PETIZIONE PER UNA LANTERNA DI TUTTI
Un anno di Giovani Urbanisti alla Lanterna
Il complesso monumentale della Lanterna di Genova richiede costanti interventi di manutenzione: mantenimento del verde pubblico, dell'igiene urbana, pulizia delle toilettes, interventi di riparazione ai frequenti danni agli impianti elettrici causati dall'umidità e dalle intemperie, sostituzione di lampade e faretti, riparazione di schermi e materiale multimediale non funzionante nel Museo.
Garantire l'apertura del sito significa inoltre che ogni giorno – feriale e festivo – una persona deve recarsi ad aprire il cancello di accesso alla passeggiata alle ore 8 e a chiuderlo alle ore 20; il sabato e la domenica, poi, è necessario garantire un servizio di biglietteria e di guardianaggio che impegna contemporaneamente almeno tre persone.
Dal 2004 al 2014 i costi di manutenzione ordinaria e del personale sono stati coperti da un fondo annuo di 60-70.000 € stanziato dalla Provincia di Genova. A questo fondo si aggiungevano gli incassi derivanti dalla bigliettazione.
A fine giugno 2014, con la progressiva dismissione della Provincia in favore della Città Metropolitana, il fondo è stato completamente azzerato e la Lanterna di Genova rischiava di chiudere i battenti.
Il 1° luglio 2014 l'associazione Giovani urbanisti – Fondazione Labò ha deciso di adottare il faro della città, il museo e il parco per evitarne la chiusura. Il Comune di Genova le ha quindi affidato la gestione a titolo gratuito fino a dicembre 2014, poi rinnovata fino a giugno 2015. Nessun contributo finanziario è stato stanziato. L'associazione si è impegnata a mantenere gli stessi orari di apertura, l'accesso gratuito al parco e le stesse tariffe per la visita del museo e del faro (4 euro intero, 3 euro ridotto).
In un anno, grazie alla impegnativa ricerca di sponsor privati e soprattutto alla straordinaria disponibilità dei volontari, la Lanterna è rimasta aperta al pubblico.
I proventi della bigliettazione sono stati interamente devoluti alla onerosa manutenzione del sito e alla realizzazione di interventi straordinari mai operati nel decennio precedente: ripristino di pannelli esplicativi deteriorati, sostituzione di schermi e materiale multimediale non funzionante nel museo, eliminazione delle piante infestanti, verniciatura di muri scrostati, cancelli e ringhiere arrugginiti, ripristino degli elementi danneggiati sulla passeggiata e di segnaletica verticale e orizzontale, tantopiù necessaria in conseguenza dell'interruzione della passeggiata d'accesso causata dai cantieri di Autostrade per l'Italia per il nodo di San Benigno.
I volontari non hanno percepito alcun compenso per il loro lavoro.
In questo anno i Giovani urbanisti, oltre a garantire l'apertura, hanno comunque organizzato con grande dedizione eventi, mostre, concerti, conferenze, passeggiate, visite guidate, teatro, concorsi, raduni, convegni, laboratori per bambini e famiglie. Attività di grafica, promozione, ufficio stampa, montaggio palchi sono state messe a disposizione gratuitamente da parte dei volontari. L'associazione si è fatta carico dell'adeguamento dell'area alle norme per l'agibilità e la sicurezza. La nuova gestione ha permesso l'avvio di un percorso di riappropriazione del sito, spesso dimenticato dai genovesi. Oggi – sono in molti a riconoscerlo – la Lanterna è viva.
Oggi – il rischio della chiusura
Dalla primavera 2015 la terrazza della Lanterna non è più accessibile per lavori di ristrutturazione del faro. L'associazione, di conseguenza, ha scelto di ridurre per tutti l'ingresso al sito a 3 euro.
L'impossibilità di accedere alla terrazza e la riduzione della tariffa d'ingresso hanno contratto considerevolmente i proventi derivanti dalla bigliettazione.
L'orario di apertura non è stato comunque modificato.
L'associazione, ad oggi, ha ottenuto una proroga di gestione di ulteriori sei mesi ed è disponibile a collaborare nella maniera più proficua con Comune di Genova, Città Metropolitana e Autorità Portuale per arrivare ad un assetto sostenibile.
Per il sito, attualmente di competenza del Demanio storico-artistico, è in previsione un passaggio sotto competenza del Demanio marittimo, che permetterebbe ad Autorità Portuale di stanziare fondi dedicati e di concedere alcuni spazi al Comune di Genova, dietro presentazione di un adeguato progetto di valorizzazione. L'iter di passaggio di competenze è però, al 7 luglio 2015, ancora in attesa di approvazione.
I volontari, nel frattempo, garantiscono, oltre all'apertura ordinaria, anche l'apertura straordinaria del sito cinque sere a settimana, in orario 19 – 1, per permettere lo svolgimento della manifestazione teatrale Luci sui forti.
Senza la prospettiva di una continuità nella gestione e un sostegno da parte pubblica, ad oggi la manutenzione del complesso monumentale e la sua apertura sono a forte rischio.
L'accessibilità, anziché migliorare, rischia di peggiorare: a causa del dislivello creato dai lavori del nodo di San Benigno, la ricostruzione della passeggiata sarebbe possibile soltanto attraverso soluzioni che impedirebbero l'accesso alla Lanterna ai portatori di handicap.
I volontari hanno impiegato tempo, energie e anticipato spese perché la Lanterna restasse di tutti, ma gli introiti derivanti dalla bigliettazione non permettono di coprire gli ingenti costi di gestione ordinaria e straordinaria, anche nell'ipotesi della continuazione della prestazione d'opera non retribuita da parte dei volontari.
A fronte di questa problematica, sollevata dall'associazione Giovani urbanisti – Fondazione Labò al momento del rinnovo della gestione, la soluzione ipotizzata è stata la chiusura al pubblico dell'area ad oggi liberamente accessibile e l'imposizione di una bigliettazione per il parco, con conseguente adeguamento al rialzo anche delle tariffe di accesso al museo e al faro.
PETIZIONE
Perché l'accesso all'area resti libero e pubblico,
perché il lavoro di quest'anno non vada sprecato,
perché il processo di riappropriazione possa continuare
e la Lanterna, simbolo di Genova riconosciuto in tutto il mondo,
torni e resti un patrimonio di tutti i cittadini,
i volontari dell'associazione Giovani urbanisti – Fondazione Labò
e i firmatari di questa petizione
chiedono che, con la massima urgenza
- Si porti a compimento la pratica di passaggio di competenze del sito, da Demanio storico-artistico a Demanio marittimo;
- L'Autorità portuale estenda i propri servizi di igiene e manutenzione alle aree divenute di propria competenza;
- Sia vagliato il progetto di valorizzazione del sito e si decida, conseguentemente, la competenza dell'area per i prossimi anni, di modo che possa esserne messo a gara l'affidamento;
- Si riconosca la dignità del lavoro dei volontari e si preveda un contributo, anche economico, corrispondente al loro investimento e al loro impegno.
Un anno di Giovani Urbanisti alla Lanterna
Il complesso monumentale della Lanterna di Genova richiede costanti interventi di manutenzione: mantenimento del verde pubblico, dell'igiene urbana, pulizia delle toilettes, interventi di riparazione ai frequenti danni agli impianti elettrici causati dall'umidità e dalle intemperie, sostituzione di lampade e faretti, riparazione di schermi e materiale multimediale non funzionante nel Museo.
Garantire l'apertura del sito significa inoltre che ogni giorno – feriale e festivo – una persona deve recarsi ad aprire il cancello di accesso alla passeggiata alle ore 8 e a chiuderlo alle ore 20; il sabato e la domenica, poi, è necessario garantire un servizio di biglietteria e di guardianaggio che impegna contemporaneamente almeno tre persone.
Dal 2004 al 2014 i costi di manutenzione ordinaria e del personale sono stati coperti da un fondo annuo di 60-70.000 € stanziato dalla Provincia di Genova. A questo fondo si aggiungevano gli incassi derivanti dalla bigliettazione.
A fine giugno 2014, con la progressiva dismissione della Provincia in favore della Città Metropolitana, il fondo è stato completamente azzerato e la Lanterna di Genova rischiava di chiudere i battenti.
Il 1° luglio 2014 l'associazione Giovani urbanisti – Fondazione Labò ha deciso di adottare il faro della città, il museo e il parco per evitarne la chiusura. Il Comune di Genova le ha quindi affidato la gestione a titolo gratuito fino a dicembre 2014, poi rinnovata fino a giugno 2015. Nessun contributo finanziario è stato stanziato. L'associazione si è impegnata a mantenere gli stessi orari di apertura, l'accesso gratuito al parco e le stesse tariffe per la visita del museo e del faro (4 euro intero, 3 euro ridotto).
In un anno, grazie alla impegnativa ricerca di sponsor privati e soprattutto alla straordinaria disponibilità dei volontari, la Lanterna è rimasta aperta al pubblico.
I proventi della bigliettazione sono stati interamente devoluti alla onerosa manutenzione del sito e alla realizzazione di interventi straordinari mai operati nel decennio precedente: ripristino di pannelli esplicativi deteriorati, sostituzione di schermi e materiale multimediale non funzionante nel museo, eliminazione delle piante infestanti, verniciatura di muri scrostati, cancelli e ringhiere arrugginiti, ripristino degli elementi danneggiati sulla passeggiata e di segnaletica verticale e orizzontale, tantopiù necessaria in conseguenza dell'interruzione della passeggiata d'accesso causata dai cantieri di Autostrade per l'Italia per il nodo di San Benigno.
I volontari non hanno percepito alcun compenso per il loro lavoro.
In questo anno i Giovani urbanisti, oltre a garantire l'apertura, hanno comunque organizzato con grande dedizione eventi, mostre, concerti, conferenze, passeggiate, visite guidate, teatro, concorsi, raduni, convegni, laboratori per bambini e famiglie. Attività di grafica, promozione, ufficio stampa, montaggio palchi sono state messe a disposizione gratuitamente da parte dei volontari. L'associazione si è fatta carico dell'adeguamento dell'area alle norme per l'agibilità e la sicurezza. La nuova gestione ha permesso l'avvio di un percorso di riappropriazione del sito, spesso dimenticato dai genovesi. Oggi – sono in molti a riconoscerlo – la Lanterna è viva.
Oggi – il rischio della chiusura
Dalla primavera 2015 la terrazza della Lanterna non è più accessibile per lavori di ristrutturazione del faro. L'associazione, di conseguenza, ha scelto di ridurre per tutti l'ingresso al sito a 3 euro.
L'impossibilità di accedere alla terrazza e la riduzione della tariffa d'ingresso hanno contratto considerevolmente i proventi derivanti dalla bigliettazione.
L'orario di apertura non è stato comunque modificato.
L'associazione, ad oggi, ha ottenuto una proroga di gestione di ulteriori sei mesi ed è disponibile a collaborare nella maniera più proficua con Comune di Genova, Città Metropolitana e Autorità Portuale per arrivare ad un assetto sostenibile.
Per il sito, attualmente di competenza del Demanio storico-artistico, è in previsione un passaggio sotto competenza del Demanio marittimo, che permetterebbe ad Autorità Portuale di stanziare fondi dedicati e di concedere alcuni spazi al Comune di Genova, dietro presentazione di un adeguato progetto di valorizzazione. L'iter di passaggio di competenze è però, al 7 luglio 2015, ancora in attesa di approvazione.
I volontari, nel frattempo, garantiscono, oltre all'apertura ordinaria, anche l'apertura straordinaria del sito cinque sere a settimana, in orario 19 – 1, per permettere lo svolgimento della manifestazione teatrale Luci sui forti.
Senza la prospettiva di una continuità nella gestione e un sostegno da parte pubblica, ad oggi la manutenzione del complesso monumentale e la sua apertura sono a forte rischio.
L'accessibilità, anziché migliorare, rischia di peggiorare: a causa del dislivello creato dai lavori del nodo di San Benigno, la ricostruzione della passeggiata sarebbe possibile soltanto attraverso soluzioni che impedirebbero l'accesso alla Lanterna ai portatori di handicap.
I volontari hanno impiegato tempo, energie e anticipato spese perché la Lanterna restasse di tutti, ma gli introiti derivanti dalla bigliettazione non permettono di coprire gli ingenti costi di gestione ordinaria e straordinaria, anche nell'ipotesi della continuazione della prestazione d'opera non retribuita da parte dei volontari.
A fronte di questa problematica, sollevata dall'associazione Giovani urbanisti – Fondazione Labò al momento del rinnovo della gestione, la soluzione ipotizzata è stata la chiusura al pubblico dell'area ad oggi liberamente accessibile e l'imposizione di una bigliettazione per il parco, con conseguente adeguamento al rialzo anche delle tariffe di accesso al museo e al faro.
PETIZIONE
Perché l'accesso all'area resti libero e pubblico,
perché il lavoro di quest'anno non vada sprecato,
perché il processo di riappropriazione possa continuare
e la Lanterna, simbolo di Genova riconosciuto in tutto il mondo,
torni e resti un patrimonio di tutti i cittadini,
i volontari dell'associazione Giovani urbanisti – Fondazione Labò
e i firmatari di questa petizione
chiedono che, con la massima urgenza
- Si porti a compimento la pratica di passaggio di competenze del sito, da Demanio storico-artistico a Demanio marittimo;
- L'Autorità portuale estenda i propri servizi di igiene e manutenzione alle aree divenute di propria competenza;
- Sia vagliato il progetto di valorizzazione del sito e si decida, conseguentemente, la competenza dell'area per i prossimi anni, di modo che possa esserne messo a gara l'affidamento;
- Si riconosca la dignità del lavoro dei volontari e si preveda un contributo, anche economico, corrispondente al loro investimento e al loro impegno.
https://www.change.org/p/comune-di-genova-autorit%C3%A0-portuale-di-genova-citt%C3%A0-metropolitana-di-genova-agenzia-del-demanio-perch%C3%A9-il-simbolo-di-genova-resti-aperto-a-tutti