distanza delle rispettive discipline), una lotta sorda tra posizioni concettuali diverse.
Chi erano? Filosofi e psicanalisti, sociologi e studiosi d’arte, e altri ancora; italiani, francesi e tedeschi; era presente l’Europa, che faceva il punto sul rapporto tra “sapere” e “potere” (Hans Dieter Bahr, Jean Baudrillard, Remo Bodei, Edoardo Sanguineti, Jacques Donzelot, Alessandro Fontana, Franco Fornari, Agnès Heller, Niklas Luhmann, tra gli altri)”.
Caratterizzato da un titolo d’impronta foucaultiana (ripreso da un numero di poco antecedente di Aut-Aut, la rivista diretta da Pier Aldo Rovatti), ma aperto ad una pluralità di posizioni e orientamenti, il convegno genovese è stato senza dubbio un momento importante di confronto teorico, precorritore, sotto certi aspetti, di problematiche politico-sociali venute in seguito in luce.
La mostra che il Museo del caos promuove nello spazio di Entr’acte - proseguendo nel lavoro di ricostruzione di momenti capitali della vicenda culturale genovese avviato con l’incontro del 2013 sulla rivista Il Marcatrè - si propone di rievocare quell’evento attraverso una serie di materiali (documenti, lettere, fotografie, relazioni, articoli e rassegne stampa) provenienti dall’archivio di Viana Conti, che aveva attivamente partecipato al suo coordinamento e curato successivamente la pubblicazione degli atti presso l’editrice Multhipla di Gino Di Maggio.
La mostra vuol essere, nel contempo, un omaggio ad Attilio Sartori, ispiratore di una stagione culturale di spessore autenticamente internazionale, a due anni dalla scomparsa.
Nella foto di Paola Mattioli: Julien Freund, Niklas Luhmann, Attilio Sartori, Hans Dieter Bahr, Agnès Heller, Giulio Giorello, Rossella Prezzo, Mario Perniola
Entr’acte
via Sant’Agnese 19R – Genova
26/11/2015 - 17/12/2015
Tra il 27 e il 30 novembre 1980 si è tenuto a Genova, a Palazzo Tursi, sede del Comune, “Sapere e potere” uno straordinario convegno promosso dall’allora assessore alla cultura, Attilio Sartori.
“I relatori” – si annotava a conclusione dell’incontro – “si sono avvicendati per quattro giorni nel proporre le loro linee sistematiche: non era una lezione in famiglia, era uno scambio a distanza (la distanza delle rispettive discipline), una lotta sorda tra posizioni concettuali diverse.
Chi erano? Filosofi e psicanalisti, sociologi e studiosi d’arte, e altri ancora; italiani, francesi e tedeschi; era presente l’Europa, che faceva il punto sul rapporto tra “sapere” e “potere” (Hans Dieter Bahr, Jean Baudrillard, Remo Bodei, Edoardo Sanguineti, Jacques Donzelot, Alessandro Fontana, Franco Fornari, Agnès Heller, Niklas Luhmann, tra gli altri)”.
Caratterizzato da un titolo d’impronta foucaultiana (ripreso da un numero di poco antecedente di Aut-Aut, la rivista diretta da Pier Aldo Rovatti), ma aperto ad una pluralità di posizioni e orientamenti, il convegno genovese è stato senza dubbio un momento importante di confronto teorico, precorritore, sotto certi aspetti, di problematiche politico-sociali venute in seguito in luce.
La mostra che il Museo del caos promuove nello spazio di Entr’acte - proseguendo nel lavoro di ricostruzione di momenti capitali della vicenda culturale genovese avviato con l’incontro del 2013 sulla rivista Il Marcatrè - si propone di rievocare quell’evento attraverso una serie di materiali (documenti, lettere, fotografie, relazioni, articoli e rassegne stampa) provenienti dall’archivio di Viana Conti, che aveva attivamente partecipato al suo coordinamento e curato successivamente la pubblicazione degli atti presso l’editrice Multhipla di Gino Di Maggio.
La mostra vuol essere, nel contempo, un omaggio ad Attilio Sartori, ispiratore di una stagione culturale di spessore autenticamente internazionale, a due anni dalla scomparsa.
Nella foto di Paola Mattioli: Julien Freund, Niklas Luhmann, Attilio Sartori, Hans Dieter Bahr, Agnès Heller, Giulio Giorello, Rossella Prezzo, Mario Perniola